LA MIA PRIGIONIA DI GUERRA.
Diario dei primi quattro mesi.
Giovanni Notte (1923-1985)
Premessa.
Giovanni nacque a Frosolone (IS).
A 20 anni compiuti, mentre
studente nella Facolta'
di Lettere
presso l'Universita' di Roma, venne chiamato a prestare servizio in Marina
ed inviato
all'Accademia Navale per Ufficiali di Complemento di Brioni (Isole
Dalmate).
Come mai un montanaro come lui, che tra l'altro non sapeva nemmeno nuotare
bene, avesse
pensato di scegliere la Marina rimane per me un mistero.
Il fatto e' che venne chiamato alle armi solo 3 o 4 mesi prima
dell'Armistizio, mentre quelli
arruolati nell'Esercito non furono mai chiamati.
Questo gli veniva rimproverato, in retrospettiva, dai nostri genitori che
erano tutt'altro che
guerrafondai. Gia' io ero in servizio da altre 2 anni ormai. Inoltre nostro
padre aveva passato ben 3
anni in trincea durante la prima guerra mondiale e quindi il solo parlare di
guerra lo
imbestialiva.
Un suo professore al Liceo fu Pilo Albertelli, che insegnava storia e
filosofia al Liceo Manin di
Roma. Egli era un ottimo maestro ed antifascista convinto. Fu trucidato alle
Fosse Ardeatine dopo
la bomba di Via Rasella, ma lascio' un notevole numero di giovani convinti e
capaci che
continuassero la sua opera di educazione civile dei giovani. Mio fratello fu
uno di quelli, per il
resto della sua vita. Qui debbo citare che ora quel liceo e' stato
rinominato Liceo Pilo
Albertelli.
Il diario che segue fu scritto su un'agendina di piccolissime dimensioni, il
che spiega non solo come
contenesse soltanto il diario di quattro mesi, ma anche come potesse
sfuggire alle varie
perquisizioni
effettuate dai pur efficienti e meticolosi Tedeschi.
Il resto del diario fu scritto su un quaderno, che pero' gli fu rubato con
tutti I suoi ben miseri averi
quando Giovanni rientro' in Italia nel giugno del 1945. Quello che I
Tedeschi non erano riusciti a
fare lo fecero piu' efficientemente gli Italiani. Il dolore maggiore fu la
perdita di un quaderno di
schizzi che un collega aveva fatti nello stesso campo di
concentramento.
Giovanni si laureo' a Roma nel 1947, insegno' a Perugia, ad Instambul ed a
Madrid. In seguito
divento' Preside del Ginnasio di Frosolone, poi del Liceo Parini di Milano
(dove fu inviato per
calmare le acque dopo la tempesta suscitata dalla pubblicazione di un numero
molto spinto di "La
Zanzara" da parte degli studenti), poi ancora del Liceo Giulio Cesare di
Roma (dove tutto era stato
politicizzato agli estremi).Senza dubbio tale stressante occupazione
contribui' grandemente alla
sua morte prematura.
Giovanni mori' a Roma in autobus, di collasso cardiaco.
Questo suo diario e' stato ritrovato nel gennaio 1995. Nessuno di noi ne
sospettava l'esistenza,
forse perche' nel subcosciente Giovanni stesso cercava di dimenticare quei
brutti anni.
Ora lo pubblico su Internet perche' possa essere una voce di piu' di monito
contro la troppo facile
e pervasiva inumanita' dell'uomo nei confronti dei fratelli.
Michele Notte, Canada
PS. Non ho apportato alcun cambiamento al testo originale, per non
diminuire
l'immediatezza
del pensiero espresso mentre le vicissitudini giornaliere venivano
sperimentate.
Se siete interessati a continuare, leggete la prima puntata
oppure la sua traduzione inglese.