Amok e altri racconti di
lucida follia
1930 -
Traduzione di E. Rocca, Milano, Sperling e Kupfer S.
A.., F.lli Magnani
1992 - Traduzione di Emilio Picco, Milano,
Frassinelli
2004 - Traduzione di Emilio Picco, Milano, Adelphi
v. anche sub "CALEIDOSCOPIO"
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l'immagine
in basso è la locandina di una rappresentazione teatrale
di Amok, quella sopra un fotogramma del film di Ozep del
'34
Il volume
contiene una raccolta di sette racconti.
"Amok", narra di un medico tedesco che
abbandona l'attività e si trasferisce in India.
Vive emarginato. Si da all'alcool. Un'affascinante
aristocratica, rimasta incinta a causa di una relazione
extraconiugale, gli chiede di farla abortire. Il medico
la ricatta: accetta di aiutarla ma in cambio pretende che
lei gli si conceda. La donna, offesa, va via. Il medico
tedesco ci ripensa e, preso da un folle rimorso, la cerca
disperatamente. Ma è troppo tardi. La donna perde la
vita nel tentativo di abortire. Prima che lei muoia
riesce comunque a parlarle. Le promette che il marito non
saprà mai nulla. La salma viene trasportata via mare in
Inghilterra. Il medico apprende a quel punto che il
marito della donna, insospettito, chiederà probabilmente
l'autopsia. Il medico decide allora di far precipitare la
bara in mare.Anche lui annegherà gettandosi sulla
bara.
Recentemente Adelphi ha
pubblicato nella sua prestigiosa collana "Piccola Biblioteca
Adelphi" la traduzione di Emilio Picco. Mi auguro che questo
editore, molto attento agli scrittori viennesi di quell'epoca,
pubblicherà tante
altre opere di Stefan Zweig, portandolo a conoscenza di nuove generazioni di
lettori.

Da "Amok" sono stati
tratti ben quattro film realizzati rispettivamente nel
1927, 1934, 1944 e 1993, nonché molte rappresentazioni
teatrali
Fra i film segnalo l' "Amok" diretto in Francia
nel '34 dal regista Fëdor
Ozep (la cui distribuzione venne bloccata dalla censura
per molti anni a causa della scabrosità, per quei tempi,
dei temi affrontati).
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