GIANNA NANNINI

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DIOS EXISTE, Y COMO CANTAAAAAAAAAAAA!!!!!!!!! GIANNA MAS QUE UN SENTIMIENTO SOS UNA PASION. PINOCHO SOS UNICA!!!!

 

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RADURAUNA RADURA

 

(1977-CD 519 546-2)

 

Dialogo

Rebecca

Basta

Frenesia

Se

Maria paola

Siamo vivi

Sono stanco

Riprendo la mia faccia

Una radura

 

Dialogo

 

Tu, uomo tu, dio,

padre poi ragazzo mio,

sul mio seno aggrappato,

tra un insulto e un bacio.

E donna non vuol dire pazza,

né martire che di certo viene a noia;

tu sei forte, perché sai dire "mia",

tu sei niente appena scappo via.

Apriamoci,

gridando odio per un po’ d’amore,

ma almeno apriamoci,

gridando odio per un po’ d’amore,

per sentirci naturali,

piú nudi, piú veri.

E donna, donna tu,

se vuoi di piúche cosa devo fare,

nelle fiabe mi ero visto re, vincitore.

Vendendo fumo, vendendo guerra,

vendevo me, vendevo la violenza,

e son rimasto senza piú poesia

a fare l’uomo,

a farti roba mia.

Abbracciami,

gridando odio per un po’ d’amore,

ma adesso abbracciami,

gridando odio per un po’ d’amore,

per sentirci naturali,

piú nudi, piú veri.

 

Rebecca

C’hanno rubato i corpi, il viso, i movimenti…c’hanno inventato miti

Giocattoli innocenti si sono rivelati massaggi per le menti

Ricordo ancora la scatola che scartai curiosa

Rebecca mia Rebecca, capelli biondo stoppa made in Italy

Che cos’eri tu? Con quegli occhi sorridenti Con quel fiocco sulla testa, la tua faccia grassa

Oh Rebecca, Oh Rebecca, Oh Ti parlavo di me, ti cambiavo le pose, ti trasformavo in attrice Con le parti da bella, da gran donna…..eri il mito della bionda

E crescevo, crescevo, con la smania ribelle D’esser subito grande, d’esser subito bella Di dovere….se volevo l’amore……….

E crescevo, crescevo, ma qualcosa cambiava, ora non si giocava piùle mie amiche di classe con le loro conquiste e tu, e tu, e tu ahi

o crescevo, crescevo, ma qualcosa è cambiato mi son vista allo specchio con quel poco di seno, con quel naso che avevo…mi coprivo la faccia….Cosa c’hanno inventato? cosa avevo sognato? Dimmelo, dimmelo tu Rebecca…Oh Rebecca….

 

 

Basta

 

Basta, mi incammino e basta Mi incammino e mi sento un piccolo frammento

Di umanità…di umanità Ho percorso della strada, con la testa calpestata Dai commenti sul mio corpo sporchi

Basta, mi incammino e basta E mi sento una rabbia secolare fatta di reclusioni Paure, traumi e fughe, mi ricordo…….

13 anni, 13 anni, l’aria intorno come piombo mi ricordo Il mio viso sulle dita, frasi mozze Cento scuse professore per staccarti le mani da me.. Ladro della mia adolescenza

Basta, ma che cosa mi resta Quando scende la consapevolezza prendo a calci me stessa Non ti accorgi che succede, sono morsi i tuoi problemi E la mente non va avanti…

13 anni, 13 anni, l’aria intorno come piombomi ricordo Il mio viso sulle dita, frasi mozze Cento scuse professore per staccarti le mani da me..

Ladro della mia adolescenza

Basta

 

 

Frenesia

 

Cammino col sorriso sulla faccia,

c’è sempre spazio

per chi sappia ridere,

ma poi la gente intorno cade a pezzi,

dove ti butti dopo lui,

dove ti attacchi!

Vado avanti, devo andare avanti!

Vado avanti, devo andare avanti!

Un ricordo che cos’è?

È la prova che almeno ho vissuto,

quando sto per perdermi,

trasparente il suo viso nel buio

incornicia poesie;

ho finito di dirgli bugie.

Cammino col sorriso sulla faccia,

c’è sempre spazio

per chi sappia ridere,

ma poi la gente intorno cade a pezzi,

dove ti butti dopo lui,

dove ti attacchi!

Vado avanti, devo andare avanti!

Vado avanti, devo andare avanti!

Gli specchi in diagonale, le risate,

I mostri, I draghi,

il sonno mi fan male;

la schiuma della birra mi ricopre,

mentre domando ancora

una porzione in due

Vado avanti, devo andare avanti!

Vado avanti, devo andare avanti!

 

 

Se

 

Se sono sveglia

se s'è il sole

e la gente mi sorride forse ci sarà un perchè

se vive inme

tanta pace

è perchè di ciò che faccio esiste una ragione

se ti ho tradito

e te l'ho detto poi

se ti ho tradito ci sarà un perchè

si mi ricordo la tua faccia

l'espressione del momento

eri un uomo senza le armi in pugno

ma se non te l'avessi detto

noi come tanti saremmo andati avanti

prendo un tram

si muove intorno la città

risonanze si riassumono

sono sparse nell'intimo dove mai mi spingono

tu sei rimasto così male

che qualcosa per reagire dovevi pure fare

ma rispondesti mene frego

le mani in tasca riuscivi a darti un tono

prendo un tram

si muove intorno la città

risonanze si riassumono

sono sparse nell'intimo dove mai mi spingono

se sono qui che vuol dire

non lo so saran le gambe

che mi han spinto ad arrivare

se sto salendo le tue scale

è perchè c'è ancora in noi qualcosa da scoprire

se sono qui c'è un motivo

 

 

Maria Paola

 

Arrivó con i capelli blu,

con due nodi al posto delle mani,

l’espressione rattrapita

dalla realtá scucita

e con gli occhi strralunati,

Maria Paola, una scheda in clinica.

E parlava con l’aria,

rincorreva I colori,

era nata una donna esclusa.

Come mai, Maria Paola,

annullata, chiusa, allontanata?

E mi rivedo anch’io,

con le cinghie nei pensieri,

con la gente addosso, inchiodata,

con la carne a brandelli,

per liberarmi,

per liberarmi,

per liberarmi.

"Buona sera, scusi,

cerco Maria Paola,

sa quella ragazza dell’anno

scorso con I capelli blu?"

La rivedo, sul letto rilasciata,

con le mani senza presa,

coi capelli senza blu,

con la mente spappolata

dagli elettro shock.

Mi hanno detto:

"È ancora in cura".

Almeno prima

parlava con l’aria,

rincorreva I colori,

Maria Paola…

 

 

Siamo vivi

 

Vero non mi sembra ancora vero

Se ieri vedevo pezzi di cielo

E gli spazi abbreviati racchiusi nei muri

Fuori, cosa dico? Sono fuori

Ho voglia di urlare, fermare la prima persona:

"Ascolti Signora, lo sa….sono libera

"Quando il senso del giusto e del vero non c’è

Quando tutto è un motivo per chiuderti dentro

Impari a morire giorno per giorno

E vengo avanti fino a teIo vengo avanti porto me

Mi sento nascere a caso

Io respiro, tu respiri, siamo vivi, siamo vivi…

Mi sento nascere a caso

Io respiro, tu respiri, siamo vivi, siamo vivi…

Mare di automobili e lamiere

Le vedo arrivare e sto attraversando la strada

Non mi posso fermare, scusate…dovete frenare

Quando ti legano i polsi

E ti tolgono ciò che credevi più tuo

Raccogli le forze, gridi: E’ mio!

E vengo avanti fino a te

Io vengo avanti porto me

Mi sento nascere a caso

Io respiro, tu respiri, siamo vivi, siamo vivi…

 

 

Sono stanco

 

Sono stanco bella frase per nascondere le cose

mentre muore ogni richiamo

la tua bocca manda fumo

nella nostra stanza ladra

i colori son scappati

e ci siamo rintanati

negli spazi impenetrabili

cosa vuoi tirare avanti

hai spremuto questi fianchi

ascoltiamo in sottofondo

la fatica di un orgasmo

batto a tempo il silenzio

che si fa che si fa

che si inventa

io su te tu su me

ma una carezzadov'è

se ne va se ne va

anche la fantasia

che rimane

io e te solitudine

sono stanco bella frase

per nascondere le cose

mentre muore ogni richiamo

una donna sogna un uomo

 

 

Riprendo la mia faccia

 

Ora sono proprio io

forse sono proprio io

che mi sto tirando fuori

donna

forse sono proprio io

forse sono proprio io

che mi sto tirando fuori

sono stanco bella frase

e ce ne stiamo rintanati noi

ora sono proprio io

ora sono proprio io

che mi sto tirando fuori

forse faccioun pò paura

ma mi sto tirando fuori

basta

paure traumi fughe e reclusioni

basta

con gli insulti alla mia identità

ora sono proprioio

forse faccio un pò paura

ma mi sto tirando fuori

donna

e Rebecca non comanda

no Rebecca non comanda

io riprendo la mia faccia

 

 

Una radura

 

Una radura la terra rimossa

e tre fili d'erba sparsi quà e là

vedo tanta gente colorata

dipinti e stracci rotti

senza tradizioni donne e uomini

si sente un eco insolito

la voce sembra quasi un'evasione

si muovono le labbra e

sono diventate suoni le parole

Io sulle radure con la terra rimossa

insieme agli altri ribaltata sto

respirando questa terra nuda

e tutti all'improvviso

con l'inconscio in mano ci ripiantiamo