UNA RADURA
(1977-CD
519 546-2)
Dialogo
Rebecca
Basta
Frenesia
Se
Maria
paola
Siamo
vivi
Sono
stanco
Riprendo
la mia faccia
Una
radura
Dialogo
Tu,
uomo tu, dio,
padre
poi ragazzo mio,
sul
mio seno aggrappato,
tra
un insulto e un bacio.
E
donna non vuol dire pazza,
né
martire che di certo viene a noia;
tu
sei forte, perché sai dire "mia",
tu
sei niente appena scappo via.
Apriamoci,
gridando
odio per un po’ d’amore,
ma
almeno apriamoci,
gridando
odio per un po’ d’amore,
per
sentirci naturali,
piú
nudi, piú veri.
E
donna, donna tu,
se
vuoi di piúche cosa devo fare,
nelle
fiabe mi ero visto re, vincitore.
Vendendo
fumo, vendendo guerra,
vendevo
me, vendevo la violenza,
e
son rimasto senza piú poesia
a
fare l’uomo,
a
farti roba mia.
Abbracciami,
gridando
odio per un po’ d’amore,
ma
adesso abbracciami,
gridando
odio per un po’ d’amore,
per
sentirci naturali,
piú
nudi, piú veri.
Rebecca
C’hanno
rubato i corpi, il viso, i movimenti…c’hanno inventato miti
Giocattoli
innocenti si sono rivelati massaggi per le menti
Ricordo
ancora la scatola che scartai curiosa
Rebecca
mia Rebecca, capelli biondo stoppa made in Italy
Che
cos’eri tu? Con quegli occhi sorridenti Con quel fiocco sulla testa, la tua
faccia grassa
Oh
Rebecca, Oh Rebecca, Oh Ti parlavo di me, ti cambiavo le pose, ti trasformavo in
attrice Con le parti da bella, da gran donna…..eri il mito della bionda
E
crescevo, crescevo, con la smania ribelle D’esser subito grande, d’esser
subito bella Di dovere….se volevo l’amore……….
E
crescevo, crescevo, ma qualcosa cambiava, ora non si giocava piùle mie amiche
di classe con le loro conquiste e tu, e tu, e tu ahi
o
crescevo, crescevo, ma qualcosa è cambiato mi son vista allo specchio con quel
poco di seno, con quel naso che avevo…mi coprivo la faccia….Cosa c’hanno
inventato? cosa avevo sognato? Dimmelo, dimmelo tu Rebecca…Oh Rebecca….
Basta
Basta,
mi incammino e basta Mi incammino e mi sento un piccolo frammento
Di
umanità…di umanità Ho percorso della strada, con la testa calpestata Dai
commenti sul mio corpo sporchi
Basta,
mi incammino e basta E mi sento una rabbia secolare fatta di reclusioni Paure,
traumi e fughe, mi ricordo…….
13
anni, 13 anni, l’aria intorno come piombo mi ricordo Il mio viso sulle dita,
frasi mozze Cento scuse professore per staccarti le mani da me.. Ladro della mia
adolescenza
Basta,
ma che cosa mi resta Quando scende la consapevolezza prendo a calci me stessa
Non ti accorgi che succede, sono morsi i tuoi problemi E la mente non va
avanti…
13
anni, 13 anni, l’aria intorno come piombomi ricordo Il mio viso sulle dita,
frasi mozze Cento scuse professore per staccarti le mani da me..
Ladro
della mia adolescenza
Basta
Frenesia
Cammino
col sorriso sulla faccia,
c’è
sempre spazio
per
chi sappia ridere,
ma
poi la gente intorno cade a pezzi,
dove
ti butti dopo lui,
dove
ti attacchi!
Vado
avanti, devo andare avanti!
Vado
avanti, devo andare avanti!
Un
ricordo che cos’è?
È
la prova che almeno ho vissuto,
quando
sto per perdermi,
trasparente
il suo viso nel buio
incornicia
poesie;
ho
finito di dirgli bugie.
Cammino
col sorriso sulla faccia,
c’è
sempre spazio
per
chi sappia ridere,
ma
poi la gente intorno cade a pezzi,
dove
ti butti dopo lui,
dove
ti attacchi!
Vado
avanti, devo andare avanti!
Vado
avanti, devo andare avanti!
Gli
specchi in diagonale, le risate,
I
mostri, I draghi,
il
sonno mi fan male;
la
schiuma della birra mi ricopre,
mentre
domando ancora
una
porzione in due
Vado
avanti, devo andare avanti!
Vado
avanti, devo andare avanti!
Se
Se
sono sveglia
se
s'è il sole
e
la gente mi sorride forse ci sarà un perchè
se
vive inme
tanta
pace
è
perchè di ciò che faccio esiste una ragione
se
ti ho tradito
e
te l'ho detto poi
se
ti ho tradito ci sarà un perchè
si
mi ricordo la tua faccia
l'espressione
del momento
eri
un uomo senza le armi in pugno
ma
se non te l'avessi detto
noi
come tanti saremmo andati avanti
prendo
un tram
si
muove intorno la città
risonanze
si riassumono
sono
sparse nell'intimo dove mai mi spingono
tu
sei rimasto così male
che
qualcosa per reagire dovevi pure fare
ma
rispondesti mene frego
le
mani in tasca riuscivi a darti un tono
prendo
un tram
si
muove intorno la città
risonanze
si riassumono
sono
sparse nell'intimo dove mai mi spingono
se
sono qui che vuol dire
non
lo so saran le gambe
che
mi han spinto ad arrivare
se
sto salendo le tue scale
è
perchè c'è ancora in noi qualcosa da scoprire
se
sono qui c'è un motivo
Maria
Paola
Arrivó
con i capelli blu,
con
due nodi al posto delle mani,
l’espressione
rattrapita
dalla
realtá scucita
e
con gli occhi strralunati,
Maria
Paola, una scheda in clinica.
E
parlava con l’aria,
rincorreva
I colori,
era
nata una donna esclusa.
Come
mai, Maria Paola,
annullata,
chiusa, allontanata?
E
mi rivedo anch’io,
con
le cinghie nei pensieri,
con
la gente addosso, inchiodata,
con
la carne a brandelli,
per
liberarmi,
per
liberarmi,
per
liberarmi.
"Buona
sera, scusi,
cerco
Maria Paola,
sa
quella ragazza dell’anno
scorso
con I capelli blu?"
La
rivedo, sul letto rilasciata,
con
le mani senza presa,
coi
capelli senza blu,
con
la mente spappolata
dagli
elettro shock.
Mi
hanno detto:
"È
ancora in cura".
Almeno
prima
parlava
con l’aria,
rincorreva
I colori,
Maria
Paola…
Siamo
vivi
Vero
non mi sembra ancora vero
Se
ieri vedevo pezzi di cielo
E
gli spazi abbreviati racchiusi nei muri
Fuori,
cosa dico? Sono fuori
Ho
voglia di urlare, fermare la prima persona:
"Ascolti
Signora, lo sa….sono libera
"Quando
il senso del giusto e del vero non c’è
Quando
tutto è un motivo per chiuderti dentro
Impari
a morire giorno per giorno
E
vengo avanti fino a teIo vengo avanti porto me
Mi
sento nascere a caso
Io
respiro, tu respiri, siamo vivi, siamo vivi…
Mi
sento nascere a caso
Io
respiro, tu respiri, siamo vivi, siamo vivi…
Mare
di automobili e lamiere
Le
vedo arrivare e sto attraversando la strada
Non
mi posso fermare, scusate…dovete frenare
Quando
ti legano i polsi
E
ti tolgono ciò che credevi più tuo
Raccogli
le forze, gridi: E’ mio!
E
vengo avanti fino a te
Io
vengo avanti porto me
Mi
sento nascere a caso
Io
respiro, tu respiri, siamo vivi, siamo vivi…
Sono
stanco
Sono
stanco bella frase per nascondere le cose
mentre
muore ogni richiamo
la
tua bocca manda fumo
nella
nostra stanza ladra
i
colori son scappati
e
ci siamo rintanati
negli
spazi impenetrabili
cosa
vuoi tirare avanti
hai
spremuto questi fianchi
ascoltiamo
in sottofondo
la
fatica di un orgasmo
batto
a tempo il silenzio
che
si fa che si fa
che
si inventa
io
su te tu su me
ma
una carezzadov'è
se
ne va se ne va
anche
la fantasia
che
rimane
io
e te solitudine
sono
stanco bella frase
per
nascondere le cose
mentre
muore ogni richiamo
una
donna sogna un uomo
Riprendo
la mia faccia
Ora
sono proprio io
forse
sono proprio io
che
mi sto tirando fuori
donna
forse
sono proprio io
forse
sono proprio io
che
mi sto tirando fuori
sono
stanco bella frase
e
ce ne stiamo rintanati noi
ora
sono proprio io
ora
sono proprio io
che
mi sto tirando fuori
forse
faccioun pò paura
ma
mi sto tirando fuori
basta
paure
traumi fughe e reclusioni
basta
con
gli insulti alla mia identità
ora
sono proprioio
forse
faccio un pò paura
ma
mi sto tirando fuori
donna
e
Rebecca non comanda
no
Rebecca non comanda
io
riprendo la mia faccia
Una
radura
Una
radura la terra rimossa
e
tre fili d'erba sparsi quà e là
vedo
tanta gente colorata
dipinti
e stracci rotti
senza
tradizioni donne e uomini
si
sente un eco insolito
la
voce sembra quasi un'evasione
si
muovono le labbra e
sono
diventate suoni le parole
Io
sulle radure con la terra rimossa
insieme
agli altri ribaltata sto
respirando
questa terra nuda
e
tutti all'improvviso
con
l'inconscio in mano ci ripiantiamo