La chiesa parrocchiale di Chateau Beaulard fu fondata nel 1493, quando questo
piccolo paese è diventato parrocchia, separandosi da quella di Beaulard.
Visitata dal Vescovo di Susa monsignor Beggiano nel 1673, si presentava a navata
unica, con ingresso laterale e con il campanile confinante con la sacrestia.
Oggi l'ingresso è di fronte all'alatre maggiore, preceduto da un poderoso
porticato, costruito nel 1757, come attesta la data sopra l'arcata.
L'interno, sobrio nella decorazione delle pareti, presenta un profondo presbiterio
e un transetto con gli altari laterali.
Si accede alla chiesa attraverso un massiccio portone di legno, intagliato secondo
i modi tipici della valle e che ben si inserisce nella struttura di pietra del
portale, che reca sull'architrave la data 1740.
Il
rétable dell'altar maggiore, databile all'inzio del sec. XVIII, è
opera di una famiglia di intagliatori, che fu attiva nell'area Oulx-Cesana e
che si rifaceva alla cerchia di Chaffrey Faure di Thures. E' ripartito in tre
spazi da quattro colonne tortili, interamente ricoperte da foglie di vite e
grappoli d'uva. In alto al centro c'è il "petit rétable",
che presenta il Padre Eterno benedicente. Ai lati del dipinto, che rappresenta
il martirio di San Bartolomeo, sono presenti due nicchie che ospitavano le statue
dei Santi Giacomo e Rocco, purtoppo scomparse.
Sul lato sinistro si osserva l'altare della Madonna del Rosario, con il suo
rétable, poco più recente di quello dell'altare maggiore. Domina
al centro il grande dipinto con la raffigurazione della Madonna, San Domenico
e Santa Caterina.
Sul lato sinistro c'è l'altare di Sant'Antonio: lasua decorazione settecentesca,
più semplice, incornicia il dipinto con Sant'Antonio e San Francesco
da Sales, che reca la seguente iscrizione: Ex voto habitentium huius loci Castri
Bolarij anno 171?".
Riadattato come altare rivolto al popolo, l'antico pulpito in legno intarsiato
reca la data 1695 ed è firmato dal maestro Albert.
Il coro disposto e semicerchio nella zona antistante il presbiterio conserva
dieci semplici scanni.
Il leggio corale, impostato su uno stipo per conservare i libri liturgici, presenta
una decorazione ad intaglio e reca la data 1647.
Lachiesa conserva anche una croce processionale in argento e rame del sec. XV.