ATTO SECONDO Al Quartiere Latino (Un crocicchio di vie che al largo prende forma di piazzale; botteghe, venditori di ogni genere; da un lato, il Caffè Momus. La vigilia di Natale. Gran folla e diversa: borghesi, soldati, fantesche, ragazzi, bambine, studenti, sartine, gendarmi, ecc. Sul limitare delle loro botteghe i venditori gridano a squarciagola invitando la folla de' ompratori. Separati in quella gran calca di gente si aggirano Rodolfo e Mimì da una parte, Colline presso la bottega di una rappezzatrice; Schaunard ad una bottega di ferravecchi sta comperando una pipa e un corno; Marcello spinto qua e là dal capriccio della gente. Parecchi borghesi ad un tavolo fuori del Caffè Momus. È sera. Le botteghe sono dorne di lampioncini e fanali accesi; un grande fanale illumina l'ingresso al Caffè. La folla e composta di studenti, sartine, borghesi e popolo) I VENDITORI (sul limitare delle loro botteghe, tutti gridando) Aranci, datteri! Caldi i marroni! Ninnoli, croci. Torroni! Caramelle! Fiori alle belle! Oh! La crostata! Panna montata! Fringuelli passeri! Datteri! Trote! Latte di cocco! Giubbe Carote! MONELLI (Gridando) Aranci! Ninnoli! Caldi e marroni e caramelle. Torroni. LA FOLLA Quanta folla! Su, corriam! Che chiasso! (Si alza il spiraro) Stringiti a me. Che chiasso! Date il passo, corriam! Lisa! Emma! Date il passo Emma, quando ti chiamo! Ancora un'altro giro... pigliam via Mazzarino; qui mi manca il respiro....! Vedi? Il Caffè è vicino, Oh! Stupendi gioielli! Son gli occhi assai più belli! Pericolosi esempi la folla oggi ci dà! Era meglio ai miei tempi! Viva la libertà! DAL CAFFÈ (gridando e chiamando i Camerieri che vanno e vengono affaccendati) Presto qua! Camerier! Un bicchier! Birra! Un caffè! VENDITORI (Aggirandosi tra la folla ed offrendo la propria merce) Caramelle! Fiori alle belle! La crostata! Panna montata! Fringuelli, passeri. Datteri! Latte di cocco! MONELLI Su, corriamo! Latte di cocco! VENDITORI Latte di cocco! Carote! SCHAUNARD (dopo aver soffiato nel corno che ha contrattato a lungo con un venditore di ferravecchi) Falso questo Re! Pipa e corno quant'è? (Paga. Rodolfo e Mimì, a braccio, attraversano la folla avviati al negozio della modista) COLLINE (presso la rappezzatrice che gli ha cucito la falda di uno zimarrone) È un poco usato... RODOLFO Andiamo... MIMÌ Andiamo per la cuffietta? COLLINE ma è serio e a buon mercato... (paga, poi distribuisce con giusto equilibrio y libri dei quali è carico nelle molte tasche del zimarrone) RODOLFO Tienti al mio braccio stretta... Andiamo! (entrano in una bottega da modista) MARCELLO (tutto solo in mezzo alla folla, con un involto sotto il braccio, occhieggiando le donnine che la folla gli getta quasi fra le braccia) Io pur mi sento in vena di gridar: Chi vuol, donnine allegre, un po' d'amor! VENDITORI Datteri! Trote! UN VENDITORE AMBULANTE (atravesando la scena, gridando) Prugne di Tours! MARCELLO (Avvacinandosi ad una ragazza) Facciamo insieme a vendere e a comprar! Io do ad un soldo il vergine mio cuor! (La ragazza si allontana ridendo.) SCHAUNARD (Va a gironzolare avanti al caffè Momus aspettandovi gli amici: intanto armato della enorme pipa e del corno da caccia guarda curiosamente la folla.) Fra spintoni e pestate accorrendo affretta la folla e si diletta nel provar gioie matte... insoddisfatte... (Entra un grupo di venditrici) ALCUNE VENDITRICI Ninnoli, spillette! Datteri e caramelle! COLLINE (se ne viene al ritrovo, agitando trionfalmente un vecchio libro) Copia rara, anzi unica: la grammatica Runica! SCHAUNARD (Giunge alla spalle di Colline compassionandolo) Uomo onesto! MARCELLO (Arrivando al caffè Momus grida a Schaunard e Colline) A cena! SCHAUNARD, COLLINE Rodolfo? MARCELLO Entrò da una modista. RODOLFO (uscendo dalla modista insieme a Mimì) Vieni, gli amici aspettano. (Marcello, Schaunard e Colline cercano se vi fosse un tavolo libero fuori del Caffè, all'aria aperta; ma ve n'è uno solo de è occupato da onesti borghesi. Y tre amici li fulminato con occhiate sprezzanti, poi entrano nel Caffè) MIMÌ (accennando ad una cuffietta che porta graziosamente) Mi sta bene questa cuffietta rosa? RODOLFO (a Mimì) Sei bruna e quel color ti dona. CLIENTI DAL CAFFÈ Camerier! Un bicchier! Presto, olà! Ratafià! MIMÌ (ammirando la bacheca di una bottega) Bel vezzo di corallo! RODOLFO Ho uno zio milionario. Se fa senno il buon Dio, voglio comprarti un vezzo assai più bel! (Rodolfo e Mimì, in dolce colloquio, si avviano verso il fondo della scena e si perdono nella folla. Ad una bottega del fondo un venditore monta su di una seggiola, con grandi gesti offre in vendita delle maglierie, dei berretti da notte, ecc. Un gruppo di ragazzi accorre intorno alla bottega e scoppia in allegre risate.) MONELLI, SARTINE, STUDENTI (ridendo) Ah! Ah! Ah! Ah! BORGHESI Facciam coda alla gente! Ragazze, state attente! Che chiasso! Quanta folla! Pigliam via Mazzarino! Io soffoco, partiamo! Vedi il Caffè è vicin! Andiamo là da Momus! Ah...! VENDITORI Aranci, datteri, ninnoli, fior! (Molta gente entra da ogni parte e si aggira per il piazzale, poi si raduna nel fondo. Colline, Schaunard e Marcello escono dal caffè portando fuori una tavola; li segue un cameriere colle seggiole; i borghesi al tavolo vicino, infastiditi dal baccano che fanno i tre amici, dopo un po' di tempo s'alzano e se ne vanno. S'avanzano di nuovo Rodolfo e Mimì, questa osserva un gruppo di studenti.) RODOLFO (con dolce rimprovero, a Mimì) Chi guardi? COLLINE Odio il profano volgo al par d'Orazio. MIMÌ (a Rodolfo) Sei geloso? RODOLFO All'uom felice sta il sospetto accanto. SCHAUNARD Ed io, quando mi sazio, vo' abbondanza di spazio... MIMÌ (a Rodolfo) Sei felice? MARCELLO (al cameriere) Vogliamo una cena prelibata. RODOLFO (appassionato a Mimì) Ah, sì, tanto! MARCELLO Lesto. SCHAUNARD Per molti. RODOLFO E tu? MIMÌ Sì, tanto! STUDENTI, SARTINE (alcuni) Là da Momus! Andiamo! (Entrano nel caffè.) MARCELLO, SCHAUNARD, COLLINE (al cameriere, che corre frettoloso entro al caffè, mentre un altro ne esce con tutto l'occorrente per preparare la tavola) Lesto! (Rodolfo e Mimì s'avviano al caffè Momus ) |
ACTO SEGUNDOEn el Barrio Latino (Un cruce de calles; la parte más ancha toma la forma de una plazoleta repleta de tiendas, vendedores de todo tipo. A un lado, el Café Momus. La víspera de Navidad. Abundante y variopinto gentío: burgueses, soldados, chicos, niñas, estudiantes, modistas, gendarmes, etc. A la puerta de sus tiendas las vendedores gritan a todo pulmón, incitando a la masa de compradores. Separados, entre esa presión de gente, andan, de un lado a otra Rodolfo y Mimí. Colline está junto a la tienda de una zurcidora; Schaunard, en una tienda de viejo, comprando un silbato y una cama. Marcelo, va de un lado a otro, a donde lo lleva lo gente. Parejas de burgueses en mesas, fuera del Café Momus. Atardecer. Las tiendas están iluminadas can lamparillas y farolillos encendidos; un gran farol ilumina la entrada del café. La masa de gente hace que el bullicio sea incesante) VENDEDORES (En la puerta de sus tiendas, todos gritando) ¡Naranjas! ¡Dátiles! ¡Castañas calientes! ¡Muñecos, cruces! ¡Turrones y caramelos! ¡Flores, para las mujeres guapas! ¡Vaya pasteles! ¡Nata montada! ¡Gorriones, pájaros! ¡Dátiles! ¡Truchas! ¡Leche de coco! ¡Zanahorias! GOLFILLOS (Gritando) ¡Naranjas! ¡Muñecos! ¡Castañas calientes y caramelos! ¡Turrones! LA MULTITUD ¡Cuánta gente! ¡Qué jaleo! (Se alza el telón) Sujétate a mí. ¡Qué jaleo! Dejen pasar... ¡corramos! ¡Lisa! ¡Emma! ¡Ven rápido, Emma, cuando te llamo! Aún nos queda otra calle... cojamos la calle Mazzarino, que me falta ya el aliento... ¿Lo ves? El Café está aquí al lado. ¡Oh! ¡Qué joyas tan estupendas! ¡Los ojos más bonitos que he visto! Peligrosos ejemplos nos está dando hoy la multitud... En mis tiempos era mejor. ¡Viva la libertad! EN EL CAFÉ (Gritando y reclamando al camarero que va y viene atareado) ¡Rápido Aquí! ¡Camarero! ¡Un vaso! ¡Cerveza! ¡Un café! VENDEDORES (De un lado a otro, entre la multitud, ofreciendo mercancía) ¡Caramelos! ¡Flores para las guapas! ¡Pasteles! ¡Nata montada! ¡Gorriones y pinzones! ¡Dátiles! ¡Leche de coco! GOLFILLOS ¡Vamos, deprisa! ¡Leche de coco! VENDEDORES ¡Leche de coco! ¡Zanahorias! SCHAUNARD (Después de haber tocado la corna por la que ha regateado durante un buen rato con un buhonero) ¡Falso es este Rey! Boquilla y corna... Cuánto es? (Paga. Rodolfo y Mimí, pasan por entre la multitud, hacia el taller de la modista) COLLINE (Junto a la zurcidora que le ha cosido el bajo del chambergo) Está un poco usado... RODOLFO Vamos... MIMÍ ¿Vamos por el sombrerito? COLLINE ...pero es bueno, y a buen precio (Paga. Luego distribuye, los libros con lo que va cargando, entre los muchos bolsillos del chambergo) RODOLFO Sujétate de mi brazo, Así, bien sujeta... ¡Vamos! (entran en la tienda de una modista) MARCELO (Completamente solo, entre la gente, con un paquete bajo el brazo, mirando a las jóvenes que el gentío casi le pone en sus brazos) Yo, casi me siento capaz de gritar: "¿Quién quiere, alegres damiselas, un poco de amor?". VENDEDORES ¡Dátiles! ¡Truchas! UN VENDEDOR AMBULANTE (Atraviesa la escena, gritando) ¡Ciruelas de Tours! MARCELO (Acercándose a una muchacha) ¡Vayamos juntos a comprar y vender! Yo, doy por una sola moneda, mi virginal corazón! (La muchacha se aleja, riéndose) SCHAUNARD (Se pasea frente al café Momus, esperando a los amigos, armado con el enorme el cuerno de caza, mira curiosamente a la multitud) Entre empujones y pisotones se apresura la multitud, entreteniéndose en probar placeres nuevos... tonterías... Insatisfechos. (Entra un grupo de vendedoras) ALGUNAS VENDEDORAS ¡Muñecos, alfileres! ¡Dátiles y caramelos! COLLINE (Sale al encuentro de Schaunard, triunfalmente, con un viejo libro) Copia rara. mas bien, única: ¡la Gramática Rúnica! SCHAUNARD (Le da unas palmaditas en la espalda, compadeciéndolo) ¡Hombre ingenuo! MARCELO (Al llegar al café Momus, les grita a Schaunard y a Colline) ¡A comer! SCHAUNARD, COLLINE ¿Y Rodolfo? MARCELO Entró en una modista. RODOLFO (Subiendo de la modista con a Mimí) Ven, nos esperan los amigos. (Marcelo, Schaunard y Colline buscan una mesa libre en la terraza del café, pero sólo hay una y ocupada por un grupo de burgueses. Los tres los fulminan con miradas displicentes de desprecio. Entran en el Café) MIMÍ (Señalando el sombrerito que lleva puesto con mucha gracia) ¿Me sienta bien este sombrero rojo? RODOLFO (A Mimí) Eres morena y ese color te sienta bien. CLIENTES DEL CAFÉ ¡Camarero! ¡Un vaso! ¡Deprisa! ¡Aquí! ¡Licor de cerezas! MIMÍ (Extasiada ante una tienda) ¡Qué precioso collar de coral! RODOLFO Tengo un tío millonario. Si el buen Dios se hace cargo de él, voy a comprarte un collar mucho más bonito...! (Rodolfo y Mimí, conversando se dirigen hacia el fondo pierdéndose entre la multitud. En una tienda un vendedor, sobre una silla, ofrece a la venta, gesticulando, lencería, gorros de dormir, etc. Un grupo de chicos se paran ante la tienda y estallan en carcajadas) GOLFILLOS, MODISTAS, ESTUDIANTES (Riendo) ¡Ja, la, la, la...! BURGUESES ¡Hagamos cola con la multitud! ¡Niños: estad atentos! ¡Qué jaleo! ¡Cuánta gente! ¡Cojamos la calle Mazzarino! Me ahogo... ¡Vámonos! ¡Mira! ¡el café está aquí cerca! ¡Entremos en el Momus! ¡Ah! VENDEDORES ¡Naranjas! ¡Dátiles! ¡Muñecos! ¡Flores! (mucha gente por todas partes, va de aquí para allá de la pequeña placita; luego, se reúnen al fondo. Colline, Schaunard y Marcelo salen del café llevando una mesa; les sigue un camarero con las sillas. Los burgueses de la mesa de al lado, fastidiados por el ruido, se levantan y se van, al poco rato. Avanzan Rodolfo y Mimí; ella observa a un grupo de estudiantes) RODOLFO (Con un dulce reproche a Mimí) ¿A quién miras? COLLINE Odio al vulgo profano, igual que Horacio. MIMÍ (A Rodolfo) ¿Estás celoso? RODOLFO Al hombre feliz la sospecha siempre acecha. SCHAUNARD Yo, cuando me he saciado, quiero abundancia de espacio... MIMÍ (A Rodolfo) ¿Eres feliz? MARCELO (Al camarero) Queremos una cena suculenta. RODOLFO (Apasionadamente) Ah, si, tanto MARCELO ¡Rápido! SCHAUNARD Para muchos. RODOLFO ¿Y tú? MIMÍ ¡Si! ¡Mucho...! MODISTAS, ESTUDIANTES (Algunos) ¡Allí! ¡Vamos a Momus! (Entran en el café) MARCELO, SCHAUNARD, COLLINE (Al camarero, que entra corriendo al café, mientras, otro sale con una bandeja con todo lo necesario para preparar la mesa) ¡Rápido! (Rodolfo y Mimí se dirigen al café Momus) |
LA VOCE DI PARPIGNOL (VENDITORE AMBULANTE)(interno, lontano) Ecco i giocattoli di Parpignol! RODOLFO (Si unisce agli amici e presenta loro Mimì). Due posti. COLLINE Finalmente ! RODOLFO Eccoci qui Questa è Mimì, gaia fioraia. Il suo venir completa la bella compagnia, perché... perchè son io il poeta, essa la poesia. Dal mio cervel sbocciano i canti, dalle sue dita sbocciano i fior; dall'anime esultanti sboccia l'amor. MARCELLO, SCHAUNARD, COLLINE (ridendo) Ah! Ah! Ah! Ah! MARCELLO (ironico) Dio, che concetti rari! COLLINE (solenne, accennando a Mimì) Digna est intrari. SCHAUNARD (con autorità comica) "Ingrediat si necessit" COLLINE Io non do che un "accessit"! LA VOCE DI PARPIGNOL (oiù vicino) Ecco i giocattoli di Parpignol! (Tutti siedono intorno al tavolo, mentre il cameriere ritorna.) COLLINE (Vedendo il cameriere gli grida con enfasi:) Salame! (Il cameriere presenta la lista delle vivande, che passa nelle mani dei quattro amici, guardata con una specie di ammirazione ed analizzata profondamente. Da via Delfino sbocca un carretto tutto a fronzoli e fiori, illuminato a palloncini: chi lo spinge è Parpignol, il popolare venditore di giocattoli; una turba di ragazzi lo segue saltellando allegramente e circonda il carretto ammirandone i giocattoli.) BAMBINE, RAGAZZI (interno) Parpignol, Parpignol! Parpignol! (escono) Ecco Parpignol, Parpignol! Col carretto tutto fior! Ecco Parpignol, Parpignol! Voglio la tromba, il cavallin, il tambur, tamburel... Voglio il cannon, voglio il frustin, ... dei soldati il drappel. (Bambine e ragazzi, attorniato il carretto di Parpignol, gesticolano con gran vivacità; un gruppo di mamme accorre in cerca dei ragazzi e, trovandoli intorno a Parpignol, si mettono a sgridarli; l'una prende il figliolo per una mano, un'altra vuole condur via la propria bambina, chi minaccia, chi sgrida, ma inutilmente, ché bambine e ragazzi non vogliono andarsene.) SCHAUNARD Cervo arrosto! MARCELLO (esaminando la carta ed ordinando ad alta voce al cameriere) Un taschino! SCHAUNARD Vin del Reno! COLLINE Vin da tavola! SCHAUNARD Aragosta senza crosta! MAMME (strillanti e minaccianti) Ah! razza di furfanti indemoniati, che ci venite a fare in questo loco? A casa, a letto! Via, brutti sguaiati, gli scappellotti vi parranno poco! A casa, a letto, razza di furfanti, a letto! (Una mamma prende per un orecchio un ragazzo il quale si mette a piagnucolare.) UN RAGAZZO (piagnucolando) Vo' la tromba, il cavallin!... RODOLFO E tu, Mimì, che vuoi? MIMÌ La crema. (Le mamme, intenerite, si decidono a comperare da Parpignol, i ragazzi saltano di gioia, impossessandosi dei giocattoli.) SCHAUNARD (con somma importanza al cameriere, che prende nota di quanto gli viene ordinato) E gran sfarzo. C'è una dama! (Parpignol prende giù per via Commedia. I ragazzi e le bambine allegramente lo seguono, marciando e fingendo di suonare gli strumenti infantili acquistati loro.) BAMBINE, RAGAZZI Viva Parpignol, Parpignol! Il tambur! Tamburel! Dei soldati il drappel! (Escono, seguendo el carreto di Parpignol) MARCELLO (come continuando il discorso) Signorina Mimì, che dono raro le ha fatto il suo Rodolfo? MIMÌ (mostrando una cuffietta che toglie da un involto) Una cuffietta a pizzi, tutta rosa, ricamata; coi miei capelli bruni ben si fonde. Da tanto tempo tal cuffietta è cosa desiata!... Egli ha letto quel che il core asconde... Ora colui che legge dentro a un cuore sa l'amore ed è... lettore. SCHAUNARD Esperto professore... COLLINE (seguitando l'idea di Schaunard) ... che ha già diplomi e non son armi prime le sue rime... SCHAUNARD (interrompendo) ... tanto che sembra ver ciò ch'egli esprime!... MARCELLO (guardando Mimì) O bella età d'inganni e d'utopie! Si crede, spera, e tutto bello appare! RODOLFO La più divina delle poesie è quella, amico, che c'insegna amare! MIMÌ Amare è dolce ancora più del miele... MARCELLO (stizzito) ... secondo il palato è miele, o fiele!... MIMÌ (sorpresa, a Rodolfo) O Dio! ... l'ho offeso! RODOLFO È in lutto, o mia Mimì. SCHAUNARD, COLLINE (per cambiare discorso) Allegri, e un toast!... MARCELLO (al cameriere) Qua del liquor!... TUTTI (alzandosi) E via i pensier, alti i bicchier! Beviam! MARCELLO (interrompendo, perché ha veduto da lontano Musetta) Ch'io beva del tossico! (Si lascia cadere sulla sedia. All'angolo di via Mazzarino appare una bellissima signora dal fare civettuolo ed allegro, dal sorriso provocante. Le vien dietro Alcindoro, un signore pomposo, pleno di pretensione negli abiti, nei modi, nella persona.) RODOLFO, SCHAUNARD, COLLINE (con sorpresa, vedendo Musetta) Oh! Musetta! MARCELLO Essa! BOTTEGAIE (vedendo Musetta) To'! Lei! Sì! To'! Lei! Musetta! Siamo in auge! Che toeletta! ALCINDORO (trafelato) Come un facchino... correr di qua... di là... No! No! non ci sta... non ne posso più! MUSETTA (con passi rapidi, guardando qua e là come in cerca di qualcuno, mentre Alcindoro la segue, sbuffando e stizzito chiamandolo come un cagnolino) Vien, Lulù! ALCINDORO Non ne posso più MUSETTA Vien, Lulù! SCHAUNARD Quel brutto coso mi par che sudi! (Musetta vede la tavolata degli amici innanzi al Caffè Momus ed indica ad Alcindoro di sedersi al tavolo lasciato libero poco prima dai borghesi.) ALCINDORO (a Musetta) Come! qui fuori? Qui? MUSETTA Siedi, Lulù! (Siede irritato, alzando il bavero del suo pastrano) ALCINDORO (Borbottando.) Tali nomignoli, prego, serbateli al tu per tu! (Un cameriere si avvicina e prepara la tavola.) MUSETTA Non farmi il Barbablù! (Siede anch'essa al tavolo rivolta verso il Caffè.) COLLINE (esaminando il vecchio) È il vizio contegnoso... MARCELLO (con disprezzo) Colla casta Susanna! MIMÌ (a Rodolfo) Essa è pur ben vestita! RODOLFO Gli angeli vanno nudi. MIMÌ (con curiosità) La conosci? Chi è? MARCELLO (a Mimì) Domandatelo a me. Il suo nome è Musetta... MUSETTA (colpita nel vedere che gli amici non la guardano) Marcello mi vide... MARCELLO cognome: Tentazione! MUSETTA Non mi guarda, il vile! MARCELLO Per sua vocazione fa la Rosa dei venti; MUSETTA (sempre più stizzita) Quel Schaunard che ride! MARCELLO gira e muta soventi e d'amanti e d'amore. MUSETTA Mi fan tutti una bile! MARCELLO E come la civetta ... MUSETTA Se potessi picchiar, se potessi graffiar! MARCELLO ...è uccello sanguinario; il suo cibo ordinario è il cuore... MUSETTA Ma non ho sottomano che questo pellican! MARCELLO Mangia il cuore!... MUSETTA Aspetta! MARCELLO (Con amarezza) Per questo io non ne ho più... Ehi! Camerier! (Nascondendo la commozione) Passatemi il ragù! MUSETTA (Gridando; annusando un piatto, al camerier che accorre ad essa) Ehi! Camerier! Questo piatto ha una puzza di rifritto! |
LA VOZ DE PARPIGNOL (VENDEDOR AMBULANTE)(Desde lejos) ¡Ya están los juguetes de Parpignol! RODOLFO (Se une a sus amigos y les presenta a Mimí) Dos sillas. COLLINE ¡Por fin! RODOLFO Ya estamos aquí. Esta es Mimí, sabia florista. Su venida completa La bella compañía. Porque... porque yo soy el poeta y ella, la poesía. De mi mente, nacen los cantos: de sus dedos, nacen las flores... De las almas exultantes ¡nace el amor! MARCELO, SCHAUNARD, COLLINE (Riendo) ¡Ja, ja, ja, ja! MARCELO (Con ironía) ¡Dios qué ideas tan raras! COLLINE (Solemne, señalando a Mimí) Digna es de entrar. SCHAUNARD (Teatralizando la autoridad) Que entre pues; si es necesario. COLLINE Yo no le doy sino un "accésit" LA VOZ DE PARPIGNOL (Más cerca) ¡Ya están los juguetes de Parpignol! (Se sientan todos a la mesa; entretanto, vuelve el camarero) COLLINE (al ver al camarero, le grita con énfasis) ¡Salami! (El camarero les da la lista de platos que pasa por las manos de los cuatro amigos, la miran en profundidad, con una especie de admiración. Por la calle Delfino aparece una carreta de chucherías y flores iluminada con farolillos. Quien la empuja es Parpignol el popular vendedor de juguetes; los niños la siguen brincando y rodeando el carro, extasiados con los juguetes) CHICOS, NIÑAS (Alrededor) ¡Parpignol! ¡Parpignol! ¡Parpignol...! (Salen) ¡Aquí está Parpignol! ¡Parpignol! ¡Con la carreta llena de flores! ¡Aquí está Parpignol! ¡Quiero la trompeta, el caballito! ¡El tambor, el tamboril...! ¡Quiero el cañón, quiero el látigo, el ejército de soldaditos! (Niñas y chicos rodean la carreta de Parpignol gesticulando con gran vivacidad Un grupo de madres buscan a los chicos y, al encontrarlos junto a Parpignol, se ponen a gritarles: una coge al hijito por una mano, la otra saca de ahí a su niña. Algunas amenazan; otras gritan aunque, inútilmente, porque ni las niñas ni los niños quieren separarse de la carreta) SCHAUNARD ¡Ciervo asado! MARCELO (Examinando el papel y pidiendo, en voz alta, al camarero) ¡Un pavo! SCHAUNARD ¡Vino del Rin! COLLINE ¡Vino de mesa! SCHAUNARD ¡Langosta sin piel! LAS MADRES (Furiosas, amenazantes) ¡Ah, pequeños endemoniados! ¿Qué habéis venido a hacer a este lugar? ¡A casa! ¡A la cama! ¡Vamos, traviesos, descarados! ¿Los coscorrones os han sabido a poco? (Una mamá coge de la oreja a un niño y este se pone a lloriquear) UN NIÑO (Lloriqueando) ¡Quiero la trompeta, el caballito...! RODOLFO Y tú, Mimí, Qué quieres? MIMÍ La crema. (Las mamas, enternecidas, se deciden a comprar a Parpignol. Los niños saltan de alegría, apropiándose de los juguetes) SCHAUNARD (Con muchísima importancia dice al camarero que tome buena nota de todo lo que le han pedido) Y, sírvenos con gran pompa ¡Hay una dama! (Parpignol va hacia la calle Comedia. Los niños lo siguen, con alegría, Marchando y fingiendo que van Tocando los instrumentos musicales Que les acaban de comprar) NIÑOS, NIÑAS ¡Viva Parpignol! ¡Parpignol! ¡El tambor! ¡El tamboril...! ¡El ejército de soldaditos ...! (salen, siguiendo la carreta de Parpignol) MARCELO (Como siguiendo la conversación) Señorita Mimí, ¿Qué regalo raro os ha hecho su Rodolfo? MIMÍ (Muestra un sombrerito que saca de un paquete envuelto) Un sombrerito con encajes, todo en rojo, bordado, me sienta bien Con mi cabello oscuro Hacía tiempo que un sombrerito así había deseado... y él ha sabido leer lo que guardaba en mi corazón... Quien puede leer un corazón sabe el amor... y lo interpreta. SCHAUNARD Experto profesor... COLLINE (Siguiendo la idea de Schaunard) ...que ya tiene diplomas y no son armas nuevas sus rimas... SCHAUNARD (Interrumpiendo) ¡Tanto parece verdad todo lo que expresa! MARCELO (Mirando a Mimí) ¡Oh, bella edad de engaños y de utopía! Se cree, se espera, y todo parece ser bello... RODOLFO La más divina de las poesías es aquél, amigo, la que enseña a amar. MIMÍ Amar es aún más dulce que la miel MARCELO (Enfadado) Según el paladar, es miel o es hiel. MIMÍ (Sorprendida, a Rodolfo) ¡Oh, Dios mío! ¡Lo he ofendido! RODOLFO El está de luto, querida Mimí. SCHAUNARD, COLLINE (Por cambiar de conversación) ¡Animaos! ¡Un brindis!... MARCELO (Al camarero) ¡Aquí el licor!... TODOS (Levantándose) Fuera los pensamientos... ¡Arriba los vasos!... ¡bebamos! MARCELO (Interrumpe, al ver que entra Musetta, riendo) ¡Quiero beber veneno! (cae en la silla. Por la esquina de la calle Mazzarino aparece una belle señorita de modales coquetos y alegres, de sonrisa provocativa. La sigue, detrás, Alcindoro un anciano pomposo en el vestir, en las maneras sociales y en la personalidad) SCHAUNARD, COLLINE, RODOLFO (Sorprendidos, al ver a Musetta) ¡Oh! ¡Musetta! MARCELO ¡Ella! TENDERAS (Al ver a Musetta) ¡Mira! ¡Ella! ¡Si! ¡Mira, si es ella, Musetta! ¡Estamos en auge...! ¡Qué vestuario! ALCINDORO (Convulso) Como un portamaletas... corriendo por aquí y por allá... ¡No, no! ¡Así no puedo más!... MUSETTA (deprisa, mirando aquí y allá, como buscando a alguien; Alcindoro la sigue, bufando y enfadado. Ella lo llama, como si fuese un perro) ¡Ven, Lulú! ALCINDORO ¡Ya no puedo más! MUSETTA ¡Vamos, Lulú! SCHAUNARD ¡Ese animal estúpido hasta parece que esta sudando! (Musetta ha visto la mesa de los amigos delante del café Momus e indica a Alcindoro que se siente en la mesa que han dejado libre los burgueses) ALCINDORO (a Musetta) ¿Cómo? ¿Aquí fuera? ¿Aquí...? MUSETTA ¡Siéntate, Lulú! (Irritado, se sienta, y, con genio, se sube el cuello del abrigo) ALCINDORO (Barruntando) Esos apodos, te lo ruego, resérvalos para la intimidad. (Un camarero se acerca y prepara la mesa) MUSETTA ¡No te hagas el Barbazul! (Ella se sienta también a la mesa, de cara al café) COLLINE (Examinando al viejo) Es un vicioso discreto... MARCELO (Con desprecio) ¡Con la casta Susana!. MIMÍ (A Rodolfo) Va muy bien vestida. RODOLFO Los ángeles van desnudos. MIMÍ (Con curiosidad) ¿La conoces? ¿Quién es? MARCELO (A Mimí) Pregúntamelo a mi. Se llama Musetta... MUSETTA (Molesta, al ver que los amigos de la mesa de al lado no la miran) Marcelo me ha visto... MARCELO ...de apellido: ¡Tentación! MUSETTA ...¡y no me mira, el malvado!... MARCELO Por vocación propia se dedica a ser la rosa de los vientos... MUSETTA (Cada ve mas alterada) ¡Y ese Schaunard, riéndose...! MARCELO ...da vuelta y cambia con frecuencia de amantes y de amores... MUSETTA ¡Me están revolviendo el estómago! MARCELO ...y así como la lechuza... MUSETTA ¡Si pudiese picarlo! ¡Si lo pudiese arañar...! MARCELO ...es un pájaro sanguinario; su alimento cotidiano es el corazón... MUSETTA ¡Pero no tengo a mano sino a este pelicano!... MARCELO ¡Come corazones! MUSETTA ...¡espera! MARCELO (Con amargura) Por eso, yo ya no tengo más... ¡Eh, camarero! (Ocultando su emoción) ¡Pasadme la salsa! MUSETTA (Grita, al oler uno de los platos, al camarero, que corre hacia ella) ¡Eh! ¡Camarero! ¡Este plato apesta a refrito! |
(Getta il piatto a terra con forza, il camerier si affretta a raccogliere i cocci.) ALCINDORO (frenandola) No, Musetta... Zitta zitta! MUSETTA (vedendo che Marcello non si volta) E Non si volta! ALCINDORO (con comica disperazione) Zitta! zitta! zitta! Modi, garbo! A chi parli?... COLLINE Questo pollo è un poema! MUSETTA (rabbiosa) Ora lo batto, lo batto! ALCINDORO Con chi parli?... MUSETTA Al cameriere! Non seccar! SCHAUNARD Il vino è prelibato. MUSETTA Voglio fare il mio piacere.... ALCINDORO Parla pian parla pian! (Prende la nota del cameriere e si mette ad ordinare la cena.) MUSETTA ... vo' far quel che mi pare! Non seccar. ALCINDORO Parla pian! Parla pian! MUSETTA Non secca-a-ar! SARTINE (Attraversando la scena, si arrestano un momento vedendo Musetta.) Guarda, guarda chi si vede, proprio lei, Musetta! STUDENTI (attraversando la scena) Con quel vecchio che balbetta... ... proprio lei, Musetta! (ridendo) Ah, ah, ah, ah! MUSETTA Che sia geloso di questa mummia? ALCINDORO (interrompendo le sue ordinazioni, per calmare Musetta che continua ad agitarsi) La convenienza... il grado... la virtù... MUSETTA ...Vediam se mi resta tanto poter su lui da farlo cedere! SCHAUNARD La commedia è stupenda! MUSETTA (guardando Marcello, a voce alta) Tu non mi guardi! ALCINDORO (Credendo che Musetta gli abbia rivolto la parola, se ne compiace e le risponde gravemente) Vedi bene che ordino!... SCHAUNARD La commedia è stupenda! COLLINE Stupenda! RODOLFO (a Mimì) Sappi per tuo governo che non darei perdono in sempiterno. SCHAUNARD Essa all'un parla perché l'altro intenda. MIMÌ (a Rodolfo) Io t'amo tanto, e son tutta tua!... Ché mi parli di perdono? COLLINE (a Schaunard) E l'altro invan crudel... finge di non capir, ma sugge miel!... MUSETTA Ma il tuo cuore martella! ALCINDORO Parla piano, piano MUSETTA Ma il tuo cuore martella! ALCINDORO Parla piano, piano MUSETTA (sempre seduta dirigendosi intenzionalmente a Marcello, il quale comincia ad agitarsi) Quando men vo soletta per la via, la gente sosta e mira e la bellezza mia tutta ricerca in me da capo a pie'... MARCELLO (agli amici, con voce soffocata) Legatemi alla seggiola! ALCINDORO Quella gente che dirà? MUSETTA ... ed assaporo allor la bramosia sottil, che da gli occhi traspira e dai palesi vezzi intender sa alle occulte beltà. (Alzandosi) Così l'effluvio del desìo tutta m'aggira, felice mi fa! felice mi fa! ALCINDORO (Si avvicina a Musetta, cercando di farla tacere.) (Quel canto scurrile mi muove la bile!) MUSETTA (A Marcello) E tu che sai, che memori e ti struggi da me tanto rifuggi? So ben: le angoscie tue non le vuoi dir, ma ti senti morir! MIMÌ (a Rodolfo) Io vedo ben... che quella poveretta, tutta invaghita di Marcel, tutta invaghita ell'è! (Schaunard e Colline si alzano e si portano da un lato, osservando la scena con curiosità, mentre Rodolfo e Mimì rimangon soli, seduti, parlandosi con tenerezza. Marcerllo, sempre più nervoso ha lasciato il suo posto, vorrebbe andarsene, ma non sa resistere alla voce di Musetta.) ALCINDORO Quella gente che dirà? RODOLFO (a Mimì) Marcello un dì l'amò. SCHAUNARD Ah, Marcello cederà! RODOLFO (a Mimì) La fraschetta l'abbandonò COLLINE Chi sa mai quel che avverrà! RODOLFO per poi darsi a miglior vita. (Alcindoro tenta inutilmente di persuadere Musetta a riprendere posto alla tavola, ove la cena è già pronta.) SCHAUNARD Trovan dolce al pari il laccio... ... chi lo tende e chi ci dà. COLLINE Santi numi, in simil briga... mai Colline intopperà! MUSETTA (fra sè) Ah! Marcello smania... Marcello è vinto! ALCINDORO Parla pian! Zitta, zitta! MIMÌ (Guardando Alcindoro) Quell'infelice mi muove a pietà. COLLINE Essa è bella - non son cieco MIMÌ (Stringendosi a Rodolfo) T'amo! SCHAUNARD (fra sè) Quel bravaccio a momenti cederà! Stupenda è la commedia! Marcello cederà! (a Colline) Se tal vaga persona, ti trattasse a tu per tu, la tua scienza brontolona manderesti a Belzebù! RODOLFO (cingendo Mimì alla vita) Mimì ! È fiacco amor quel che le offese vendicar non sa! Non risorge spento amor! MIMÌ L'amor ingeneroso è tristo amor! Quell'infelice mi muove a pietà. COLLINE ....ma piaccionmi assai più una pipa e un testo greco. Essa è bella, non son cieco... ALCINDORO (A Musetta) Modi, garbo! Zitta, zitta! MUSETTA Sò ben le angoscie tue non le vuoi dir. Ah! ma ti senti morir. (ad Alcindoro, ribellandosi) Io voglio fare il mio piacere! Voglio far quel che mi par, non seccar! non seccar! non seccar! (A sè) Or convien liberarsi del vecchio! (Simulando un forte dolore ad un piede, va di nuovo a sedersi.) Ahi! ALCINDORO Che c'è? MUSETTA Qual dolore, qual bruciore! ALCINDORO Dove? (Si china per slacciare la scarpa a Musetta.) MUSETTA (mostrando il piede con civetteria) Al pie'! |
(Con fuerza, arroja el plato al suelo, el camarero recoge los pedazos) ALCINDORO (Reteniéndola) ¡No, Musetta! ¡Calla! ¡Calla! MUSETTA (Viendo que Marcelo no se vuelve) ¡Y no se vuelve! ALCINDORO (Con ridícula desesperación) ¡Calla, calla, calla! ¡Modérate! ¡Ten maneras! ¿A quién le estás hablando? COLLINE ¡Este pollo es un poema! MUSETTA (Furiosa) Le voy a pegar, pego ALCINDORO Pero... ¿a quién le estas hablando? MUSETTA Al camarero. ¡No me fastidies! SCHAUNARD ¡El vino es excelente! MUSETTA Quiero hacer lo que me apetezca ALCINDORO Habla más bajo... Habla más bajo... (Coge el menú y empieza a pedir la cena) MUSETTA ¡Quiero hacer lo que me apetezca! ¡No me fastidies! ALCINDORO ¡Habla más bajo!... ¡Más bajo...! MUSETTA ¡No me fas-ti-dies! MODISTAS (Atraviesan la escena; se paran un momento al ver a Musetta) Mira, mira a quién se ve: es la misma Musetta ESTUDIANTES (Atravesando la escena) Con ese viejo que chochea... ¡ella... la mismísima Musetta! (Riendo) ¡ja, ja, ja, ja! MUSETTA ¿Estará celoso de esta momia?... ALCINDORO (Interrumpe su pedido al camarero para sosegar a Musetta, que sigue muy agitada) Las conveniencias la posición... la virtud... MUSETTA ...veamos si me queda poder sobre él para hacerle ceder. SCHAUNARD ¡La representación es estupenda! MUSETTA (Mirando a Marcelo, en voz alta) ¡No me estás mirando! ALCINDORO (Cree que Musetta se está dirigiendo a él, se complace y le responde con gravedad) ¡Ya ves que te obedezco!... SCHAUNARD ¡La representación es estupenda! COLLINE ¡Estupenda! RODOLFO (A Mimí) Ten en cuenta, que no voy a perdonarte siempre. SCHAUNARD Ella habla a uno, para que se entere el otro. MIMÍ (A Rodolfo) Te amo, y soy toda tuya... ¿Qué me dices de perdones? COLLINE (A Schaunard) Y el otro, indiferente, cruel, finge no enterarse de nada, pero liba la miel. MUSETTA Pero tu corazón te golpea el pecho. ALCINDORO Baja el tono de voz, despacio MUSETTA Pero tu corazón te golpea fuerte el pecho. ALCINDORO Habla más bajo, más bajo. MUSETTA (Sentada, dirigiéndose intencionadamente a Marcelo, que empieza a removerse en la silla) Cuando voy solita por la calle, la gente se para y mira, todo examina mi belleza de la cabeza a los pies... MARCELO (A los amigos, con voz sofocada) ¡Atadme a la silla! ALCINDORO ¿Esa gente, qué dirá? MUSETTA Y saboreo, entonces, ese deseo sutil que transpiran sus ojos, ojos que saben intuir de los encantos la oculta belleza. (Se pone de pie) Así, el efluvio del deseo, toda me envuelve, y me hace feliz, ¡Me hace feliz!... ALCINDORO (Se dirige a Musetta tratando de que se siente) ¡Ese canto impúdico me revuelve la bilis! MUSETTA (A Marcelo) Y tú, que lo sabes, que lo recuerdas y te consumes, ¿tanto huyes de mi? Bien lo sé: tu angustia no voy a desvelar, ¡pero te sientes morir! MIMÍ (A Rodolfo) Bien se ve .. que la pobrecita suspira por Marcelo... Suspira por él... (Schaunard y Colline se levantan y observan la escena con curiosidad, mientras que Rodolfo y Mimí siguen sentados hablándose con ternura. Marcelo, todavía más nervioso, ha dejado su sitio, quiere irse, pero no puede resistirse a la voz de Musetta) ALCINDORO ¿Esa gente, qué dirá? RODOLFO (A Mimí) Marcelo antes la amaba SCHAUNARD ¡Ah! ¡Marcelo cederá! RODOLFO (A Mimí) ...y la muy fresca lo abandonó... COLLINE ¡Quién sabe lo que puede suceder! RODOLFO ... para luego darse una vida mejor. (Alcindoro intenta persuadir, a Musetta para que se siente a la mesa pues, la cena está ya lista) SCHAUNARD Encuentran dulce, ambos, el lazo: quien lo tiende y quien lo recibe... COLLINE ¡Santos dioses! En semejante intriga Jamás caerá Colline! MUSETTA (para sí) ¡Ah! ¡Marcelo arde...! ¡Está vencido...! ALCINDORO ¡Habla bajo!... ¡Calla, calla!... MIMÍ (Mirando a Alcindoro) Ese infeliz me inspira piedad. COLLINE ¡Esa si que es bella! No estoy ciego. MIMÍ (Estrechándose contra Rodolfo) ¡Te amo! SCHAUNARD (para sí) ¡Ese fanfarrón cederá al instante! ¡Estupenda es la comedia! ¡Marcelo cederá! (A Colline) Si una persona tan bella te tratase íntimamente, tu ciencia rezonglona mandarías pronto al diablo... RODOLFO (Ciñendo a Mimí por la cintura) ¡Mimí! Flaco es el amor que la ofensa no sabe vengar. Un amor que ha muerto, no resurge,... MIMÍ El amor que no es generoso es un amor triste ¡Ese infeliz me inspira piedad! COLLINE ...me gusta bastante más una pipa y un texto en griego. Ella es bella; no estoy ciego, pero... ALCINDORO (A Musetta) ¡Compórtate! ¡Calla, calla!... MUSETTA Bien conozco tu angustia; no quiero contarla... ¡Ah! Pero te sientes morir... (A Alcindoro) Quiero hacer lo que me apetece, Quiero hacer lo que me dé la gana. ¡No me fastidies! ¡No me fastidies! ¡No me fastidies! (Para sí) Ahora conviene librarse del viejo (Fingiendo un fuerte dolor en el pie, va a sentarse de nuevo) ¡Ay...! ALCINDORO ¿Qué pasa? MUSETTA ¡Qué dolor! ¡Qué ardor! ALCINDORO ¿Dónde? (Se inclina para desatar el zapato a Musetta) MUSETTA (Enseñando el pie con coquetería) ¡En el pie!. .. |
MARCELLO(commosso sommamente, avanzandosi) Gioventù mia, tu non sei morta, né di te morto è il sovvenir! Se tu battessi alla mia porta, t'andrebbe il mio core ad aprir! MUSETTA Sciogli, slaccia, rompi, straccia! Te ne imploro... Laggiù c'è un calzolaio. Corri presto! Ne voglio un altro paio. Ahi! che fitta, maledetta scarpa stretta! (Si leva la scarpa e la pone sul tavolo. ) Or la levo... Eccola qua. (impazientandosl) Corri, va, corri. Presto, va! va! MIMÌ Io vedo ben ell'è invaghita di Marcello! RODOLFO Io vedo ben; la commedia è stupenda! ALCINDORO Imprudente ! Quella gente che dirà? Ma il mio grado! Vuoi ch'io comprometta? Aspetta ! Musetta! Vo'. (va via frettolosamente.) SCHAUNARD E COLLINE La commedia è stupenda! (Musetta e Marcello si abbracciano con grande entusiasmo.) MUSETTA Ah! MARCELLO Sirena! SCHAUNARD Siamo all'ultima scena! (Un cameriere porta il conto.) TUTTI (con sorpresa alzandosi) Il conto? SCHAUNARD Così presto? COLLINE Chi l'ha richiesto? SCHAUNARD (al cameriere) Vediam ! (Dopo guardato il conto, lo passa agli amici.) RODOLFO, COLLINE (osservando il conto) Caro! (Lontanissima si ode la Ritirata militare che a poco a poco va avvicinandosi.) COLLINE, SCHAUNARD, RODOLFO Fuori il danaro! SCHAUNARD Colline, Rodolfo e tu, Marcel? MONELLI (accorrendo da destra) La Ritirata! MARCELLO Sono all'asciutto! SCHAUNARD Come? SARTINE, STUDENTI (Sortono frettolosamente dal caffè Momus) La Ritirata! RODOLFO Ho trenta soldi in tutto! BORGHESI La Ritirata! COLLINE, SCHAUNARD, MARCELLO Come? Non ce n'è più? SCHAUNARD Ma il mio tesoro, dov'è? MONELLI S'avvicinan per di quà? MUSETTA (al cameriere) Il mio conto date a me. SARTINE, STUDENTI No! Vien di là! MONELLI S'avvicinan per di là! SARTINE, STUDENTI Vien di quà! MONELLI No, Vien di là! MUSETTA (Al cameriere che le mostra il conto) Bene! BORGHESI, VENDITORI Largo! Largo! RAGAZZI (alcuni dalle finestre) Voglio veder! Voglio sentir! MUSETTA Presto, sommate quello con questo! Paga il signor che stava qui con me! MAMME (alcune, dalle finestre) Lisetta, vuoi tacer? Tonio, la vuoi finir? FANCIULLE Mamma, voglio vedere! Papà, voglio sentire! RODOLFO, MARCELLO, SCHAUNARD, COLLINE Paga il signor! RAGAZZI Vuò veder la Ritirata! MAMME Vuoi tacer, la vuoi finir! SARTINE S'avvicinano di quà! BORGHESI S'avvicinano di là! TUTTI Si, di quà! MONELLI Come sarà arrivata, la seguiremo al passo COLLINE, SCHAUNARD, MARCELLO Paga il signor! MUSETTA E dove s'è seduto ritrovi il mio saluto! (Metendo il conto sulla sedia) BORGHESI In quel rullio tu senti la patria maestà. RODOLFO, MARCELLO, SCHAUNARD, COLLINE E dove s'è seduto ritrovi il mio saluto! LA FOLLA Largo, largo, eccoli qua! MONELLI Ohè! Attenti eccoli qua! MARCELLO Giunge la Ritirata! LA FOLLA In fila! MARCELLO, COLLINE Che il vecchio non ci veda fuggir colla sua preda! RODOLFO Giunge la Ritirata! MARCELLO, SCHAUNARD, COLLINE Quella folla serrata il nascondiglio appresti! MIMÌ, MUSETTA, RODOLFO, MARCELL SCHAUNARD, COLLINE Lesti, lesti, lesti! LA FOLLA I Zappatori! I Zappatori! Olà! Ecco il Tambur Maggior: pare un general! La Ritirata è qua! Eccolo là! Il bel Tambur Maggior! La canna d'or, tutto splendor! Che guarda, passa, va! (La Ritirata attraversa la scena, dirigendosi verso il fondo a destra. Musetta non potendo camminare perché ha un solo piede calzato, è alzata a braccia da Marcello e Colline che rompono le fila degli astanti, per seguire la Ritirata; la folla vedendo Musetta portata trionfalmente, ne prende pretesto per farle clamorose ovazioni. Marcello e Colline con Musetta si mettono in coda alla Ritirata, li seguono Rodolfo e Mimì a braccetto e Schaunard col suo corno imboccato, poi studenti e sartine saltellando allegramente, poi ragazzi, borghesi, donne che prendono il passo di marcia. Tutta questa folla si allontana dal fondo seguendo la Ritirata militare.) RODOLFO, MARCELLO, SCHAUNARD, COLLINE Viva Musetta! Cuor birichin! Gloria ed onor, onor e gloria del quartier latin! LA FOLLA Tutto splendor! Di Francia è il più bell'uom! Il bel Tambur Maggior Eccolo là! Che guarda, passa; va! (Intanto Alcindoro con un paio di scarpe bene incartocciate ritorna verso il Caffè Momus cercando di Musetta; il cameriere, che è presso al tavolo, prende il conto lasciato da questa e cerimoniosamente lo presenta ad Alcindoro, il quale vedendo la somma, non trovando più alcuno, cade su di una sedia, stupefatto, allibito.) |
MARCELO(Conmovido, adelantándose) ¡Juventud mía, no has muerto, ni ha muerto tu recuerdo... si llamases a mi puerta mi corazón te iría a abrir! MUSETTA ¡Afloja, desata, rompe, rasga! Te lo suplico... ahí abajo hay un zapatero... ¡Corre, rápido! ¡Quiero otro par! ¡Ay! ¡Qué daño...! ¡Maldita estrechura de zapato! (Se quita el zapato y lo pone en la mesa) Ahora me lo quito...; aquí está. (Impacientándose) ¡Corre, ve, corre! ¡Rápido, ve, ve! MIMÍ Bien se ve que la pobrecita suspira por Marcelo... RODOLFO Me doy cuenta; ¡la comedia es estupenda! ALCINDORO ¡Imprudente! ¿Esa gente qué dirá? ¿Pero, mi reputación? ¿Es que quieres que la comprometa? ¡Espera, Musetta! ¡Voy! (Corre, hacia la calle) COLLINE, SCHAUNARD ¡La comedia es estupenda! (Musetta y Marcelo se abrazan con toda pasión) MUSETTA ¡Ah! MARCELO ¡Sirena! SCHAUNARD ¡Estamos en la última escena! (El camarero trae una cuenta) TODOS (Levantándose con sorpresa) ¡La cuenta! SCHAUNARD ¿Tan pronto? COLLINE ¿Quién la ha pedido? SCHAUNARD (Al camarero) Veamos. (Tras mirarla, la pasa a los amigos) COLLINE, RODOLFO (Mirando la cuenta) ¡Qué caro! (A lo lejos se oye una música militar que se va acercando poco a poco) RODOLFO, SCHAUNARD, COLLINE ¡Sacad dinero! SCHAUNARD Colline, Rodolfo, y ¿tú, Marcelo? GOLFILLOS (corriendo hacia la derecha) ¡La retreta! MARCELO ¡Estoy seco! SCHAUNARD ¿Cómo? MODISTAS, ESTUDIANTES (Saliendo apresuradamente del café Momus) ¡La retreta! RODOLFO Tengo treinta sueldos en total. LOS BURGUESES ¡La retreta! MARCELO, SCHAUNARD, COLLINE ¿Cómo? ¿Ya no hay más? SCHAUNARD Pero, y mi tesoro, ¿dónde está? GOLFILLOS ¿Se acercan por aquí? MUSETTA (Al camarero) Dadme mi cuenta. MODISTAS, ESTUDIANTES ¡No! ¡Por allí! GOLFILLOS Se acercan por allí... MODISTAS, ESTUDIANTES ¡Vienen por aquí! GOLFILLOS ¡No! ¡Vienen por allí! MUSETTA (Al camarero que le da la cuenta) ¡Bien! BURGUESES, VENDEDORES ¡Paso! ¡Paso! MUCHACHOS (Algunos en la ventana) ¡Quiero verlo! ¡Quiero oírlo! MUSETTA ¡Rápido! ¡Sumad eso con esto! ¡Paga el señor que estaba aquí conmigo! LAS MADRES (Alguna en la ventana) Lisetta, ¿te quieres callar? Tonio, ¿quieres parar ya? MUCHACHAS Mamá, quiero verlo; Papá, quiero oírlo... RODOLFO, MARCELO, SCHAUNARD, COLLINE ¡Paga el señor! MUCHACHOS ¡Quiero ver la retreta! MADRES ¿Quieres callarte? ¿Quieres parar ya? MODISTAS ¡Se acercan por aquí! BURGUESES ¡Se acercan por allí! TODOS ¡Sí, si, por aquí! GOLFILLOS Cuando lleguen les seguiremos al paso. COLLINE, SCHAUNARD, MARCELO ¡paga el señor! MUSETTA Y, donde estaba sentado, mi saludo encontrará... (Pone la cuenta encima de la silla) BURGUESES En esos redobles se aprecia la patria majestad. RODOLFO, COLLINE, SCHAUNARD, MARCELO ¡Y donde se sentó que encuentre tu saludo! LA MUCHEDUMBRE ¡Paso, paso! ¡Aquí están! GOLFILLOS ¡Qué! Atentos: ¡aquí están! MARCELO ¡Se aproxima la retreta! LA MUCHEDUMBRE ¡En fila! COLLINE, MARCELO ¡Que el viejo no nos vea huyendo con su prenda! RODOLFO ¡Se acerca la retreta! MARCELO, SCHAUNARD, COLLINE ¡Esa turba aglomerada buen escondite ofrece! MIMÍ, MUSETTA, RODOLFO, MARCELO, SCHAUNARD, COLLINE ¡Rápido! ¡Rápido! ¡Rápido! LA MUCHEDUMBRE ¡Los gastadores! ¡Los gastadores! ¡Aquí! ¡El tambor mayor: parece un general! ¡La retreta ha llegado! ¡Aquí está, el lindo tambor mayor! ¡La bastón de oro, todo esplendor, que mira, pasa y se va! (El desfile atraviesa la escena, dirigiéndose hacia el fondo. Musetta no puede caminar pues tiene un solo zapato, es levantada por los brazos por Marcelo y Colline para seguir al desfile. El gentío al ver a Musetta levantada triunfalmente, empieza a aplaudir clamorosamente. Marcelo y Colline con Musetta se colocan tras el desfile, detrás Rodolfo y Mimí cogidos del brazo y Schaunard con su cuerno de caza, después los estudiantes y las modistas saltando, después muchachos, burgueses, mujeres cogiendo el paso de la marcha. Todos se alejan por el fondo siguiendo el desfile militar) RODOLFO, MARCELO, SCHAUNARD, COLLINE ¡Viva Musetta! ¡Corazón alegre! ¡Gloria y honor, honor y gloria del Barrio Latino! LA MUCHEDUMBRE ¡Todo esplendor! ¡De Francia, el mejor hombre! ¡El bello tambor mayor! ¡Ahí va! Que mira, pasa y se va... (Entre tanto, Alcindoro vuelve con un par de zapatos hacia el café Momus buscando a Musetta; el camarero que ha servido la mesa, coge la cuenta dejada por ella y se la presenta ceremoniosamente. Al ver la suma y no encontrar a nadie, cae sobre una silla, estupefacto) |