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Speciale 11 Settembre

La guerra in Afghanistan

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8/3/04 GRECIA: VITTORIA DEL CENTRO DESTRA.

La sfida era tra due nomi storici della politica ellenica: Papandreu e Karamanlis. Ha vinto quest'ultimo staccando di oltre sette punti l'avversario. I prossimi quattro anni della Grecia saranno quindi sotto l'insegna del centro destra. Un segnale forte per tutta la UE che si aggiunge ai recenti risultati di Amburgo che hanno visto il trionfo della CDU a spese della SPD proprio in quella che era considerata la sua roccaforte storica. Frattanto, dopo essersi autoesiliato dalla politica nazionale per un paio d'anni, torna prepotentemente alla ribalta Jorg Haider che conquista in Carinzia il 42% dei consensi, Potrebbe essere nuovamente chiamato a Vienna per esercitare il suo peso elettorale. L'aria che spira partendo dai boschi innevati della Carinzia per arrivare sino al Pireo passando attraverso le lande amburghesi, e' di quelle che promettono poco di buono per quel centro sinistra che pensava di essere egemone.

 
 

Politica Interna

Marzo 2004

 
 

4/3/04 SPIGOLATURE.

Si chiama John Kerry. Non e' una nuova marca di whisky. E' l'uomo che contendera' a Bush la poltrona di uomo piu' potente della Terra. Si chiama Cesare Battisti ( nulla a che vedere con l'irredentista trentino). In attesa di estradarlo in Italia dove deve scontare l'ergastolo per un paio di omicidi, la Francia lo ha scarcerato: chissa' se lo si ritrovera' quando dovesse scattare l'estradizione ? Si chiama Genova, e' la citta' dove sono stati rinviati a giudizio i poliziotti che avevano contrastato i manifestanti che produssero alla citta' danni per otto milioni di euro. Si chiama Ventura e di nome fa Simona: pare che per presentare la manifestazione sanremese di canzonette, abbia indossato un abito che costava un quarto di miliardo delle vecchie lire. Si chiama triciclo: e' un semovente lento che, dopo aver perso una ruota sulla questione irakena, ha finito per ribaltarsi. Si chiama Tanzi e pare che , per sponsorizzare personaggi politici di primo piano, abbia speso fortune. Qualcosa sara' rimasto anche per lui ?

 
 

4/3/04 AMARCORD......

La Spagna e' divenuta il terzo produttore di automobili della UE. Viene subito dopo Germania e Francia e ha staccato l'Italia. Cio' e' dovuto anche al fatto che il colosso giapponese "Nissan" ha impiantato in Spagna la "Nissan Iberica", dove produce tutte le sue auto per il vecchio continente. Credo che valga la pena di ricordare che la Nissan questa opportunita' l'aveva preliminarmente offerta all'Italia. In quel senso andava infatti l'accordo stipulato una ventina d'anni orsono con l'Alfa Romeo che avrebbe dovuto preludere all'impianto in Italia della sua poderosa struttura produttiva. Non se ne fece nulla! L'orgoglio italiota prevalse privilegiando la cessione dell'Alfa Romeo alla Fiat. I risultati sono sotto gli occhi di tutti: la Spagna, automobilisticamente parlando, ride mentre l'Italia piange. Un paio di domande: posto che il piu' feroce oppositore della fusione tra AR e Nissan fu l'Iri che deteneva il pacchetto azionario dell'azienda di Arese, non fu un clamoroso autogol dell'Iri medesimo opporsi alla fusione ? E poi ancora: quella stessa Iri che fece naufragare la trattativa non era, a quel tempo, guidata dall'attuale candidato Premier del centro sinistra Romano Prodi ?

 
 

3/3/04 MENTRE LA SPAGNA VOLA L'ITALIA STA A GUARDARE

"Time Magazine" incorona, con largo anticipo, la Spagna quale Paese dell'anno. Crescita economica nettamente superiore agli altri Paesi della UE; prima nell'edilizia e nella produzione automobilistica; il suo Pil e' l'ottavo al mondo e ha superato quelli di Canada e Russia. Questi dati, oltre a generare sconforto per il Bel Paese debbono indurre ad interrogarsi sul perche' cio' non si realizzi anche in Italia posto che i governi spagnolo ed italiano sono dello stesso colore politico e non presentano significative differenze nei propri programmi. Una prima risposta potrebbe essere quella che la Spagna ha messo in atto, dopo il ferreo centralismo Franchista,una serie di centrifugazione dei poteri con ben 17 regioni a statuto autonmo che controllano il 60% della spesa pubblica. Ma questo, probabilmente, non basta ha spiegare i successi spagnoli. Si puo' infatti formulare una seconda ipotesi: la sinistra spagnola che, con Felipe Gonzales ha governato per molti anni, ha maturato una cultura di governo che invece manca alla sinistra nostrana. Questa infatti interpreta il suo ruolo unicamente come forza antagonista al governo (segnatamente questo governo). Cio' crea una situazione di perenne conflittualita' che si esprime con scioperi, manifestazioni e ricerca di scontri frontali perdendo di vista l'interesse reale del Paese. Se questa analisi elementare presenta qualche elemento di verita', credo che a battersi il petto recitando il "mea culpa" dorebbero essere quelle forze politiche che si oppongono in tutti i modi a qualsiasi ipotesi di federalismo. Assieme a queste anche le forze che, perdendo di vista il bene comune, si dilettano ad inseguire le chimere di improbabili ribaltoni di governo per dare vita a qualche riedizione di governi dalle larghe intese di cui il Paese non ha alcuna necessita'.

 
 

3/3/04 I CAPELLI DI PRODI.

Nello stesso momento in cui indiscrezioni giornalistiche segnalano il suo nome quale presunto destinatario di finanziamenti da parte di Tanzi, il Presidente della Commissione europea, Romano Prodi, sente il bisogno di dare delle risposte. Solo che le risposte che fornisce non sono inerenti i presunti finanziamenti di Tanzi, No, le sue smentite riguardano notizie riportate dal "Venerdi'" di Repubblica, secondo le quali egli farebbe uso di tinture per capelli. Il Professore reagisce sdegnato: "non ho mai trattato i mei capelli con alcuna tintura, brillantina o prodotti di qualsiasi genere naturali o sintetici". E' quindi con grande soddisfazione che possiamo prendere debitamente nota: i capelli del Presidente Prodi sono assolutamente naturali e, mai e poi mai, egli indulgerebbe a qualsiasi ipotesi di tintura. Conclude il Professore: "la verita' e' importante anche quando riguarda particolari trascurabili". Perbacco, questa si che e' trasparenza !

 
 

3/3/04 L'ICI E L'ISI.

Scartabellando tra vecchi documenti mi sono capitati sotto gli occhi i conteggi a suo tempo effettuati per la tassa sulla casa. Mi sono cosi' ricordato che quella tassa era stata concepita come ISI, Imposta Straordinaria sugli Immobili. Ma in Italia, ahime', nulla e' piu' definitivo di una imposta "una tantum". L'ISI si e' infatti trasformata in ICI e, anno dopo anno, dobbiamo ripetere il rito del pagamento di quella tassa che doveva essere "straordinaria". L'ICI e' divenuta, in pratica, la "patrimoniale" tanto osannata dalla sinistra. Una patrimoniale molto singolare dal momento non risparmia nemmeno la prima casa. Anche chi e' riuscito , grazie a grandi sacrifici, ad affrancarsi dalla schiavitu' della casa in affitto, e' chiamato a pagare l'iniquo balzello sulla casa che abita. Ha ragione il Presidente Berlusconi quando dice che vanno ridotte le imposte. Un ottimo inizio potrebbe proprio essere quello di eliminare l'ICI, una tassa che, tra le altre cose, non ha eguali negli altri Paesi della UE.

 
 

1/3/o4 LOMBARDIA AI VERTICI DELLA UE.

La notizia e' di quelle da leccarsi i baffi. L'Eurostat (organismo ufficiale di statistica della UE), colloca la lombardia ai vertici europei per investimenti nella ricerca scientifica e per numero di persone occupate. Nel panorama lombardo si distingue la citta' di Milano quale vera e propria citta' della scienza. La miglior risposta alle prefiche che, un giorno si e l'altro pure, si strappano le vesti lamentando fughe di cervelli e assenza di prospettive per i ricercatori. Cio' detto, occorre aggiungere che la lombardia e Milano, veri cuori pulsanti dell'economia nazionale, ottengono questi risultati dopo svariati anni di ammistrazioni locali di centro destra. Rimane da chiedersi quali potrebbero essere i risultati se milanesi e lombardi non dovessero perdere tanta parte del loro tempo bloccati in ingorghi stradali su una rete viaria in gran parte concepita per il transito di carrozze e cavalieri.

 
 

1/3/04 VOTAZIONI AD AMBURGO: UN APERITIVO PER LE ELEZIONI NAZIONALI ?

Le votazioni che si sono svolte ad Amburgo mostrano un Parlamento locale che vede una netta maggioranza della CDU. E' la prima volta nel dopoguerra, che la SPD perde quella che e' sempre stata una delle sue roccaforti storiche. Il successo della CDU e soprattutto la sua dimensione, lasciano intravedere quello che potrebbe essere, di qui ad un anno, l'esito finale delle elezioni nazionali. E' probabilmente iniziata, ad Amburgo, una lunga Via Crucis del Cancelliere Schroder che si cocludera' con le elezioni nazionali che inevitabilmente assumeranno il significato di un referendum sul governo da lui guidato. Certo e' che, per lui, non e' di grande ausilio il fatto che nella prospera Germania, da ben tre anni, non si registri alcuna crescita economica.

 
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
 

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