ATTO PRIMO
Spianata nel Bosco.
A destra, sul dinanzi,
una casa modesta,
quella di Guglielmo.
In fondo, a sinistra, un
sentiero
che si perde nel folto
duna boscaglia salendo una rupe.
Da questa ad unaltra rupe
un ponticello.
È primavera. Festoni di fiori
pendono da ogni parte.
La scena è pavesata a festa.
Guglielmo, Anna e
Roberto sono seduti a capotavola.
Montanari
Evviva! Evviva! Evviva!
Evviva i fidanzati!
Anna e Roberto si
allontanano dal fondo dandosi il braccio.
Montanari
Della vecchia di Magonza
Roberto è ereditier!
I tesori accumulati
Son molti davver!
Dunque povero stasera
Roberto partirà
e a sposar la fidanzata
ei ricco tornerà!
Evviva! Evviva!
Evviva i fidanzati!
Gira! Gira! Gira!
Balza! Gira! Balza!
La musica freme e delira,
la danza sospinge ed
incalza.
Oh, colano rapide l'ore
se il piede alla danza è
legger!
Il ballo è rival
dell'amore.
Il core fa batter davver.
Gira! gira! gira!
Balza! gira! balza!
(a Guglielmo)
Ohè! Babbo Guglielmo!
Venite voi pure a danzar!
Guglielmo
Ebben, perché no? Poffar
mio!
Son vecchio, ma in gambe so
star!
(va a prendere una
ragazza e la invita a ballare,
con galanteria)
Montanari
Gira, Gira! Gira!
Balza! Gira! Balza!
Fra gli applausi e le
risa, Guglielmo esce con danzatrice.
Poco a poco tutti lo seguono.
La scna rimane vuota per un
momento, poi anna rientra
sola dal fondo, con un
mazzolino di Nontiscordardime.
Anna
Se come voi piccina io
fossi,
O vaghi fior, sempre sempre
Vicina potrei stare al mio
amor.
Allor, dirgli vorrei:
Io penso sempre a
te!
Ripeter gli potrei:
Non ti scordar di
me!
Voi, di me più felici,
Lo seguirete, o fior;
Per valli e per pendici
Seguirete il mio amor.
Ah, se il nome che avete
Menzognero non è,
Deh, al mio amor ripetete:
Non ti scordar di
me!
(Anna va a mettere il
mazzolino
nella vailigia di Roberto)
Roberto
(vedendo latto di
Anna e avvicinandosele sorridendo)
Ah, ti ho côlta!
Anna
Tu!
Roberto
(prendendo dalla valigia il
mazzolino, lo bacia, poi lo ripone)
Grazie, Anna mia.
Ma un più gentil ricordo
io chiederti vorrei.
Anna
Quale?
Roberto
Un sorriso.
(Anna scuote mestamente la testa)
Non esser, Anna mia, mesta sì
tanto;
passeran pochi giorni e tornerò.
Anna
Io tento invan di trattenere il
pianto,
ho una tristezza che vincer non so.
Foschi presagi mi turban la mente.
Mi par ch'io non ti debba più veder.
Roberto
Anna!
Anna
Stanotte sognai
che morente t'attendevo.
Roberto
Suvvia! Quali pensier!
Pensa invece ai dì liete
che il destino ci promette,
benigno al nostro amor!
Anna
Ma, m'ami tu davver?
Roberto
Mio cherubino, perchè
dell'amor mio dubiti ancor?
Tu dell'infanzia mia
le gioie dividesti e le carezze;
da te soave e pia imparai
della vito le dolcezze;
ero povero, e tu l'affetto mio
più d'ogni ricco volesti pregiar.
Ah! dubita di Dio,
ma no, dell'amor mio non dubitar!
Io t'amo.
Anna
Dolci e soavi accenti, deh!
vi scolpite nel mio mesto cor
e nei foschi momenti dell'attesta
alleviate il mio dolor.
Dolci e soavi accenti, oh!
quante volte il labbro mio vi dee mormorar:
Ah! dubita di Dio,
ma no, dell'amor mio non dubitar.
Io tamo!
I montanari rientrano
con Guglielmo.
Montanari
Presto! Presto in viaggio!
È l'ora di partir!
Pria che il giocondo raggio
del sole abbia a svanir si parta!
Roberto
Anna, coraggio!
Anna
Io mi sento morir!
Montanari
(a Roberto)
Della foresta al limite
noi verrem con te.
Roberto
(a Guglielmo)
Padre mio, benediteci!
Guglielmo
Tutti qui intorno, intorno a me.
(Anna e Roberto singinocchiano ai piedi di Guglielmo;
tutti li imitano)
Angiol di Dio,
che I vanni rivolgi al ciel stasera,
reca questa preghiera
al trono del Signor.
Anna, Roberto, e Guglielmo
Sia propizio il cammino
ad ogni pellegrino;
non serbi disinganni
ogni sogno d'amor.
Sia propizio il cammino, ecc.
Angiol di Dio, ecc.
Guglielmo abbraccia Roberto,
poi Roberto abbraccia Anna
e stringe la mano e saluta i
Montanari e Montanare
Roberto
Padre, Anna, addio!
Anna, Guglielmo e Montanari
Addio, Roberto, addio!
Roberto si avvia con alcuni
amici.
Intermezzo
Prima Parte:
LAbbandono
Il Narratore
Di quei giorni a Magonza una
sirena
I vecchi e i giovinetti affascinava.
Ella trasse Roberto all'orgia oscena
E l'affetto per Anna ei vi obliava.
Intanto, afflitta da ineffabil
pena,
La fanciulla tradita lo aspettava.
Ma invan l'attese: ed al cader del
verno
Ella chiudeva gli occhi al sonno eterno.
Si vede, dietro un velo,
passare il corteggio funebre di Anna,
che uscendo dalla casa di
Guglielmo, attraversa la scena.
Femmina
Come un giglio reciso
Dentro la bara giace.
Raggio di luna è il candor del suo viso.
O Pura virgo, requiesce in pace!
Intermezzo
Seconda parte: La Tregenda
Il Narratore
V'è nella Selva Nera una leggenda
Che delle Villi la leggenda è detta
E ai spergiuri d'amor suona tremenda.
Se muor d'amore qualche giovinetta
Nella selva ogni notte la tregenda
Viene a danzare, e il traditor vi aspetta;
Poi, se l'incontra con lui danza e ride
E, colla foga del danzar, l'uccide.
Or per Roberto venne un triste
giorno.
Dalla sirena in cenci abbandonato
Egli alla Selva pensò far ritorno,
E questa notte appunto ei v'è tornato.
Già nel bosco s'avanza; intorno, intorno
Riddan le Villi nell'aer gelato.
Ei, tremando di freddo e di paura
È già nel mezzo della Selva oscura.
Durante la Seconda Parte
si scorge lo stesso paesaggio
dellAtto Primo,
ma è il verno.
È notte. Gli alberi, sfrondati
e stecchiti,
sono sovraccarichi di neve.
Il cielo è sereno e stellato:
la luna illumina il tetro paesaggio.
Le Villi vengono a danzare,
precedute da fuochi fatu
che guizzano da ogni parte e
percorrono la scena.
ATTO SECONDO
Guglielmo siede sulla porta di
casa
in atto di dolore profondo
Guglielmo
No! possibil non è
Che invendicata resti la colpa sua,
Vivea beata e tranquilla
Al mio fianco la mia dolce figliola,
Ed egli venne e,
Colla sua parola, d'amor
Le smanie in lei destò
(alzandosi con impeto)
Chi, dunque, o scellerato,
Chi l'amor tuo ti chiese?
Quali orribili offese
T'abbiam mai fatto noi
Per uccider quell'angelo
E agli estremi miei giorni
Serbar cotanta angoscia?
No! possibil non è
Che invendicata resti colpa si grande!
Anima santa della figlia mia,
Se la leggenda delle Villi è vera,
Deh! non esser con lui, qual fosti, pia
Ma qui l'attendi al cadere della sera.
S'io potessi saperti cendicata
Lieto saluterei l'ultimo dì
Ah, perdona, Signor, l'idea spietata
Che dal mio cor che sanguina, fuggi.
(rientra in casa)
Le Willi
(interno)
Ei giunge!
Anna! Anna! Anna!
Di morte alla condanna
Ei viene il traditor!
Eccolo-- s'avvicina.
Su, dannato, cammina!
Roberto appare sul ponticello e
avanza
Roberto
(fra sé)
Ecco la casa.
Dio, che orrenda notte!
Strane voci m'inseguon.
Le Villi... :evvia!
Son fole!
(scende)
No, delle Villi me non perseguita
la vendetta fatal!
Tu sol m'insegui, rimorso!
Vipera infernal!
Tu sol m'insegui, rimorso!
Vipera dal veleno infernal!
Torna ai felici dì
Dolente il mio pensier,
Ridean del maggio i fior,
Fioria l'amor, fioria per me l'amor. . .
Or tutti si copri
Di lugubre mister,
Ed io non ho nel cor
Che tristezza e terror!
Forse ella vive!
(guarda verso la casa, poi va
verso di essa
come avesse presa una
decisione)
Bussiam!
(fa per bussare, ma
indietreggia come se una forza ignota glielo impedisse)
Qual brivido mi colse!
Invan di quella soglia
Tentai sul limite levar la man!
Villi
Su! Dannato, cammina!
Roberto
Pur d'intender parmi
Davvero un canto lugubre!
(si inginocchia, come
estenuato, per pregare)
O sommo Iddio! Del mio cammino,
Del mio destin quest'è la meta.
Fa che il perdono la renda lieta
Un solo isante,
E poi morrò!
(balzando in piedi)
Pregar non posso!
Ah, maledetto il dì,
Il dì che andai lontan di qui!
Maledetta sia la tua belezza,
O cortigiana vil.
Maledetta in eterno! Maledetta!
Villi
Cammina! cammina! cammina!
Anna
(dentro)
Roberto!
Roberto
Ciel!
La sua voce! Dunque morta non è!
Anna
(appare sul ponticello)
Non son più l'amor
Son la vendetta!
Roberto
(cade affranto su un sasso)
Gran dio!
Anna
Ricordi quel che dicevi
Nel mese dei fiori?
Tu dell'infanzia mia
Le gioie dividesti e le carezze;
Da te soave e pia imparai
Della vita le dolcezze!
Ah, dubita di Dio,
Ma no, dell'amor mio non dubitar.
T'amai; mi tradisti.
T'attesi, e non venisti.
Ma è tremendo dolore in silenzio soffrir!
Senza speranze in cuore
Mi faceste morir.
Roberto
La scordai, l'ho tradita,
E per me perdè la vita.
Ah! è tremendo il dolore
Che mi tocca soffrir!
Col rimorso nel cuore io mi sento morir, io mi sento morir!
Roberto va verso Anna come
spinto da una forza
ignota.
Poi fa per vincere il fascino
che lo investe,
ma non può e si slancia verso
di lei.
Anna avanzandosi, stende le
braccia e lo attira a sè.
Intanto le Villi accorrono,
circondano Roberto e Anna
e li trascinano, danzando
vertiginosamente, fuori della scena.
Spiriti
(interno)
Qui noi t'aspettiam, traditor!
Da noi non attender pietà!
Spiriti e Villi
Chi in vita fu sordo all'amor
In morte perdono non ha!
Traditor! t'aspettiam!
t'aspettiam!
Gira! Balza! Gira! Balza!
Roberto accorrendo ansimante,
con i capelli irti,
va a bussare alla casa di
Guglielmo.
Poi, scorgendo le Villi, che lo
inseguono venendo
dalla destra, fa per fuggire
dalla parte opposta,
ma Anna appare alla sinistra.
Ella lo riaferra e lo travolge
nuovamente in una rdda,
fra le Villi che
soproggiungono.
Roberto
(sfinitio, cadendole ai piedi)
Anna! Pietà!
Anna
(disparendo)
Sei mio!
Spiriti e Villi
Osanna! Osanna! Osanna!
Fin de lOpéra
|
ACTO PRIMERO
Explanada en el bosque.
A la derecha, en la parte de
delante, una casa modesta,
la de Guglielmo.
Al fondo, a la izquierda, un
sendero que se pierde en
la espesura de un bosque y
termina en una roca.
De ésta a otra roca, un
puente.
Es primavera. Festones de
flores cuelgan por todas partes.
La escena está decorada para
una fiesta. Guglielmo, Anna
y Roberto están sentados a la
cabecera de la mesa.
Montañeses
¡Viva! ¡Viva! ¡Viva!
¡Vivan los novios!
Anna y Roberto se alejan
cogidos del brazo.
Montañeses
¡Roberto es el heredero
de la vieja de Magonza!
¡Las riquezas acumuladas
son realmente muchas!
Aunque esta tarde Roberto
partirá como un hombre
pobre
¡Volverá rico para
casarse
con su prometida!
¡Viva! ¡Viva! ¡Viva!
¡Vivan los novios!
¡Gira! ¡Gira! ¡Gira!
¡Salta! ¡Gira! ¡Salta!
La música se estremece y
delira,
La danza impulsa y apremia
¡Oh, las horas vuelan
rápidas
si los pies son ligeros al
bailar!
El baile es rival del amor:
¡Realmente hace palpitar
el corazón!
¡Gira! ¡Gira! ¡Gira!
¡Salta! ¡Gira! ¡Salta!
(a Guglielmo)
¡Eh!
¡Venid vos también a
bailar!
Guglielmo
Y bien, ¿por qué no?
¡Pobre de mí!
¡Soy viejo, pero aún me
tengo en pie!
(se acerca a una
muchacha y le invita a bailar,
con galantería)
Montañeses
¡Gira! ¡Gira! ¡Gira!
¡Salta! ¡Gira! ¡Salta!
Entre los aplausos y la
risa, Guglielmo sale.
Poco a poco los demás hacen lo
mismo.
El escenario se queda
vacío por un momento, entonces Anna
vuelve a entrar sola por el
fondo, con un ramo de Nomeolvides.
Anna
Si fuese tan pequeña como
vosotras,
Oh bellas flores, siempre
siempre
Podría estar junto a mi
amor.
Y entonces, podría
decirle:
¡Pienso siempre en
tí!
Y le podría repetir:
¡No me
olvides!
Vosotras, más afortunadas
que yo,
Le seguiréis, oh flores,
Por valles y colinas
Seguiréis a mi amor.
Ah, si vuestro nombre
No miente,
Entonces, repetid a mi
amor:
¡No me
olvides!
(Anna va a poner el ramo
en la maleta de Roberto)
Roberto
(viendo lo que hace Anna
y acercándosele sonriendo)
Ah, ¡te pillé!
Anna
¡Tú!
Roberto
(cogiendo el ramo de la
maleta, lo besa, después vuelve a dejarlo)
Gracias, Anna mía.
Pero querría pedirte un
recuerdo
Más gentil.
Anna
¿Cuál?
Roberto
Una sonrisa
(Anna sacude la cabeza
con melancolía)
No estés, Anna mía, tan
triste:
Dentro de pocos días,
volveré.
Anna
En vano intento contener el
llanto,
Me invade una tristeza que
no sé dominar
Sombríos presagios me
turban la mente.
Se me figura que no te
veré más.
Roberto
¡Anna!
Anna
Anoche soñé
Que moribunda te esperaba.
Roberto
¡Vaya! ¡Qué ocurrencias!
¡Mejor piensa en los días
alegres
Que el destino promete,
Amable, a nuestro amor!
Anna
Pero, ¿me amas de veras?
Roberto
Angel mío, ¿por qué
Dudas aún de mi amor?
Tú compartiste
La alegría y las caricias
de mi infancia
De tí, tierna y devota,
aprendí
La dulzura de la vida;
Era pobre, y sin embargo
preferiste
Mi amor al de un rico.
¡Ah! ¡Duda de Dios,
Pero no, no dudes de mi
amor!
¡Te amo!
Anna
¡Dulces y suaves palabras,
os lo ruego,
Grabaos en mi melancólico
corazón,
Y en los sombríos momentos
de la espera
Aliviad mi dolor!
¡Dulces y suaves palabras,
oh, cuántas veces mis
labios os murmuraron:
¡Ah! ¡Duda de Dios,
Pero no, no dudes de mi
amor!
¡Te amo!
Los montañeses entran
de nuevo con Guglielmo.
Montañeses
¡Pronto! ¡En camino,
pronto!
¡Es la hora de partir!
¡Antes de que los
juguetones
Rayos del sol se
desvanezcan partid!
Roberto
¡Anna, valor!
Anna
¡Me siento morir!
Montañeses
(a Roberto)
Iremos con vos hasta
El límite del bosque
Roberto
(a Guglielmo)
Padre mío, ¡bendecidnos!
Guglielmo
Todos aquí, a mi
alrededor.
(Anna y Roberto se
arrodillan al pie de Guglielmo;
los demás hacen lo mismo).
¡Angel de Dios,
Tú que esta tarde vuelves
tus alas hacia el cielo,
Lleva este ruego
Al trono del Señor!
Anna, Roberto y
Guglielmo
¡Que les sea propicio el
camino
a todos los peregrinos!
No reserves desengaños
a los sueños de amor!
¡Lleva este ruego
Al trono del Señor!
Guglielmo abraza a
Roberto,
después Roberto abraza a Anna
y estrecha la mano y saluda a
Montañeses y Montañesas.
Roberto
Padre, Anna, ¡adiós!
Anna, Guglielmo y
Montañeses
¡Adiós, Roberto, adiós!
Roberto se va con
algunos amigos.
Intermedio
Primera Parte: El
Abandono
El Narrador
Por aquellos días en
Magonza una sirena
Fascinaba a viejos y
jóvenes.
Ella arrastró a Roberto a
su orgía obscena
Y olvidó su amor por Anna.
Mientras tanto, afligida
con inefable pena,
La muchacha traicionada lo
esperaba.
Pero lo aguardó en vano: y
al caer el invierno
Cerró los ojos en un
sueño eterno.
Se ve, detrás de un
velo, pasar el cortejo fúnebre de Anna,
que saliendo de la casa de
Guglielmo, atraviesa la escena.
Mujeres
Como una azucena cortada
Yace dentro del féretro.
Rayo del luna es el candor
de su rostro.
¡Oh, virgen pura, descansa
en paz!
Intermedio
Segunda parte: La noche
de las brujas
El Narrador
Existe en la Selva Negra
una leyenda
La leyenda de las Villi la
llaman
Y a los perjuros de amor
resulta terrible.
Se muere de amor cualquier
jovencita
En la selva cada noche las
brujas
Vienen a danzar, y esperan
al traidor,
Después, se encuentran con
él, con él danzan y ríen
Y con el frenesí del
danzar, le matan.
Ahora para Roberto llega un
triste día.
Harapiento, abandonado por
la sirena
Pensó en volver al bosque,
Y esta noche ha vuelto muy
a punto.
Ya avanza por el bosque: en
torno suyo
Danzan las Villi en el aire
gélido.
Él, temblando de frío y
de miedo,
Está ya en medio de la
selva oscura.
Durante la Segunda Parte
se divisa el mismo paisaje del
Primer Acto,
pero es invierno.
Es de noche. Los árboles, sin
hojas y secos,
están sobrecargados de nieve.
El cielo está sereno y
estrellado: la luna ilumina el tétrico paisaje.
Las Villi vienen a danzar,
precedidas de fuegos fatuos
que serpentean por todas partes
y recorren la escena.
ACTO SEGUNDO
Guglielmo está sentado
a la puerta de su casa
en actitud de dolor profundo.
Guglielmo
¡No, no es posible
Que quede su culpa sin
venganza!
Vivía feliz y tranquila
A mi lado mi dulce hija,
Y vino él,
Y con sus palabras
Despertó en ella la
inquietud del amor
(levantándose con
ímpetu)
¿Quién, entonces, oh
malvado
te pidió tu amor?
¿Qué horrible ofensa
te hicimos jamás
para que destrozases aquel
ángel
y sembrases el final de mis
días
con tanta angustia?
¡No, no es posible
que quede sin venganza una
culpa tan grande!
Alma santa de mi hija,
Si la leyenda de las Villi
es cierta,
Entonces, no seas con él,
como fuiste, bondadosa
Pero espérale aquí al
caer la tarde.
Si pudiese saberte vengada
Saludaría contento mi
último día.
Ah, perdona Señor, la idea
despiadada
Que escapa de mi corazón
sangrante
(entra de nuevo en la
casa)
Las Villi
(a los lejos)
¡Ya llega!
¡Anna! ¡Anna! ¡Anna!
¡A la condena a muerte
viene el traidor!
¡Aquí está, se acerca!
¡Vamos, condenado, camina!
Roberto aparece sobre el
puente y avanza.
Roberto
(para sí)
Aquí está la casa,
¡Dios, qué horrible
noche!
Voces extrañas me siguen.
Las Villi...
¡Vamos! ¡Me vuelvo loco!
(se cae)
¡No es la venganza funesta
las brujas la que me persigue!
¡Sólo tú me sigues
remordimiento,
Serpiente infernal!
¡Sólo tú me sigues
remordimiento,
Serpiente de infernal
veneno!
Mi corazón, doliente
Vuelve a los felices días,
En que las flores brotaban
en mayo,
Cuando florecía el amor,
florecía para mí el amor.
Hoy todo se ha cubierto
De lúgubre misterio
¡Y no tengo en el corazón
más que tristeza y terror!
¡Quizás ella vive!
(espera junto a la casa,
después se dirige
hacia ella como si hubiese
tomado una decisión)
¡Llamemos a la puerta!
(intenta llamar, pero
algo se lo impide, como si una fuerza desconocida no le dejase)
¡Qué es este temblor que
me asalta!
¡En vano mi mano intenta
llamar al umbral de esta
puerta!
Villi
¡Vamos, condenado, camina!
Roberto
¡Me parece oir un canto
fúnebre!
(se arrodilla, como
extenuado, para rezar)
¡Oh Dios todopoderoso! De
mi camino,
Oh Dios todopoderoso, De mi
destino esta es la meta.
Haz que el perdón le haga feliz
Un solo instante,
¡Y entonces moriré!
(poniéndose en pie de
un salto)
¡No puedo rezar!
¡Ah, maldito sea el día,
en que me alejé de aquí!
¡Maldita sea tu belleza,
oh cortesana vil.
¡Maldita seas por siempre!
¡Maldita!
Villi
¡Camina! ¡Camina!
¡Camina!
Anna
(dentro)
¡Roberto!
Roberto
¡Cielos!
¡Su voz! ¡Entonces no
está muerta!
Anna
(aparece sobre el
puente)
Ya no soy el amor
¡sino la venganza!
Roberto
(cae abatido sobre una
piedra)
¡Gran Dios!
Anna
¿Recuerdas a aquel que
decía
en el mes de las flores?
Tú compartiste
La alegría y las caricias
de mi infancia
De tí, dulce y devote,
aprendí
La dulzura de la vida;
¡Ah! ¡Duda de Dios,
Pero no, no dudes de mi
amor!
Te amé: me traicionaste.
Te esperé: no viniste.
¡Pero es tremendo el dolor
que sufrí en silencio!
¡Sin esperanza en el
corazón
me hiciste morir!
Roberto
La olvidé, la he
traicionado.
Y por mí perdió la vida.
¡Ah, es tremendo el dolor
que me toca sufrir!
¡Con remordimiento en el
corazón me siento morir!
Roberto va hacia Anna como
empujado por una fuerza
desconocida.
Entonces intenta vencer la
fascinación que lo invade,
pero no puede y se lanza hacia
ella.
Anna adelanta, extiende
los brazos y lo atrae hacia sí.
Entretanto los Villis acuden,
rodeando a Roberto y a Anna
y les arrastran, danzando
vertiginosamente, fuera de la escena.
Espíritus
(dentro)
¡Aquí te esperábamos,
traidor!
¡No esperes piedad de
nosotros!
Espíritus y Villi
Quien en vida fue sordo al
amor
¡En la muerte no tiene
perdón!
¡Traidor! ¡te
esperábamos!
¡Gira! ¡Salta! ¡Gira!
¡Salta!
Roberto, acudiendo jadeante,
con los pelos de punta,
va a llamar a la puerta de la
casa de Guglielmo.
Después, divisando a las
brujas, que le persiguen viniendo
de la derecha, intenta escapar
por el lado contrario,
pero Anna aparece por la
izquierda.
Ella lo aferra de nuevo y lo
arrastra en una danza,
entre las Villi que llegan de
improviso.
Roberto
(extenuado, cayendo a
sus pies)
¡Anna, piedad!
Anna
(desapareciendo)
¡Eres mío!
Espíritus y Villi
¡Hossanna! ¡Hossanna!
¡Hossanna!
Fin de la Ópera
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