CINEMA SHOW
RED DRAGON
Di Brett Ratner
Voto
: 6,5
Stirato e messo a nuovo torna
Antony Hopkins nei panni dell’archetipo dei serial killer, Mr. Hannibal the
Cannibal in carne ( è il caso di
dirlo ) ed ossa. Torna nel remake del primo film
che lo ha portato sul grande schermo ( “Manhunter – frammenti di un omicidio”
di Michael Mann ) , sei anni prima del capolavoro di Jonathan Demme . Siamo ai tempi in cui il
giovane Dottor Lecter, famoso per le leccornie che usava dispensare ai suoi
commensali, viene colto con le “mani nel piatto” e sbattuto nella sua
celeberrima prigione/vetrina dall’agente FBI Will Grahm ( Edward Norton ) che
di li a poco si ritirerà a riparare motori nautici in Florida fino a quando
un nuovo serial killer non lo richiamerà in servizio. Questa volta tocca a Brett
Ratner ( Rush Hour 1 e 2 ) dirigere le vicende figlie del genio di Thomas
Harris e bisogna ammettere che si trova in una posizione in cui è quasi
impossiblile sbagliare : ha per le mani un personaggio divenuto icona
cinematografica, una storia maiuscola
e un cast stellare che comprende, oltre ai citati Norton e Hopkins, Harvey
Keitel e Ralph Finnes . Il regista decide un
approccio quasi “televisivo” sui luoghi degli efferati delitti mostrando
quello che resta e limitandosi a rapidi “flash back” su quello che è stato.
Poi si limita a raccontare, senza particolari sussulti qualitativi, ma forte
di una storia avvincente e di un interpretazione sontuosa da parte di
protagonisti e comprimari. |
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Avremmo gradito una prova più
coraggiosa con una maggiore resa stilistica ( le atmosfere dark di “Seven”
per intenderci ) ma Brett Ratner ha deciso di andare sul sicuro limitandosi
quasi al ruolo di comparsa. Un po come l’allenatore
mediocre che si trova per le mani una squadra stellare : i risultati non
tardano ad arrivare ( a meno che non si tratti dell’Inter.. ) Gion Uein |