Luca
Simoncini si è diplomato col massimo dei voti e la lode, al conservatorio
"Boito" di Parma, sotto la guida del M° Franco Rossi del quale ha seguito anche i
Corsi di Musica da camera presso il conservatorio
di Firenze.
Ancora studente, ha vinto il 1° premio
alla Rassegna Violoncellisti di Vittorio Veneto ed il 1° premio assoluto all'Accademia musicale di
Pescara ed è stato invitato a partecipare ad importanti manifestazioni: "
Musicanalisi" a Venezia unitamente al M° Baldovino, "I Seminari di primavera" di Trieste ed
Asolo tenuti dal M° Menuier e Carlo Zecchi, "Biennale Musica 80" alla
Fenice di Venezia, "Un concerto per domani" di L.Fait per la Rai-tv.
Ha collaborato come solista, con i
Solisti Veneti e con i Nuovi Virtuosi di Roma, in tournees che hanno spaziato dall'Europa al Giappone.
Nel
1985 si
è esibito in diversi Teatri, tra cui La Scala di Milano, in concerti dedicati all'Arte
della Fuga di Bach con i Maestri
Borciani , Pegreffi e Poggi ( cd Nuova Era 6744/45).
Dal 1980 è docente di violoncello
presso il conservatorio musicale Venezze di Rovigo. Ha insegnato ai Corsi estivi di Fivizzano, di
Treviso per Asolo Musica, e alla Scuola di musica di Saluzzo.
Ha fatto parte della Commissione
giudicatrice del Concorso Nazionale di Vittorio Veneto. Suona su uno strumento del 1737 di Gregorio
Antoniazzi appartenuto a Gaspar Cassadò.
Ha
tralasciato la pur prestigiosa attività solistica per dedicarsi dal 1982 al
Quartetto d'archi.
Con il fratello Alessandro, Luigi Mazza
e Demetrio Comuzzi ha costituito il Giovane Quartetto Italiano, denominazione suggerita dai Maestri Paolo Borciani,
Elisa Pegreffi, Franco Rossi e Piero Farulli che ne hanno curato la
preparazione.
Il Quartetto ha ben presto meritato ampi
riconoscimenti: per due anni consecutivi il Diploma d'onore alla Chigiana di Siena,
all'Accademia Musicale Pescarese ed alla Staatliche Musikoschule di Karlsruhe. Ha
vinto il premio Agis nel 1982 ed il premio Dragoni di Fiesole. Si è esibito nelle più importanti istituzioni
musicali italiane ed estere ( Giappone, Stati Uniti,
Unione Sovietica).
Ha collaborato
in quintetto ed ottetto con numerosi artisti: i pianisti Mario Borciani, Maurizio
Zanini, Bruno Rigutto, Boris
Petrushansky, Roberto Cappello, il chiatarrista Stefano
Grondona, i clarinettisti Depeyer,
Mayer, Daniels, il violista Danilo Rossi e il Quartetto Borodin. Per le incisioni discografiche ha ricevuto i più
alti riconoscimenti della critica speializzata: Stella d'oro, Diapason d'or, Choc du Monde de la
Musique, Prestige, Gran Prix du Disque con Claves, Emi, Adda, Nuova Era.
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