PISA. 4 maggio 2006. LA RAPPRESAGLIA CONTINUA, LA LOTTA ANCHE!

Pisa: Dieci anarchici in manette. “Associazione terroristica”
Manette per dieci militanti del circolo anarchico Il Silvestre di Pisa accusati di aver eseguito due attentati, uno contro un traliccio dell’alta tensione e l’altro contro una sede dell’agenzia di lavoro interinale Adecco. Le accuse particolarmente pesanti: associazione con finalità di terrorismo ed eversione dell’ordine democratico, fabbricazione, detenzione e porto abusivo di cariche di esplosivo ad alto potenziale, attentati alla sicurezza degli impianti di pubblica utilità commessi con finalità di terrorismo. Le nuove ordinanze sono una sorta di colpo di grazia inferto al Silvestre e seguono l’arresto di altri frequentatori del circolo, accusati di appartenere alle Cellule di Offensiva Rivoluzionaria. Una vicenda, quella che vede protagonista l’area pisana cosiddetta anarcoinsurrezionalista, che desta perplessità per la sproporzione tra le azioni commesse (sempre limitata) e i capi di imputazione. (Il Manifesto, 5/5/06)


“Non vogliamo un premio per i nostri tormenti,
le nostre immagini mai giungeranno
sino ai massicci volumi
accumulati nei secoli.
Ma tu almeno racconta con parole semplici
alle genti di domani,
destinate a darci il cambio,
che valorosamente abbiamo lottato”

Nicola Vapzarov


Ordinanze cautelari consegnate anche in carcere e a persone ai domiciliari
Le indagini sugli attacchi ai tralicci dell'alta tensione in Toscana
Terrorismo, arrestati dieci anarchici
Le accuse: "Eversione e attentati"

Provvedimenti anche per insurrezionalisti dell'area bolognese e romana
ROMA - Manette per una decina di militanti anarchici che fanno riferimento al circolo "Il silvestre" di Pisa. Sono accusati di aver organizzato ed eseguito attentati contro tralicci di alta tensione in Toscana. Tre persone sono finite in carcere, altre cinque agli arresti domiciliari, mentre due ordinanze di custodia sono state consegnate in carcere. Tutti i provvedimenti sono stati emessi dal Gip di Firenze. Polizia e carabinieri hanno eseguito anche una trentina di perquisizioni. Gli arrestati sono accusati di associazione con finalità di terrorismo ed versione dell'ordine democratico, fabbricazione e porto di esplosivo e attentati alla sicurezza di impianti di pubblica utilità commessi con finalità di terrorismo.

La Digos ha arrestato Costantino Ragusa e Silvia Guerini, 30 e 24 anni, originari di Bergamo e residenti ad Arni, nel comune di Stazzema, in provincia di Lucca, e Benedetta Galante, 27 anni, nata a Carpi, in provincia di Modena, e domiciliata a Stazzema. I carabinieri del Ros hanno invece consegnato ordinanze di arresto in carcere ai fratelli Federico e Giuseppe Bonamici, di Pisa. Agli arresti domiciliari le loro mogli, Erika Giovanzana e Chiara Sacchetti. Le altre persone agli arresti domiciliari sono Daniele Casalini, 21 anni, di Pontedera, Mariangela Vella, 21, originaria di Ribera, in provincia di Agrigento e residente a Pontedera e Alice Fabbri, 27 anni, pisana.

Nella stessa mattinata di oggi, la Digos di Roma ha eseguito altre tre ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal GIP del Tribunale di Roma, su richiesta del Sostituto Procuratore Vitello nei confronti di insurrezionalisti dell'area capitolina e bolognese, già residenti in Toscana, accusati di furto aggravato di un'auto in concorso, per finalità ancora non accertate. Le presunte responsabilità di questi tre arrestati sarebbero emerse dalle indagini coordinate dalla procura distrettuale di Firenze ma gli atti sono stati poi trasmessi alla magistratura di Roma.

Le indagini sulla presunta associazione di anarco-insurrezionalisti si sono sviluppate da una precedente inchiesta sulle Cor, le Cellule di offensiva rivoluzionaria, sigla che ha rivendicato, dall'estate 2003, una serie di azioni incendiarie e atti intimidatori a Pisa e in altre città italiane, per le quali è attualmente in corso il processo a Pisa. Alcune delle persone arrestate oggi sono state indagate per l'inchiesta sulle Cor, nata a Pisa e poi passata per competenza alla procura distrettuale di Firenze - titolare è sempre il pm Angela Pietroiusti - essendo stata contestata l'associazione eversiva.

Sono anche state eseguite diverse perquisizioni in varie città della Toscana nei confronti di persone della stessa area. L'operazione è stata coordinata dal Servizio Centrale Antiterrorismo della Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione.

Le ordinanze di custodia cautelare sono state emesse dal Gip di Firenze il 3 maggio, su richiesta del pubblico ministero presso la direzione distrettuale antimafia di Firenze. Le indagini hanno consentito di accertare, fra l'altro, le responsabilità degli indagati nell'attentato dinamitardo a un traliccio della società "Terna" della linea dell'alta tensione La Spezia-Acciaiolo, commesso la notte tra il 22 ed il 23 settembre a San Giuliano Terme, in provincia di Pisa, nella frazione di Molina di Quosa in località Rupe Cava.

L'episodio era stato rivendicato con un volantino, giunto alla redazione di Pisa del quotidiano "La Nazione", che aveva la data del 22 settembre 2005 ed era stato scritto con normografo, privo di sigle, in cui si sviluppavano sinteticamente tematiche anarco-ambientaliste e si rivolgevano aspre critiche ai progetti e agli investimenti a favore dell'energia nucleare.

Nel volantino, inoltre, si specificava che il traliccio era "stato colpito con due cariche di dinamite" e ci si riferiva anche all'attentato del 4 agosto 2005, sempre con un ordigno esplosivo, all'agenzia di lavoro interinale Adecco di via Roma a Pisa.

(La Repubblica 4 maggio 2006)


Aggiornamento sugli arresti
Aggiornamento sugli arresti e le perquisizioni di stamane:
ci risultano in stato d'arresto in carcere 6 compagni, tre presi a Pisa e altri tre nei dintorni di Lucca. Non sappiamo ancora in che carceri si trovano. Altri quattro compagni sono agli arresti domiciliari (per una di esse, le merde hanno addirittura scomodato un elicottero per portarla in Sicilia), e uno con obbligo di dimora a La Spezia.
A Firenze sono state perquisite 8 persone, ad Arezzo 7, e 4 risultano indagate. Altre perquise sono state fatte a Pisa e dintorni, non sappiamo precisamente quante. Dietro a tutto ciò la stessa mano: tutte le perquise e gli arresti provengono dalla coordinazione delle procure di Firenze, Pisa, Lucca e Arezzo, nella persona del p.m. Angela Pietroiusti, nota aguzzina del processo di Pisa. Per tutti le accuse sono di 270 bis (associazione sovversiva); a Firenze e ad Arezzo le accuse per 2 degli indagati sono anche di incendio con l'aggravante dell'eversione.
A Pisa invece le accuse sono di 270 bis, porto di armi ed esplosivo ed attentato ad un impianto di pubblica utilità con l'aggravante dell'eversione.
alcuni anarchici da Firenze
(Anarcotico, 04 Maggio 2006)

Comunicati di solidarietà


Le compagne e i compagni del circolo Fraria di Cagliari esprimono piena solidarietà agli/alle arrestati/e e ai/alle perquisiti/e nell’ambito delle operazioni effettuate il 4 maggio dalle procure di Firenze e Roma, augurandoci che la solidarietà non si esprima solo con questi scritti ma che dilaghi e divampi in momenti di lotta per ribadire la nostra avversione contro questo sistema che sfrutta, opprime e reprime chi non accetta di sottomettersi.
Il nostro affetto ai compagni e alle compagne arrestati/e , la nostra rabbia agli sfruttatori.
La solidarietà è un’arma!
Senpri a innantis!
Fraria - Sardinnia
Ancora arresti !

Ci hanno di nuovo strappato i nostri compagni e le nostre compagne.

Usano di nuovo il 270bis, prassi consolidata, per incarcerare a piacimento.

Ci hanno strappato fisicamente le nostre amicizie, i nostri amori, le nostre lotte. Ma mai riusciranno a rompere ciò che di speciale ci lega, perché quelle merde mai hanno avuto il coraggio e l'ardire di viverlo.

Luridi abbietti, che fate del vostro infame mestiere la vostra squallida vita, non ci piegherete mai.

Sempre aldilà della barricata !

Tutto il nostro amore e la nostra solidarietà ai compagni e alle compagne in carcere e ai domiciliari.

Anarchici e anarchiche di Via del Cuore, Pisa.

Indirizzi dei compagni e delle compagne di Pisa

Costantino Ragusa
Casa Circondariale "S. Vittore", Piazza Filangeri 2, 20123, Milano

Silvia Guerini, Federico Bonamici, Giuseppe Bonamici
Casa Circondariale Don Bosco, Via Don Bosco 43, 56100, Pisa

Benedetta Galante
Casa Circondariale San Giorgio, Via San Giorgio 110, 55100, Lucca

COMUNICATO DI SOLIDARIETA'

CI E' GIUNTA LA NOTIZIA DELL'ENNESIMO ATTO REPRESSIVO CONTRO ALCUNI COMPAGNI ANARCHICI TOSCANI E DI ROMA, DA PARTE DELLA MAGISTRATURA

DA TORINO LA MASSIMA ESPRESSIONE DI SOLIDARIETA' PER TUTTI GLI ANARCHICI TOSCANI PERQUISITI ED UN ABBRACCIO A QUELLI FINITI IN CARCERE IN QUESTE ULTIME ORE LIBERTA' PER TUTTI!

OSSERVATORIO ASTRONOMICO CONTRO LA REPRESSIONE
FENIX

fenix-occupato@inventati.org
http://www2.autistici.org/fenix/

UNDERGROUND
Spazio anarchico
Via Furietti, 12/b
Bergamo (Malpensata)
underground@inventati.org

Apprendiamo solo ora dell'arresto, avvenuto giovedì 4 maggio, nei confronti di numerosi compagni (10 o 11), gravitanti attorno al Silvestre di Pisa.

Purtroppo non siamo a conoscenza delle modalità degli arresti, e dei reali capi di imputazione, se non attraverso scarni o molto fantasiosi articoli di giornale, frutto di veline poliziesche. Esprimiamo loro la nostra più completa solidarietà, vista la gravità della manovra repressiva, invitiamo tutti a seguire con attenzione gli avvenimenti che si stanno susseguendo, nei confronti dei compagni ecologisti del Silvestre.

Essendo questa (a parer nostro), una forte manovra politica, atta a toglier di mezzo il dissenso più radicale (come molte altre purtroppo ne sono già avvenute nel più recente passato), in un territorio gestito monopolisticamente dalla sinistra e votato alla più becera speculazione per un turismo d'elite, che non può permettersi dissenso ed elaborazioni politiche alternative ad una società di depredazione e di sfruttamento.

Ad Erika, Federico, Giuseppe, Costantino ed agli altri compagni, va tutta la nostra stima ed il nostro affetto.

Undergound Spazio Anarchico Bergamo
(Anarcotico- Venerdì, 05 Maggio 2006)

Liberati S.M. e A.C. arrestati ieri a Roma
Roma, 5 mag. - Tornano in liberta' S. M. e A. C., arrestati ieri a Roma dagli uomini della Sezione Antiterrorismo della Digos. I due erano stati sorpresi dalla polizia a casa di uno dei militanti anarchici arrestati in esecuzione dell'ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip della Capitale nell'ambito dell'indagine, coordinata dalla procura della Repubblica di Firenze, che ieri ha portato all'arresto in Toscana di 10 persone vicine al circolo anarco-ambientalista ''Il Silvestre'' di Pisa.
(Adnkronos, 05 Maggio 2006)

Giovedì di maggio - Giovedì di merda

Il giovedì mattina c’è chi corre per il lavoro e chi si alza tardi, c’è chi affolla le strade e chi si rintana in casa, c’è chi mangia e chi digiuna.…il giovedì è un giorno come un altro. Ma per qualcuno no.

Giovedì 4 maggio hanno arrestato a Pisa una decina di persone legate al gruppo ecologista ‘Il Silvestre’, accusate tra l’altro di aver danneggiato un orribile traliccio dell’alta tensione.

Quest’accusa specifica, così come altre, è soltanto un espediente per giustificare un operazione di polizia/pulizia al fine di spazzare via chi si esprime pubblicamente contro le brutture di questo mondo.

Già un anno fa, ogni giovedì mattina per ben tre settimane, sono state eseguite numerose operazioni simili a questa. Già un anno fa si era espressa l’intenzione di reprimere a Genova chi, come a Pisa, ogni giorno portava avanti idee, progetti, lotte (carcere, ambiente,…)Dopo un anno, il PM di Pisa si interessa ancora a Genova.

Cosa ci aspettiamo dai Giovedì?

Magari tutto, magari niente..per noi ogni giorno è importante per mettere in pratica il rifiuto allo schifo…

NOI NON SIAMO GLI SPECIALISTI DELLA SOVVERSIONE, COME GLI SBIRRI E I MEDIA CI DIPINGONO.

NOI SIAMO COME TE CHE STAI LEGGENDO QUESTE RIGHE, CHE SEI NELLE STESSE NOSTRE CONDIZIONI, CHE VIVI IN QUESTE STRADE E IN QUESTE MONTAGNE E CHE HAI DECISO DI NON RASSEGNARTI!

... Perchè, nè giovedì ne’ mai, nessuno debba aver paura delle proprie idee e delle proprie azioni...

RIBELLI

ANCHE QUEST’ANNO È PRIMAVERA GLI UCCELLINI VOLANO ... E GLI ANARCHICI VANNO AL GABBIO

È passato esattamente un anno dall’ondata di arresti che ha colpito più di 20 compagni anarchici con misure di custodia cautelare, carcere e domiciliari. Complessivamente più di cento persone coinvolte tra indagini e perquise. nonostante parte dei castelli accusatori delle tre operazioni con-giunte traballino ed altri siano crollati miseramente a causa della loro palese infondatezza molti compagni si trovano ancora segregati nelle carceri.
Anche quest’anno, per non perdere le buone vecchie abitudini, il 4 maggio i boia di stato bussano alla porta di alcuni nostri compagni, per affibbiare loro l’immonda porcata del 270 bis, svariati i perquisiti e gli indagati, 8 in carcere e 5 ai domiciliari. La repressione si abbatte con furia su Pisa, ed in particolare sul circolo anarchico “il Silvestre”; ripercorrendo il cammino già segnato dall’inchiesta sulle cor, torna alla carica il P.M. Angela Pietroiusti. Senza bisogno di prove a sup-porto delle pesanti accuse.
Per gli altri tre compagni, un viterbese, un romano e un bolognese, le accuse non sembrano definite, ma d’altra parte è l’essere anarchici che va sistematicamente debellato, con ciclicità, in modo da contenere la diffusione ed estirpare il virus della libertà dal corpo “sano” del paese.
Se per difendere le logiche del predominio dell’uomo sull’uomo e dell’uomo sulla natura ogni mez-zo è lecito: “Il potere è l’immondizia della storia degli umani e, anche se siamo soltanto dei roman-tici rottami, sputeremo il cuore in faccia all’ingiustizia giorno e notte.”

SOLIDARIETÀ INCONDIZIONATA A TUTTI I COMPAGNI, GLI AMICI E I RIBELLI RAPITI DALLO STATO
FUOCO ALLE GALERE!
ALCUNI ANARCHICI CATANESI
(anarcotico 8 maggio)

Solidarietà ai compagni arrestati. La rivolta non si arresta

Abbiamo appreso la notizia di un’ennesima campagna repressiva lanciata, questa volta, dalle procure di Roma e Firenze, che il 4 maggio ha portato all’arresto di diversi compagni tra la Toscana e Roma. Siamo costretti a prendere atto ancora una volta dei metodi repressivi di uno stato che reprime brutalmente ogni forma di opposizione sociale, reagendo con quella violenza che si perpetua ogni giorno contro chi non assume quegli atteggiamenti sottomissivi che sono poi le basi di tutti i governi. La punta massima di questa violenza è rappresentato dal carcere ed è proprio per questo che noi vogliamo esprimere la nostra solidarietà viva ed attiva a tutti i compagni che hanno subito le perquisizioni e che sono stati incarcerati, una solidarietà che con i mezzi che ognuno ritiene più opportuni sarà e deve essere in grado di amplificare le urla di rivolta che il carcere non riuscirà a soffocare!!!!
Se si aspettano che continuando a reprimere si arresterà l’opposizione a questo sistema si sbagliano di grosso!!!! Fino a quando ci sarà un’autorità autoproclamatasi che produce schiavitù e morte, ci sarà sempre qualcuno dietro l’angolo pronto a colpirla e distruggerla come atto naturale di ribellione per riprendersi la libertà usurpata!!!!!!

A tutti i compagni indagati ed arrestati va tutta la nostra solidarietà!
LIBERTA’ PER TUTTI/E

PER L’ANARCHIA
Circolo Anarchico “Nino Malara”
Cosenza

(anarcotico 9 maggio 2006)
Solidarietà a 'Il Silvestre'

Ennesima manovra repressiva contro Il Silvestre Solidarietà a Tutti! Tutti Liberi!
All’alba di Giovedì 4 Maggio è partita un’altra operazione di Polizia nei confronti, soprattutto, di compagni e compagne che gravitano attorno al Silvestre di Pisa, con il conseguente arresto di 10 di loro; nella stessa mattina sono stati arrestati 2 compagni a Roma ed 1 a Bologna; sono state inoltre effettuate perquisizioni nelle case e nelle celle di Giuliano e Doriano dove è stata loro sequestrata tutta la posta.. Le accuse vanno dall’associazione sovversiva alla propaganda ed apologia sovversiva fino alla fabbricazione e al porto di ordigni esplosivi.
Non passa giorno senza che giudici zelanti e sbirri solerti cerchino di distribuire imputazioni e anni di galera a chi continua ad andare contro questa vita sempre più insopportabile e senza senso.
L’intento è quello di fare terra bruciata intorno ai singoli compagni additandoli come terroristi e facendo venir meno la solidarietà nei loro confronti.
Bisogna ,nei fatti, rompere questo meccanismo solidarizzando con chi oggi è attaccato da queste manovre repressive!
In solidarietà con Giuliano e Doriano e con tutti gli altri arrestati!
Un bacio!
SABATO 13 MAGGIO DALLE ORE 16
PRESIDIO SOTTO IL COMUNE
MASSA
Gruppo Anarchico ‘Su la Testa’
Comunicato di solidarietà per i compagni anarchici arrestati
La segreteria regionale dei C.A.R.C. esprime solidarietà ai compagni anarchici arrestati nell'operazione repressiva di giovedì 4 maggio. Questi arresti sono l'ennesima plateale montatura giudiziaria che ha portato in carcere i compagni, nonostante l'assenza di prove concrete a loro carico. Diversamente per i fascisti, i razzisti e per tutta l'accozzaglia di mafiosi e padroni che vivono alle spalle dei lavoratori e delle masse popolari, la prigione è una realtà concreta solo per i proletari che lottano contro questo stato di cose, che lottano contro la repressione e lo sfruttamento sull’”uomo” e sulla natura. L'undici marzo abbiamo visto a Milano sfilare i nazisti e i fascisti protetti dalla polizia mentre gli antifascisti sono stati sbattuti in carcere. Il trenta marzo sono stati arrestati a Pietrasanta in provincia di Lucca, due compagni accusati di aver tentato d’incendiare il comitato elettorale di Forza Italia. Oggi con gli ultimi arresti assistiamo alla stessa palese violazione dei diritti e delle libertà. Come in questi casi, è chi si oppone allo scempio causato dai padroni che viene incarcerato, mentre gli industriali colpevoli di avvelenare e di distruggere l'ambiente naturale, se ne stanno nelle loro ville e vengono dipinti dalla borghesia come personaggi rispettabili ai quali tutto è dovuto, protetti come sono dalla magistratura sempre pronta ad assolverli per le loro malefatte. Le carceri affollate di lavoratori e disoccupati manifestano, se ce ne fosse ancora bisogno della natura di classe di questo regime dal carattere nazionale. Se è un borghese ad andare in carcere, godrà sicuramente di condizioni migliori, per finire in poco tempo scarcerato o ai domiciliari nella sua lussuosa villa. Questo è l'inizio del governo di centro sinistra e questi ultimi arresti ci dimostrano quanto questo sia simile al suo predecessore. E’ sempre più evidente di come entrambi gli schieramenti borghesi rispondano agli interessi dei padroni e poco gli importa loro di quelli dei lavoratori e delle masse popolari. Se non vivessimo in un mondo fondato sui principi di ingiustizia e sfruttamento, sarebbe paradossale quanto i Magistrati toscani si siano potuti accanire contro i compagni anarchici. Una inchiesta che è costruita su un monte di congetture senza nessuna prova concreta rappresenta l’ennesima discriminazione e l’ennesimo fantasioso teorema giudiziario. Stringiamoci attorno ai compagni e invitiamo le forze sociali ad esprimere pubblicamente solidarietà. Soltanto sviluppando una forte e vera solidarietà di classe è possibile costruire una reale forza di opposizione al regime dei padroni per la difesa e per la conquista dei diritti dei lavoratori e delle masse popolari. Solamente la riscossa proletaria potrà portarci l’uguaglianza e la giustizia sociale. Unità fra gli sfruttati! Guerra agli sfruttatori! Denunciamo ogni atto repressivo! Uniti si vince! Morte al fascismo!
CARC - Segreteria Federale Toscana
Nuova ondata di arresti nell'area anarchica
Comunicato di solidarietà del Campo Antimperialista

Il 4 maggio un'altra ondata di arresti si è abbattuta in Toscana e in Lazio. In particolare a Pisa sono stati colpiti ben dieci compagni anarchici del circolo "Il Silvestre" (cinque sono in carcere e cinque agli arresti domiciliari).

L'accusa, come ormai è diventato usuale, è quella di "associazione sovversiva con finalità di eversione dell'ordine democratico" (articolo 270 bis). Inoltre i compagni sono accusati di "fabbricazione e porto di esplosivo e attentati alla sicurezza di impianti di pubblica utilità commessi con finalità di terrorismo".
I fatti specifici contestati sono di aver danneggiato un traliccio dell'alta tensione della linea elettrica La Spezia-Acciaiolo e di aver danneggiato la vetrina dell'agenzia interinale "Adecco", nel periodo agosto-settembre 2005. Le ordinanze sono state emesse il 3 Maggio dalla Procura di Firenze. L'operazione è stata coordinata dal procuratore capo di Firenze, e dal servizio centrale antiterrorismo della direzione centrale della polizia di prevenzione.

Gli "indizi" si basano ancora una volta su intercettazioni ambientali interpretate "ad hoc" per attribuire ai compagni ogni sorta di responsabilità.

Giornali e televisioni hanno naturalmente fatto il loro sporco lavoro, sbattendo il mostro in prima pagina, celebrando il processo ed emettendo la condanna (il TG2 ha addirittura aperto la sua edizione serale con le parole "sgominata cellula terroristica toscana"!).

Immediato, da parte dei giornali, è stato il collegamento con il processo alle Cellule di Offensiva Rivoluzionaria (COR) che si sta celebrando in questi mesi a Pisa. Diversi compagni arrestati sono infatti, non a caso, coinvolti in questo processo: dopo due anni che alcuni di questi compagni hanno passato agli arresti (carcerazione preventiva ovviamente!), il processo sta andando molto male per l'accusa, visto che tutte le tesi incriminatorie si stanno sgonfiando come un pallone bucato. Ecco allora arrivare, in soccorso dell'accusa, una nuova ondata di arresti con tante belle accuse nuove di zecca.

L'arresto preventivo senza che vi sia alcuno straccio di prova, l'uso di teoremi politici tanto infami quanto strampalati, l'uso di giornalisti compiacenti per fare terra bruciata attorno ai compagni; questi sono gli strumenti di cui si serve lo Stato per portare avanti la sua linea repressiva. Non solo a Pisa ovviamente (basti pensare ai recenti arresti dei compagni a Pietrasanta), e non solo contro gli anarchici ma anche contro gli antimperialisti , gli islamici, e in generale chiunque non sia direttamente omologabile al pensiero unico dominante. E, come si vede, anche se cambiano i suonatori, la musica è sempre la stessa, con buona pace di chi si illudeva che fosse il passato governo l'unica banda a suonare l'orribile sinfonia del 270bis.

A questi compagni esprimiamo tutta la nostra solidarietà e inviamo un caloroso abbraccio.

LIBERTA' PER TUTTI!

BASTA CON LA REPRESSIONE

LE IDEE NON SI PROCESSANO!

SOLIDARIETA' A TUTTI I COMPAGNI ARRESTATI E AL CIRCOLO "IL SILVESTRE" DI PISA!

Campo Antimperialista
Sugli arresti della procura di Roma

Giovedì 4 maggio sono stati tratti in arresto tre nostri compagni, Gabriellino, Sergio e Pandino su mandato della procura di Roma. La custodia cautelare, firmata dal G.I.P. Muntoni, è stata richiesta da uno dei pm dell'antiterrorismo, Vitello, nonostante siano loro accusati esclusivamente del furto aggravato, in concorso, di un'auto.
Il loro arresto viene dunque giustificato nelle carte dalla "pericolosità" degli indagati e "dall'appartenenza degli stessi alla medesima compagine".
Nel corso dell'interrogatorio di garanzia di fronte al gip, Pandino si è dichiarato l'unico autore del furto. Nello stesso pomeriggio la sua detenzione in carcere è stata tramutata in arresti domiciliari senza restrizioni.
Gabri e Sergio, sottoposti all'interrogatorio prima di Pandino, si erano avvalsi della facoltà di non rispondere. Il pm aveva così dato parere negativo alla loro scarcerazione, poi negata dal GIP.
Ieri 10 maggio è stata depositata la richiesta di scarcerazione al tribunale del riesame per tutti e tre. Ulteriori novità verranno comunicate.
Solidarietà con tutti/e i/le compagni/e indagati/e e arrestati/e lo stesso giorno in Toscana.
Solidarietà con tutti/e i/le prigionieri/e
Liberare tutti/e

Gabri e Sergio si trovano attualmente nel carcere di Regina Coeli.
Per scrivergli:
SERGIO MARIA STEFANI / GABRIELE ONOFRI
c.c. Regina Coeli
via della lungara, 29
00165 Roma
(Anarcotico 11 maggio 2006)

FATTI NON FUMMO A VIVER COME BRUTI
SOLIDARIETA' AI PRIGIONIERI!


Giovedì 5 Maggio lo Stato sferra l'ennesimo attacco contro il circolo anarchico di Via del Cuore e il gruppo ecologista “Il Silvestre”, non a caso, un giorno prima della festa della polizia. Dieci persone arrestate, cinque in carcere e cinque ai domiciliari, un obbligo di dimora. L'accusa è l'ennesima associazione eversiva, contornata da reati specifici.
Le idee non possono essere fermate attraverso la chiusura di una struttura (i Tg nazionali hanno mostrato la serranda chiusa) né tantomeno cancellate dal tessuto sociale in cui sono state seminate con semplicità e determinazione.
Tutti i problemi che il sistema ha creato devono essere risolti attraverso la pratica dell'azione diretta, senza continuare a delegare. Questo è ciò che il circolo di Via del Cuore da sempre ha sostenuto, attraverso l'ecologismo senza compromessi, l'anticivilizzazione, le campagne per la liberazione degli animali, contro l'ignobile pratica di vivisezione, le multinazionali ed i loro crimini, insieme ai temi legati al carcere ed il controllo sociale.
Il tutto sostenuto apertamente e pubblicamente, senza nessuna condanna nei confronti del sabotaggio, pratica di lotta vecchia quanto lo sfruttamento umano, che il secolo scorso ricevette le simpatie del mondo operaio ed addirittura il “battesimo” degli ambienti sindacali.
L'inchiesta sulle Cor, ai danni di 11 attivisti indagati e arrestati (il processo è ancora in corso), è stato il primo tentativo da parte dello stato di far tacere questo gruppo. Pensate: un anno e mezzo di carcere preventivo per il compagno più giovane (e con problemi di salute inconciliabili con il carcere), colpevole di possedere in casa una tanica di plastica uguale a quella usata per un attacco incendiario contro una caserma dei carabinieri in costruzione (con lo stesso codice ne sono state fabbricate cinquanta). Per non parlare delle altre farneticazioni. Tutte le indagini dattiloscopiche, genetiche e informatiche su ben 486 corpi di reato sono risultate negative. Questo non ha alcun senso se prendiamo in riferimento le inchieste dove le prove sono state fabbricate di sana pianta dalle forze dell'ordine, come è successo per esempio il 1 maggio a Parigi contro 2 manifestanti italiani. Le inchieste vengono mosse, quindi, come e quando vogliono i tutori dell'ordine, primi a non rispettare la legge quando gli torna comodo. Non ha senso, quindi, parlare di innocenza e colpevolezza, temi tanto cari al potere. E' necessario, piuttosto, mettere in discussione quest'ultimo se vogliamo realmente che le cose cambino.
La legge protegge e legittima coloro che, uccidono gli operai e gli abitanti con sostanze tossiche e nocive, avvelenano irrimediabilmente l'ambiente, riducono altresì gli animali ad oggetti. Una legge rappresentata da criminali di guerra (D'Alema, Prodi, Berlusconi, ecc...), non può che ricevere disapprovazione e disprezzo.
Con ampio raggio l'articolo 270 è usato per colpire i soggetti e i movimenti sociali e politici che portano un'analisi e una critica per cambiare questo desolante esistente. Di quest'articolo ne viene fatto un uso politico, non a caso è nato proprio durante il ventennio fascista, bastano semplici supposizioni e teoremi polizieschi per motivare il carcere preventivo.
Dietro le veline dei giornali, fatte di arresti, perquisizioni e rastrellamenti, lo stato e i promotori di una economia, fondata sullo sfruttamento, sperimentano le nuove leggi dalle direttive europee, coprendo interessi speculativi del capitale nazionale e internazionale.
FUORI FRANCESCO, SILVIA, BETTA, COSTANTINO, FEDERICO, GIUSEPPE! DORIANO E GIULIANO!
TUTTI LIBERI!
DELLE GALERE SOLO MACERIE!
Valle del Cecina, primavera 2006
(Anarcotico 12 Maggio 2006)
Pisa: SOLIDARIETA' AI RECLUSI DEL SILVESTRE dal COMITATO LIBERI TUTTI

Centinaia di persone al giorno vengono condannate a scontare una pena detentiva definitiva (cioè dopo il processo) o preventiva (colto in fragante o perchè sospettato).
Le pene inflitte condannano i detenuti ad entrare in una spirale di gabbie sociali ed individuali dovute ai pregiudizi dilaganti.
I pregiudizi, purtroppo, si abbattono su chi dà più nell'occhio, su chi non ha paura di nascondersi e su chi cerca di fare della politica una delle proprie scelta di vita.

Il 4 maggio, a Pisa, sono stati incarcerati 5 individui anarchici, altri 5 sono agli arresti domiciliari (...una addirittura portata in Sicilia in elicottero) ed 1 ha la restrizione al comune di La Spezia. Ci sono state anche delle perquisizioni, in una la Digos ha portato via in manette un ragazzo dal lavoro, senza dare nessuna spiegazione.

Queste condanne sono “solo” a fine preventivo, nessun processo, ma un avvicinamento ideologico con chi ha rivendicato 2 azioni dirette: una contro le compagnie elettriche e la loro politica verso il nucleare, l'altra contro un'agenzia intirinale.
Per incarcerarli hanno usato la 270/bis, la legge su associazioni con finalità di terrorismo o di eversione dell'ordine democratico, istituisce la possibilità di una carcerazione preventiva anche in assenza di prove.

Secondo noi giudici e magistrati dovrebbero retrocedere di almeno 2 passi: il primo riguarda il fatto di non giocare con la libertà delle persone perchè è un bene troppo prezioso per perderne anche un solo giorno; il secondo è quello di considerare gli eventi per quello che sono: danni materiali molto bassi e nessun pericolo per altre persone causati dalle azioni dirette ( si parla di terrorismo quando si instaura un clima di paura generalizzata tra la società).
L'informazione arrivata alla società descrive questi arresti come una salvezza per la società democratica italiana; persino i TG nazionali hanno dato spazio a questa incarcerazione preventiva.

Il “comitato Liberi tutti” rifiuta ogni forma di potere segregazionista e si propone di abolire preconcetti e pregiudizi, promuovendo un pensiero di solidarietà tra individui e per creare un progetto di comunicazione tra detenuti e “società libera”.

Nessuno dovrebbe finire in carcere per reati di sostanze,
nessuno dovrebbe finire in carcere,
NESSUNO DEVE FINIRE IN CARCERE PER LE PROPRIE IDEE.

COMITATO LIBERI TUTTI

il COMITATO LIBERI TUTTI è l'organizzatore di Canapisa, la storica street parade antiproibizionista che quest'anno arriverà alla sua sua sesta edizione il 27 maggio (partenza alle 16 da P.za S.Antonio)

info e contatti: http://www.canapisa.org
Comunicato di solidarietà ai/alle compagni/e arrestati/e e inquisiti/e il 4 maggio 2006 e prenzo benefit per le prigioniere e i prigionieri dello stato italiano

Esprimiamo solidarietà ai compagni e alle compagne arrestati/e e inquisiti/e il 4 maggio a Roma e a Pisa dove da anni i compagni e le compagne del Silvestre sono oggetto di una dura repressione. Qui nella colonia sarda come nella penisola continuano le inchieste nelle quali si contesta la finalità di terrorismo (art. 270 bis) che colpiscono il movimento antagonista e le immigrate e gli immigrati arabe/i.
Le inchieste che si sono intensificate con l'impegno bellico in Afganistan e Irak vorrebbero in questo modo zittire qualsiasi dissenso e opposizione radicale.
Occorre non "lasciare soli/e" le compagne e i compagni colpite/i e rilanciare la lotta, il dibattito e la mobilitazione contro la repressione.
Il prossimo incontro dell'assemblea si terrà venerdì 18 maggio h.18 presso la facoltà di lettere di Cagliari.

S'assemblea kontras a s'istadu e a sa repressione organizza DOMENICA 21 MAGGIO un PRANZO BENEFIT PER LE COMPAGNE E I COMPAGNI PRIGIONIERE/I DELLO STATO ITALIANO
Vediamoci nei boschi di Santadi (CA) per mangiare insieme e soprattutto per parlare e discutere.
Per arrivare poche e semplici indicazioni:
Da Santadi:
seguire le indicazioni "bosco di Pantaleo", superando la frazione di Terra 'e Soli, fino ad arrivare alla chiesetta di Pantaleo subito dopo la quale svoltare a destra percorrendo una strada bianca in salita, seguire le indicazioni per "is figueras" e fermarsi al piazzale.
Da Capoterra:
seguire le indicazioni per Santadi e dopo 25-30km di strada bianca svoltare a sinistra subito prima della chiesetta di Pantaleo, seguire le indicazioni per "is figueras" fino ad arrivare al piazzale.
APPUNTAMENTO alle ore 12

Assemblea kontras a s'istadu e a sa repressioni
Lettera di Silvia dal Carcere Don Bosco di Pisa

Lettera ai compagni/e da parte di Silvia Guerini, sequestrata il 4 maggio insieme ad altri compagni del Silvestre di Pisa

Carcere Don Bosco - Pisa
maggio 2006

Alle compagne ed ai compagni
Sono in cella da sola, le ore d'aria per ora le passo con le poche detenute del centro clinico.
Ho fatto richiesta del vitto vegano, ma vi lascio immaginare come possa essere..
Sto bene, per quanto si possa star "bene" in galera..
La galera e' un passaggio che prima o poi si deve percorrere se si e' scelto di vivere in un percorso di lotta rivoluzionaria.
Da uomini e donne civilizzate che siamo ci abituiamo anche a "vivere" in una cella ed a camminare in cerchio avanti ed indietro come animali ammaestrati in un circo..è un bene quindi il non abituarcisi e quindi tutti quei segnali del corpo che, se anche apparentemente "sta bene", accusa: giramenti di testa, fiacchie in bocca, crampi e dolori allo stomaco..sono segnali che siamo ancora vivi e non assoggettati a questo luogo imposto.
Il tempa passa lento, la mia cella oltre alle sbarre ha una grata ed il cielo e' formato da piccoli quadrati blu..la finestra e' sempre aperta, non riuscirei a stare con la finestra chiusa senza sentire l'aria sul mio viso..
Un uomo in galera puo' maggiormente capire cosa significhi per un animale "vivere" rinchiuso in una gabbia, la differenza sta nel fatto che l'animale e' finalizzato ad essere cavia, a diventare indumento, diventare e produrre cibo per noi umani.
Differenza ma anche punto di incontro, nel momento in cui l'uomo e l'animale sono entrambi resi merce e ingranaggi per far funzionare questo sistema. Questo perche' le prime sensazioni che ho avuto sono state proprio quelle di sentirmi come un animale in gabbia ed il mio pensiero correva alle gabbie dei visoni, agli stabulari dei laboratori di vivisezione, agli allevamenti..
Forse a qualcuno/a sembrera' assurdo paragonare un uomo in galera ad un animale in gabbia. Per me l'assurdo e' pensare che ci siano esseri viventi che sia giusto rinchiudere fra delle sbarre e sfruttare, e basta guardare come impazziscono, come si ammalano, basta guardare i loro occhi per capire che il sentimento di liberta' e' presente anche in loro...e forse piu' profondo del nostro razionalizzato, visto che il loro deriva dal loro istinto mai assopito...
La cosa piu' importante per me ora e' vedere che fuori continuano le lotte, la piu' grande solidarieta' e' portarle avanti con ancora piu' forza e costanza nonostante la repressione.
Pensano di annientarci uno ad uno con queste grandi inchieste legate da un disegno comune, ma non ci annienteranno e finche' fuori qualcuno continuera' a lottare non avranno ancora vinto..
Non usate le poche forze per presidi per me (parlo ovviamente dal mio punto di vista) ma continuate i vostri percorsi, le vostre iniziative, le lotte che il potere vuole stroncare.
Con l'ultimo "Terra Selvaggia" volevamo presentare la nuova "campagna contro le biotecnologie ed il mondo che le produce", presentazione scritta insieme ad altre situazioni.
Che questa giri il piu' possibile, mentre cerchero' da qui di darle piu' sostanza. Insieme a chi ne sara' interessato/a. Come cerchero' di contribuire alle campagne in corso di liberazione animale e di continuare il bollettino "Aborto".
Le biotecnologie come le nanotecnologie rappresentano gli ultimi passi del potere per esercitare un dominio ancora piu' totale, dallo sfruttamento dell'uomo sulla natura, sugli animali e sull'uomo e' arrivato a voler modificare, rimodellare, riprogettare, "creare" organismi viventi, l'attacco alla vita assumera' proporzioni ed aprira' scenari inimmaginabili.
Ogni settore sta investendo e puntando verso queste tecnologie, esse rappresentano un colpire dove puo' piu' nuocere, un terreno verso il quale il potere non puo' permettersi di perdere... e' quindi vitale, necessario ed urgente, intraprendere dei percorsi di lotta contro l'industria del niente.

Silvia
mai piegata a questa societa' di sfruttamento e morte
Un abbraccio a tutte/i voi ed ai miei compagni/e in galere, ai domiciliari, con obbligo di dimora

(Indymedia 16 maggio)
Solidarieta' agli\alle arrestati\e

I compagni e le compagne del C.S.A Godzilla esprimono la propria solidarietà aialle militanti anarchici e anarchiche colpiti/e dalla repressione il giorno 4 maggio con ordini di custodia cautelare in carcere e altre forme di reclusione con l'accusa di associazione sovversiva.
Negli ultimi tempi questa accusa e' stata utilizzata troppe volte nei confronti di militanti anarchici e non solo, e nella maggior parte dei casi è diventata un pretesto per reprimere e incarcerare preventivamente e senza delle prove certe, come dimostrano in molti casi, la caduta del capo di imputazione e la successiva scarcerazione. In un momento problematico come questo, dove in carcere a due mesi di distanza, ci sono ancora 27 compagni/e antifascisti/e per i fatti di Milano, dove vari militanti sono colpiti con numerose denunce e condanne per le lotte al diritto alla casa, ad un lavoro dignitoso e ad una vita migliore, crediamo sia giusto fare quadrato e rispondere attivamente contro la repressione.
Basta reati associativi!
Centro Sociale Autogestito Godzilla Livorno

24 maggio: Ai domiciliari i compagni arrestati in Lazio il 4 maggio
E' giunta notizia della liberazione dei due compagni ancora in carcere arrestati per ordine della procura di Roma nell'ambito dell'operazione repressiva del 4 maggio.
A Gabriele e Sergio sono stati concessi gli arresti domiciliari.

27 maggio: MANIFESTAZIONE AL CARCERE DON BOSCO - PISA
TRASFERITI I DETENUTI DEL SILVESTRE?


..si e' svolta a Pisa l'edizione 2006 di "Canapisa", la street parade antiproibizionista. Diverse centinaia i partecipanti raccolti dietro i furgoni che hanno sfilato allegramente per circa 3 ore per le strade della citta'. Un momento importante della parade e' stata la sosta davanti al carcere, sia per ricordare che il proibizionismo significa anche galera che in solidarieta' agli attivisti del circolo "il Silvestre" recentemente arrestati.
Purtroppo, da notizie da confermare, gli attivisti del Silvestre sono stati proprio nella stessa giornata deportati in altri carceri, a quanto sembra Giuseppe Bonamici al carcere di Alessandria e Federico Bonamici a Poggio Reale.

27 maggio 2006: PRIVATI DELLA LIBERTA’ IL 4 MAGGIO SCORSO,
ORA ANCHE DEPORTATI LONTANO DALLE FAMIGLIE

SILVIA A BOLOGNA, GIUSEPPE AD ALESSANDRIA, FEDERICO A NAPOLI, BENEDETTA A BENEVENTO E COSTANTINO A VOGHERA.

TUTTI SOTTOPOSTI A REGIME EIV (Elevato Indice di Sorveglianza)


Per scrivere ai sequestrati:

SILVIA GUERINI
carcere "la dozza" via del gomito 2
40127 Bologna

GIUSEPPE BONAMICI
nuova casa circondariale "san michele"
strada casale 50/a
15100 Alessandria

COSTANTINO RAGUSA
Via Prati Nuovi 7
27058 Voghera (PV)
BENEDETTA GALANTE
contrada capodimonte
82100 Benevento(na)

FEDERICO BONAMICI

via nuova poggioreale 170
80143 Napoli

Ancora in carcere
in seguito alla cosiddetta inchiesta sulle Cor:

FRANCESCO GIOIA
Via Maiano 10
06049 Spoleto

SOLIDARIETA'. 31 maggio: VIVI CONTRO UN MONDO DI FANTASMI
sugli arresti di Pietrasanta e Pisa

Ai primi di maggio undici anarchici sono stati arrestati fra Pisa e La Spezia per “associazione sovversiva con finalità di terrorismo e di eversione dell’ordine democratico” (l’immancabile 270 bis). Qualcuno è accusato di alcuni sabotaggi contro i tralicci e i ripetitori della telefonia mobile. Nel corso dell’operazione poliziesca sono state perquisite decine di abitazioni di compagni in tutta Italia. Cinque anarchici sono in carcere, altri cinque ai domiciliari e un ultimo sottoposto a obbligo di dimora.
Un paio di settimane prima altri due anarchici erano stati arrestati a Pietrasanta con l’accusa di aver cercato di incendiare una sede di Forza Italia.
Sono tutti compagni conosciuti per la loro appassionata e costante partecipazione alle lotte, in particolare a quelle contro le nocività ambientali e il mondo che le produce. Dalla critica pratica dello sfruttamento animale all’opposizione alle biotecnologie, sono sempre stati in prima fila nel contrastare attivamente i deliri di dominio assoluto sui viventi e sulla natura di un’organizzazione sociale avviata verso la catastrofe ecologica. Alcuni di loro hanno animato battaglie locali contro gli inceneritori e le fabbriche altamente inquinanti, altri erano o sono tutt’ora redattori di Terra Selvaggia, un giornale di critica della società industriale.
Ne abbiamo sperimentato e apprezzato la tenacia, la semplicità e la solidarietà in molte occasioni. Li abbiamo avuti a fianco nelle nostre iniziative qui a Rovereto e Trento, abbiamo condiviso con alcuni di loro le splendide giornate della resistenza valsusina contro il TAV (nel discutere, nel mangiare, nell’erigere barricate). Vogliamo esprimergli tutto il nostro rispetto e il nostro amore ora che sono ostaggi nelle mani del nemico, nel modo che più sentiamo nostro: continuando la lotta contro le nocività ambientali e sociali senza compromessi.
Sappiamo come magistrati e forze dell’ordine trasformino rapporti di amicizia, di affinità e di lotta in “associazioni sovversive”; di come ai loro occhi deformanti un giornale diventi una centrale di comando, un’assemblea pubblica un incontro segreto ed eversivo: il solito mondo di fantasmi che purtroppo si traduce in mandati di cattura, manette, sbarre e processi.
Non sappiamo se i compagni siano o meno responsabili delle azioni di cui sono accusati, e nemmeno ci interessa.
Non ci piacciono gli alibi. Se qualcuno pensa che sabotare una struttura di inquinamento e di morte sia inutile e sbagliato, sta a lui cercare altre forme di azione per fermare il collasso ecologico e sociale verso cui siamo incamminati: la passività e l’indifferenza non sono un’alternativa, sono le basi stesse del collasso. (Chissà, poi, che cominciando a lottare non cambi anche lo sguardo verso determinate pratiche…).
Come dice un noto adagio, se in tanti non vogliamo rischiare qualcosa, ci sarà sempre qualcuno costretto a rischiare tutto.
Che ognuno dia il suo contributo. Per delle miscele davvero esplosive, infatti, c’è bisogno di tutti gli elementi della lotta (e della vita): dal volantino alla manifestazione, dalla scritta sul muro al blocco stradale, dalla musica alle barricate, dall’orto in montagna all’occupazione di spazi in città, dall’assemblea all’azione diretta…
Valga per tutti il principio: prima si liberano i compagni, e poi si discutono modi e tempi e forme di quella lotta rivoluzionaria che è ormai tutt’uno con la difesa dell’umanità e della Terra. Al contempo, più forte sarà questa lotta, e prima si libereranno i compagni.

anarchici di Rovereto e Trento
(Tratto da indymedia)

UNA GIORNATA COL SILVESTRE - Sabato 5 agosto, presidi sotto 5 carceri

Sabato 5 agosto si terranno cinque presidi in contemporanea nei carceri di:

Voghera - v. prati nuovo 7
Alessandria - nuova c.c. "san michele" strada casale 50/a ,15100 [*]
Bologna - carcere "la dozza" via del gomito 2, 40127
Napoli - v. nuova poggioreale 170, 80143 i
Benevento - contrada capodimonte, 82100 (na)

(rispettivamente vi sono imprigionati: Costantino, Beppe, Silvia, Federico e Betta)

Sono reclusi in questi carceri dal 4 maggio scorso, tutti in regime EIV (elevato indice di vigilanza) ed hanno la censura sulla corrispondenza, censura che si trasforma spesso in blocco totale della posta sia in uscita che in entrata.
Il tentativo di isolamento e la realtà della dispersione, vili attacchi dello Stato studiati a tavolino, non saranno mai sufficienti a renderli invisibili. Li abbiamo nel cuore e nelle lotte in ogni momento.
Con questi presidi vogliamo una volta ancora far sentire a loro e a chiunque sia prigioniero la nostra complicità, la nostra solidarietà, il nostro affetto immenso. Nei mille modi di espressione di una solidarietà attiva e complice noi saremo in tour per trapassare muri e sbarre con il desiderio bruciante di vedere un giorno ogni gabbia distrutta.

GIU' MURA GIU' BOX
ERF
solomacerie@yahoo.it
http://www.giumuragiubox.org

[*] VENERDI' 4 AGOSTO ore 21 CENA BENEFIT DETENUTI DE IL SILVESTRE SPOSTATA (con lo sgombero dell'Alcova di ieri) A EL PASO in VIA PASSO BUOLE 47 - TORINO Gradita Prenotazione
Sabato 5 agosto ore 18: Presidio sotto il carcere San Michele, Strada Casale 32 - ALESSANDRIA (uscita autostrada Alessandria Ovest, direzione Casale; dalla stazione FS di Aleassandria prendere bus 11)
Per informazioni e prenotazioni cena TEL. 3204919318 oppure 3288380064

PERSECUZIONE CONTINUA: CHIARA TRASFERITA IN CARCERE

Da un post su indymedia:

POVERI ILLUSI
sul tour di giù mura giù box e l’ennesimo arresto a Pisa


Noi a divorare migliaia di chilometri per portare solidarietà ai prigionieri, fra musica e parole, scambi con i familiari, fuochi d’artificio, con nel cuore gli amici e le amiche, i compagni e le compagne del Silvestre e tutti/e le prigioniere che dalle loro anguste celle ci hanno risposto caldamente. E caldissima è stata la presenza sotto molte carceri di familiari, amici, conoscenti che con noi hanno ballato, salutato, dedicato canzoni, hanno pianto, riso, felici di poter oltrepassare le mura e spesso esprimendo a piena voce il desiderio, comune al nostro, della libertà per tutte e tutti i prigionieri.
Giorno dopo giorno abbiamo scelto la miglior posizione, montato l’impianto e liberato le parole, i desideri, la musica per provare, almeno per qualche ora, a rompere l’isolamento scientificamente progettato dallo stato e di cui la galera è la massima espressione.
Vicenza, Trento, Bergamo, Parma, Genova, Firenze, Spoleto, Pozzuoli e ancora ieri a Napoli e Benevento in contemporanea con Voghera, Alessandria e Bologna, dove altri compagni/e hanno messo su musica contro il carcere e in solidarietà ai/alle compagni/e del Silvestre lì reclusi.
A loro va tutta la nostra solidarietà, la nostra complicità, il nostro amore, loro che nessuna gabbia potrà mai piegare, loro spiriti liberi e silvestri sequestrati dallo stato.
Gli altri, dall’altra parte della barricata, distanti anni luce dai nostri desideri, dalle nostre passioni, gli altri, giudici, procuratori, sbirri, continuano la loro opera di sempre, quella della repressione.
Proprio ieri, e non a caso, l’ennesima custodia cautelare in carcere per Chiara già agli arresti domiciliari per l’ondata repressiva del 4 maggio. La vigliaccheria, l’infamia, la bassezza senza fondo tramata dalla solita p.m. Pietroiusti e puntualmente firmata dalla g.i.p. Cannizzaro. Chiara è in carcere perché è contravvenuta alle “regole degli arresti domiciliari” in quanto con lei convivono due compagni/e.
Già da un anno vivono insieme e tutti sapevano della loro convivenza, sbirri e giudici compresi (è la g.i.p. che ha messo Chiara ai domiciliari in quel di Calci!). Ma si sa la burocrazia e l’accanimento non hanno mai fine…

La notizia riportata in questo post su indymedia, da cui abbiamo estratto queste frasi, è purtroppo vera. Chiara è stata trasferita dal proprio domicilio al carcere di Sollicciano.
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Aggiornamento prigionieri/e pisani/e

E così proprio il giorno dei presidi in contemporanea a Napoli, Benevento, Voghera, Alessandria e Bologna lo scorso 5 agosto, Chiara è stata portata in carcere a Sollicciano. Era già stata colpita dalla misura cautelare degli arresti domiciliari lo scorso 4 maggio ed era stata portata nella sua casa a Calci (Pi) che condivide con Giuseppe (in carcere a Alessandria) e altri due compagni/e. Da un'informativa della Digos di Pisa sulla presenza in casa di questi due compagni scatta la custodia in carcere per non ottemperanza degli obblighi di non ricevere visite!! Contratto d'affitto, residenza, presenza giornaliera dei due compagni/e ai controlli dei carabinieri, telefonate registrate in entrata e uscita, tutti sapevano della convivenza di questi quattro compagni. Nell'attesa di una decisione del GIP siamo sicuri che questa ennesima vigliacca mossa non ha minimamente intaccato lo spirito e la forza di Chiara. La stessa forza che muove gli altri 5 compagni/e nonostante il regime duro, la dispersione, il blocco totale della posta (per betta dal primo luglio, per fede dalla metà, per gli altri è quasi certo), la negazione di visite omeopatiche e altre vessazioni tipiche di ogni regime detentivo.
Ma la musica, le urla, l'affetto hanno trapassato le mura e le sbarre in un delirio di 'festa' perlomeno a Benevento, Napoli e Alessandria.
E l'ultimo vile estremo tentativo di isolamento attuato con il blocco totale della corrispondenza è destinato a naufragare se noi faremo di tutto per impedirlo.
Solidarietà e complicità con i silvestri
Anarchici e anarchiche di via del cuore

Indirizzo
Chiara Sacchetti
C.c. Sollicciano
Via Minervini 2/r
50100 Firenze
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Il G.I.P. riconosce l'errore: Chiara nuovamente ai domiciliari

Lunedì 14 agosto, dopo 10 giorni di detenzione nel carcere Sollicciano di Scandicci(fi), alla compagna Chiara sono stati nuovamente concessi i domiciliari a Pisa, dopo che il 5 agosto scorso era stata arrestata e condotta in carcere dai ROS di Livorno, con un pretesto assurdo: di aver comunicato con i suoi conviventi!
In seguito all'istanza presentata dall'avvocato il g.i.p. ha riconosciuto "l'errore" rimandandola nella sua abitazione.
Ribadiamo la solidarietà e la vicinanza con tutte e tutti le/i compagne/i in carcere e a quelli ai domiciliari!
(Anarchici/che di Via del Cuore)

Presidio a Massa in Piazza Aranci (di fronte alla Prefettura) in solidarietà ai compagni anarchici del Silvestre di Pisa.

Sono trascorsi quattro mesi da quando, il 4 maggio scorso, 11 misure cautelari hanno raggiunto i/le compagni/e dello spazio anarchico di via del cuore a Pisa, accusati di associazione sovversiva con finalità di eversione e alcuni di loro di due reati specifici. Cinque custodie cautelari in carcere, cinque arresti domiciliari e un obbligo di dimora lontano da Pisa sono il tentativo dello Stato di chiudere un’esperienza di lotta che negli anni ha prodotto svariate pubblicazioni, giornali, iniziative, legami, solidarietà. La ricerca di un filo comune che lega la questione della terra a quella degli esseri viventi, che unisce, ad esempio, la lotta alle biotecnologie a quella contro la vivisezione, la lotta contro al carcere a quella contro la psichiatria, sono stati il punto forte del percorso di questi/e compagni/e. Senza nascondere mai l’odio verso le istituzioni, senza nascondere mai il supporto a chi decide di agire in prima persona, senza compromessi in difesa della terra.
Oggi la dispersione, l’isolamento, la tortura, propri di ogni regime carcerario ed ai quali anche i nostri compagni sono sottoposti li consideriamo nulla più che il “normale” funzionamento di uno stato di polizia. Ma non è per questo che vogliamo rimanere a guardare. Tutt’altro.

Lo spirito libero e silvestre dei nostri compagni ruggisce oltre le sbarre in cui li hanno rinchiusi. Riusciamo ad udirne il richiamo?

MOBILITAZIONE INTERNAZIONALE IN SUPPORTO AI/ALLE PRIGIONIERI/E ANARCHICI/CHE PISANI/E

VENERDÌ 15 SETTEMBRE
PRESIDIO A MASSA IN PIAZZA ARANCI
(DI FRONTE ALLA PREFETTURA)
A PARTIRE DALLE ORE 17:00

Ogni realtà, ogni individuo, nei modi e negli spazi che più gli si confanno potrà esprimere la propria solidarietà.
Per loro sempre presenti nei nostri cuori e in supporto a tutti i ribelli imprigionati.
Con amore e rabbia

Anarchici contro la repressione

26/10/06: Il tribunale del riesame di Firenze concede gli arresti domiciliari a Giuseppe

SOLIDARIETA' DA MADRID AI COMPAGNI ANARCHICI ARRESTATI A PISA


Cari compagni, vi scrivo per segnalarvi che il 4 di Novembre 2006, alla Fiera dell'editoria anarchica di Madrid, si e' svolta una iniziativa in solidarieta' con i compagni anarchici italiani arrestati a Maggio, nell'operazione diretta contro il circolo “Il Silvestre” di Pisa, e condannati a Luglio per la cosiddetta “inchiesta COR”.
L'iniziativa, che si e' svolta nel corso della serata dedicata al dibattito sul “fantasma dell'anarchico insurrezionalista poliziesco-mediatico” e i fondi raccolti sono stati inviati ai compagni ancora in carcere.
Qui di seguito vi metto il comunicato tradotto scritto dagli organizzatori, scusatemi per la scarsa qualita' della traduzione.
Saluti libertari


Comunicato degli organizzatori dell'incontro-dibattito “la caricaturizzazione politica: analisi della figura dell'anarco-insurrezionalista” in solidarietà con i/le compagni/e arrestati/e nel Maggio del 2006 a Pisa.

Da Madrid, gli organizzatori dell’incontro dal tema “la caricaturizzazione politica: analisi della figura dell'anarco-insurrezionalista” che si è svolto nel IV incontro del Libro Anarchico a Madrid comunicano che l’iniziativa si inquadra nella campagna di solidarietà con i compagni arrestati nel maggio del 2006 a Pisa.

Sappiamo che queste azioni repressive sono un ulteriore elemento della guerra sociale esistente tra potere e la resistenza della popolazione a cui vuole imporsi.

Pensiamo che la solidarietà si rafforzi non solo informando sui diversi casi concreti, non solo mediante l’appoggio materiale ai compagni colpiti ma anche estendendo il conflitto e la lotta in tutti i fronti e con tutti i mezzi a nostra disposizione, poiché la lotta é l’unico strumento e mezzo per riuscire a distruggere ciò che fa di noi degli schiavi.

La conoscenza della realtà che costruiamo, la riflessione su noi stessi e la realtà in cui siamo inseriti, é necessaria per poter agire e questo é il motivo che ci ha portato ad organizzare questo incontro. Per poter sviluppare una valutazione critica sull'abusata figura mediatico-poliziesco-giudiziaria dell’anarco-insurrezionalista.

Rappresentazione creata dal potere per disporre di un personaggio virtuale e malleabile mediante il quale reprimere e dividere il movimento anarchico. E per reprimere anche, ferocemente, il resto delle minacce sociali che mettano in discussione o possano mettere in discussione il potere.

Un personaggio creato a partire dalla teoria anarco-insurrezionalista da cui sono state estrapolate alcune proposte organizzative e metodologiche, che sono state dibattute all’interno del movimento anarchico a partire dagli anni 80 soprattutto in Italia, alterandone le caratteristiche, esagerandone alcune e occultandone altre.

Il potere parla dell’uso della “violenza”, del doppio livello, dell’azione locale e dei gruppi di affinità, vuotando i concetti del loro significato e ridefinendoli con connotazioni negative per utilizzarli poi indiscriminatamente nella sua strategia repressiva.

Alcune delle idee che il potere attribuisce all’anarco-insurrezionalismo sono esattamente opposte a ciò che affermano le proposte insurrezionaliste.

Mediante l’autocritica e la riflessione tentiamo di capire per potere agire, rifiutando gli stereotipi che il potere tenta di imporci e che alcuni elementi del movimento anarchico sembrano assumere acriticamente, riproducendo pose o criticando senza conoscere.

Speriamo che questa iniziativa che realizziamo serva per potenziare il dibattito organizzativo e metodologico, per rompere gli stereotipi e incominciare a sviluppare una posizione strategica che ci permetta di agire in maniera rivoluzionaria..

Vogliamo inoltre informare e tener viva l'attenzione sul caso dei compagni arrestati a Pisa.

Vogliamo ringraziare tutti i partecipanti e auspicando che il dibattito prosegua e si solidarizzi attivamente con i compagni e le compagne arrestati in qualunque parte del mondo.

La versione originale del comunicato in castigliano e la relazione del compagno Costantino Cavalleri si trovano pubblicate sul sito

http://www.klinamen.org/

a questa pagina


BOLOGNA 25 novembre 2006
Giornata in solidarieta' con gli arrestati del Silvestre.
PRESIDIO SOTTO IL CARCERE DELLA DOZZA
CENA VEGAN BENEFIT + discussione CONCERTO HARDCORE BENEFIT


Dalle 16 presidio sotto le mura del carcere bolognese della Dozza (via del Gomito 2 capolinea bus25) in solidarieta' con Silvia e tutti/e i/le detenuti/e.

A seguire serata solidale all'ex mercato di via Fioravanti: cena+discussione+concerto hc benefit.

Bologna 25 novembre Giornata in solidarieta` con i ribelli del Silvestre prigionieri.

ore 16.00 presidio al carcere La Dozza in appoggio a Silvia e a tutti/e i/le detenuti/e. (capolinea bus 25 direzione via del Gomito)

a seguire (19 puntuali!) cena vegan e concerto all'Xm24 con
Contrasto,
Ludd,
Haine,
Rude Bravo,
Into the Baobab,
Fastidio,
Laboratorio Cristalitos.

All'alba del 5 maggio 2006 vengono perquisite le case di decine di anarchici. Il risultato dell'operazione si traduce nell'arresto di 10 persone fra Pisa e dintorni.
L'accusa e` di associazione sovversiva con finalita` di terrorismo, il 270 bis, una vecchia legge fascista affinata dal passato minstro degli Interni Pisanu. Oggi questo strumento repressivo divenuto democratico ci dimostra una volta in piu` la continuita` storica e materiale, ideologica e sostanziale tra il regime del ventennio e la repubblica italiana.
Una repubblica che affonda le sue radici nella mancata epurazione, cresciuta con un disastro sociale (chiamato Miracolo economico) basata, sostenuta e perpetuata attraverso guerre (umanitarie), sfruttamento (flessibilita`), devastazioni ambientali (grandi opere), cpt (centri d'accoglienza), carcere (reinserimento) e Terrore.
Terrorista e` chi gioca con le nostre paure per consolidare questo potere basato sul dominio di alcuni uomini su altri, sugli animali, e sull'esistente intero.
Esprimiamo piena Solidarieta` a chi contro tutto cio'combatte!

Il ricavato dell' iniziativa e' benefit per i/le compagni/e arrestati/e (da indymedia)

[To] Due giorni DIY contro la Repressione (benefit indagati del Silvestre)

Troppe volte la parola autoproduzioni, in particolare legata all'ambito musicale, risuona vuota, rimane definizione di un percorso utile a chi, in mancanza di soldi, vuole farsi conoscere, qualcuno, però non associa alla sua musica la fama o il denaro che potrà ricavarci; qualcuno per cui suonare, organizzare concerti o produrre un disco è, e deve rimanere, una pratica di lotta, una tra le tante a nostra disposizione, un mezzo per liberarsi e non la solita catena fatta di denaro e finti rapporti sociali, con l'autoproduzione musicale esprimiamo il rifiuto nei confronti delle alternative proposte dall'industria discografica, come nella musica anche in tutti gli altri aspetti del vivere appieno liberamente, ricerchiamo lo stesso percorso di negazione dell'esistente capitalista, del mercato infame che ne è l'essenza con le sue leggi che tutto determinano, che svuotano pensieri, parole, gesti, individui di ogni valore... tranne quello economico...

Venerdì 1 dicembre 2006
AGITAZIONE (PISA - HC)
MALISSIMO (TRENTO - HC)
LA CONGIURA (ROVERETO - HC)
h 22:00 aggiornamento repressione a Pisa

Sabato 2 dicembre 2006
F.C.T. (NUORO - HC)
OSCURA STRISCIA NERA (TORINO - GRIND)
A.P.D. (TORINO - CRUSTGRIND)
dalle 17:00 Dibattito sul tema D.I.Y.
dalle 19:00 Presentazione libro/cd CONTRAZIONE
El Paso Occupato, Via Passo Buole 47, Torino
www.ecn.org/elpaso
elpaso@ecn.org

PRESIDIO SOTTO LE CARCERI, DOMENICA 17 DICEMBRE
In solidarietà con i compagni del Silvestre di Pisa e con tutti i detenuti


Da più di sette mesi quattro compagni del circolo anarchico ecologista il Silvestre di Pisa sono detenuti preventivamente con l’accusa di associazione sovversiva e alcuni reati specifici, tra cui il sabotaggio di un traliccio dell’alta tensione della linea La Spezia-Acciaiolo. Altri cinque sono ai domiciliari e due con obbligo di dimora. Due di loro sono stati condannati il sette Luglio scorso per associazione sovversiva al processo sulle Cor.

Fin dall inizio la loro carcerazione è stata assai dura essendo stati posti in regime EIV (Elevato Indice di Sorveglianza): isolamento, censura, per alcuni blocco totale della posta, dispersione sul territorio. Oggi la situazione non è molto diversa (tranne che per Beppe a cui sono stati concessi i domiciliari e per Mariangela alla quale sono stati tolti i domiciliari con obbliga di dimora), la censura è stata rinnovata e i trasferimenti richiesti per avvicinarsi ai familiari sono rimasti lettera morta. Il regime EIV, passo prima del 41bis, mira a smorzare la loro determinazione, i loro ideali e le lotte portate avanti dagli arrestati in anni di battaglie in difesa della terra, degli animali e contro la logica dello sfruttamento umano in nome del profitto, che è il fondamento del sistema democratico e patriarcale in cui viviamo. Altrettanto evidente è la volontà di cancellare una realtà anarchica a Pisa, che da sempre ha attirato le manovre repressive riuscendo però sempre a mantenersi in vita. Non è una novità che quando si cerca di alzare la testa, usandola autonomamente rispetto ad un unico e omologato pensiero o si esprime con il cuore e la passione un radicale dissenso, un qualsiasi potere non può che reprimere per sopravvivere. E cosi è stato per i nostri amici del Silvestre.

Noi fuori abbiamo un’arma che è la solidarietà, che non solo è importante per i prigionieri per meglio fronteggiare il carcere e le sue torture, ma dà anche continuità alle loro e alle nostre lotte.

Il 18 dicembre Betta, Silvia e Costantino inizieranno uno sciopero della fame di cinque giorni in solidarietà con i prigionieri politici turchi, che lottano da anni contro il regime F delle carceri speciali e che ogni anno insieme a parenti e compagni ricordano con questa pratica di resistenza un episodio gravissimo avvenuto nel 2000, quando fu ordinato un massacro dallo stato turco per mano dell esercito, che uccise 28 prigionieri in venti carceri dopo che 1000 detenuti politici iniziarono digiuni di protesta che li portarono fino alla morte. Per essere al fianco delle nostre compagne e dei nostri compagni si terranno davanti ai carceri di Voghera, Bologna, Benevento e Napoli (dove sono rinchiusi Costantino, Silvia, Betta e Federico) quattro presidi in contemporanea.

VOGHERA Via dei Prati Nuovi 7, dalle ore 14
BOLOGNA c.c. La Dozza Via del Gomito 2, dalle ore 16
NAPOLI c.c. Poggio Reale Via Nuova 179, dalle ore 15
BENEVENTO c.c. via Novelli 1, dalle ore 10
SPOLETO Lunedì 18 Dicembre,via Maiano 10 - primo pomeriggio saluto a Francesco Gioia, ancora detenuto per la condanna al processo “COR”.


VILLA OCCUPATA MILANO, SENZA GABBIE, ANARCHICI VIA DEL CUORE PISA, GIU’ MURA GIU’ BOX FORLI’ BOLOGNA
olga2005@autistici.org
http://www.autprol.org/olga
Link: http://www.autprol.org/public/news/news000151303122006.htm

INIZIATIVE DI SOLIDARIETA' PER "IL SILVESTRE"
OLTRE LE SBARRE

Su un punto gli organi istituzionali si trovano sempre trasversalmente in perfetto accordo, dalla sinistra alla destra: la repressione e in particolare l’inasprimento dei reati associativi e la materia carceraria. Da sempre usati come mezzo per imprigionare e come deterrente i reati associativi hanno conosciuto negli ultimi anni adeguamenti sempre più volti ad allargare le possibili applicazioni. Il reato di associazione sovversiva (art. 270 c.p.), ha oramai lasciato il posto al 270bis (finalità di eversione e quindi reato di terrorismo) che da poco si è ‘dotato’ di ulteriori commi per colpire il ‘terrorismo internazionale’, e i cosiddetti fiancheggiatori.

Dopo anni nei quali nessun tribunale è riuscito a applicare il 270bis la Corte d’Assise di Pisa ha condannato per questo reato, nel luglio di questo anno, sei compagn*, di cui cinque facenti riferimento alla sede anarchica di Pisa con pene che variano da 6 anni a 3 anni e 6 mesi (processo COR).

Si tratta del naturale sbocco di una politica repressiva che ha trovato, in merito specialmente all’art. 270bis, in Pisanu uno dei massimi sostenitori. D’altronde già di per sé la genericità del bene difeso dall’articolo (l’ordine democratico) e quella delle nozioni di associazione sovversiva e di terrorismo (anch’esse divenute sempre più sfumate nei loro contorni) ne hanno fatto uno strumento estremamente versatile e di sempre più facile applicabilità e di conseguenza una spada di Damocle che pende sulla testa di tutti gli individui che lottano con contenuti radicali contro questo sistema.

Da notare che due compagn* condannati sono stati arrestati nuovamente nel maggio di quest’anno (e quindi nel bel mezzo del processo COR) con la stessa imputazione. Insieme a loro, altri 8 compagn* di Pisa sono in custodia cautelare (di cui oggi 2 in carcere e 6 ai domiciliari) sempre per l’art. 270 bis e due reati specifici. Stavolta l’inchiesta si chiama ‘gruppi di affinità’ che svela ciò che era già da tempo nell’aria e cioè che il 270bis vuole colpire tutte quelle realtà che non hanno necessariamente strutture organizzative definite; è sufficiente la conoscenza e la frequentazione in ambito di lotta per essere definiti una associazione sovversiva con l’aggravante del terrorismo.

E con l’etichetta di terrorista il minimo che può capitare è l’essere inseriti nel circuito EIV (Elevato Indice di Vigilanza) che automaticamente significa isolamento, censura o blocco della corrispondenza, dispersione. Quello dell’EIV è lo scalino appena prima del 41bis, regime nato per colpire i mafiosi e ben presto applicato ai militanti politici rivoluzionari. Queste forme di regime carcerario (che non sono legate a fatti specifici ma alla dichiarata pericolosità dell’individuo) hanno come scopo quello di annientare la persona o quello di farla ritornare sulla sponda dello Stato, cercando di minare la loro identità politica.

INCONTRO DISCUSSIONE SULL’ART. 270 bis E LA SUA APPLICABILITA’ (con riferimenti al processo COR e alla nuova manovra repressiva a Pisa), ISOLAMENTO, 41BIS E EIV, FORME DI LOTTA.

MILANO, DOMENICA 10 DICEMBRE ORE 16,30 – LIBRERIA CALUSCA, via Conchetta n.18
Interverranno: un compagno di Pisa del Silvestre, AVV.GIUSEPPE PELAZZA (Milano), Collettivo OLGA (Milano), avvocata LETIZIA TONOLETTI (Parma), a seguire Buffet Vegano.

PISA, SABATO 9 DICEMBRE ORE 16 – CIRCOLO “IL SILVESTRE”, via del Cuore n.1
INTERVERRANO COMPAGNI DA PISA, Collettivo OLGA (Milano), AVV.TA LETIZIA TONOLETTI (Parma). A seguire cena Vegana.


Rompere l’isolamento e stare al fianco dei compagni imprigionati solidarizzando con le loro lotte senza indietreggiare è un modo per ribadire la nostra solidarietà e la nostra complicità con chi decide di stare dall’altra parte della barricata.

Anarchiche e anarchici di via del Cuore Pisa, alcune compagne della Villa Occupata-Milano e Senza Gabbie.

Link: http://www.autprol.org/public/news/news000151303122006.htm

SCIOPERO DELLA FAME SILVESTRE 15-18 DICEMBRE

Aderiamo allo sciopero internazionale di solidarietà dal 15 al 18 dicembre contro il carcere, l’isolamento, la tortura, in solidarietà alle compagne e compagni della Turchia in lotta fino alla morte contro il modello F-Typ.
Per tutti quei compagni/e che sono stati uccisi/e: Edo, Sole, Barry, Xosé, Joelle, Bill… e per tutti/e quelli/e che il potere seppellisce sotto anni di galera e che tenta di annullare, annientare con continue privazioni, pratiche di spersonalizzazione, con isolamento e torture o semplicemente prendendo anni delle loro vite e separandoli/e dai loro affetti.

Vorrebbero piegarci e vanificare i nostri percorsi di libertà e liberazione, ma non è possibile soffocare la tensione che anima tutte e tutti coloro che lottano col desiderio di un mondo dove oppressione e sfruttamento non siano l’impronta indelebile dell’essere umano e il fondamento delle sue società. In una società dove il vivente viene transgenizzato, nanotecnologizzato, clonato e ridotto a materiale da laboratorio, le potenzialità e i progetti distruttivi e di controllo raggiungono livelli mai toccati. Il processo di artificializzazione, la reificazione, la dipendenza da un dominio tecno-scientifico sempre più motore di questo sistema, si estendono alla totalità e all’essenza di ogni essere vivente. In un simile contesto si mostra con evidenza la necessità di opporre il proprio netto rifiuto.

È una dura battaglia, ma almeno non gli avremmo dato in mano il mondo…
Per chi mette in gioco sé stessa/o, la sua vita e non chiude gli occhi…

Benedetta Galante
anarchiche verdi
Silvia Guerini

Costantino Ragusa
anarchici verdi
Federico Bonamici

Forum di discussione su temi anarchici e libertari --- http://www.ecn.org/contropotere/

Silvia, Erika LIBERE SUBITO!

Mar, 19/12/2006 – 12:34
Costantino, Betta, Federico LIBERI!

Beppe, Alice, Mariangela. Chiara, Daniele, Alessandro!

Da piu' di sette mesi quattro compagni del circolo anarchico ecologista "Il Silvestre" di Pisa (tra cui anche la nostra bergamasco SILVIA) sono detenuti preventivamente con l'accusa di associazione sovversiva (art.270 bis) e altri reati specifici, tra cui il sabotaggio di un traliccio dell'alta tensione. Altri cinque sono ai domiciliari (con ERIKA, altra di Bg) e due sono con l'obbligo di dimora. Due di loro sono stati condannati recentemente per il processo contro le C.O.R. (Cellule di Offensiva Rivoluzionaria) con pene fino a 5 anni.

Fin dall'inizio la loro carcerazione e' stata assai dura, essendo stati posti in regime E.I.V. (Elevato Indice di Vigilanza) che vuol dire: ISOLAMENTO, CENSURA, per alcuni BLOCCO TOTALE DELLA POSTA, DISPERSIONE SUL TERRITORIO. Il regime E.I.V., passo prima del 41bis (carcere duro) mira a smorzare la loro determinazione, i loro ideali e le lotte portate avanti in difesa della Terra (contro l'inquinamento e distruzioni ambientali) degli animali (per la loro liberazione dagli allevamenti di morte) e contro la logica dello sfruttamento umano in nome del profitto, che e' il fondamento della "dittatura" democratica e patriarcale in cui viviamo.

Altrettanto evidente e' la volonta' di cancellare una realta' anarchica a Pisa, che da sempre ha attirato manovre repressive riuscendo pero' sempre a mantenersi in vita. Non e' una novita' che quando si cerca di alzare la testa e si esprime con il cervello, il cuore e la passione di un radicale dissenso, il potere non puo' che reprimere per sopravvivere. E' cosi' e' stato per i nostri amici del Silvestre.

Noi fuori dalle galere abbiamo un'arma che e' la solidarieta', che non solo e' importante per i detenuti/e stessi, per meglio fronteggiare il carcere, ma da anche continuita' alle loro e alle nostre lotte.

Venerdi' 15 dicembre 2006, Betta, Silvia, Costantino e Federico hanno incominciato uno SCIOPERO DELLA FAME di cinque giorni in solidarieta' con i prigionieri politici turchi, che lottano da anni contro il regime F delle carceri speciali e che ogni anno insieme ai parenti e compagni ricordano con questa pratica di resistenza un'episodio gravissimo avvenuto nel 2000, quando per mano dell'esercito turco morirono massacrati 28 prigionieri in venti carceri dopo che 1000 detenuti politici iniziarono digiuni di protesta che li portarono fino alla morte.
Per essere al fianco delle nostre compagne e dei nostri compagni il 17/12/06 si terranno davanti alle carceri di Voghera, Bologna, Benevento e Napoli (dove sono rinchiusi Costantino, Silvia, Betta e Federico) quattro presidi in contemporanea.
Lunedi' 18 invece a Spoleto, per salutare Francesco, ancora detenuto per la condanna al processo "COR".

Come abbiamo dimostrato il nostro affetto, la nostra solidarieta' e la nostra complicita' con i compagni/e arrestati a Bg per la manifestazione contro il carcere, per i compagni/e arrestati a Mi per il corteo contro i fascisti, in particolare modo per i bergamaschi Paga, Vincenzo, Marina, Anita ed Armando, saremo presenti anche domenica 17 dicembre dalle ore 14.00 sotto le mura del carcere di Voghera, per salutare Costantino, nostro caro amico e compagno di mille lotte e di mille avventure.

TUTTI LIBERI! LIBERI SUBITO!
... per un mondo senza galere!

Comitato Contro il Carcere e la Repressione - Bg -


AGGIORNAMENTO SULLA REPRESSIONE A PISA

02/01/07: Aggiornamento sulla situazione delle compagne e dei compagni di Pisa

Puntualmente respinte dalla GIP Cannizzaro le istanze per gli arresti domiciliari chiesti dalla difesa per Betta, Silvia e Federico che rimangono in regime EIV a Benevento, Bologna e Napoli (Costantino e' invece a Voghera). Betta e' stata separata dalla sua compagna di cella e sua migliore amica e messa in semisolamento subendo diverse perquisizioni giornaliere. Silvia si vede a tuttoggi tenuta in isolamento, unica prigioniera EIV nel carcere di Bologna li viene ancora impedito contatti con le altre detenute, Da ricordare che Betta, Costantino, Federico, Francesco Gioia (recluso a Spoleto) e Mauro Rossetti Busa (recluso a Poggioreale) hanno partecipato allo sciopero internazionale della fame che si e' svolto dal 15 al 18 dicembre in solidarieta' con i prigionieri turchi che tale sciopero portano in molti casi fino alla morte.

Respinta anche la richiesta per i domiciliari dell'avvocato di Francesco Gioia, arrestato nel luglio 2004 a Pisa, evaso subito dai domiciliari, riarrestato a Barcellona nel maggio 2005 e estradato in Italia nel marzo 2006. E' ormai un anno e sette mesi che Francesco e' sequestrato dallo stato con a suo carico la sentenza di primo grado del processo COR che lo ha condannato a 5 anni e 2 mesi. E' quindi ancora in carcerazione preventiva.

Il 17 dicembre scorso si sono svolti dei presidi in solidarieta' ai nostri compagni in un clima piuttosto surreale rispetto ai precedenti appuntamenti, tutte le carceri sembravano disabitate… Che ci sia un motivo comune?

Conosciamo bene i limiti dei presidi sotto i carceri, il nostro voleva e vuole essere un gesto di complicita' per una forma di protesta, quella dello sciopero della fame, che assume tra i/le prigionieri/e turchi nelle celle di tipo F e per i loro familiari i connotati tragici di portarlo fino alla morte. D'altronde la scelta e' morire nelle celle d'isolamento nel silenzio assoluto o morire in una forma estrema di protesta.

E' con il cuore che siamo andati sotto i carceri, e' con il cuore che siamo con loro e con tutti coloro che non chiudono gli occhi, tutti coloro che a testa alta ribadiscono la loro identita' e il loro desiderio di lottare.
Noi qua fuori non ci tiriamo indietro, continueremo a sostenerli e a portare avanti le lotte che abbiamo condiviso (ognuno nel proprio territorio, sui propri temi, con i propri metodi).

Certi attimi che le nostre vite ci hanno regalato, nella quotidianita', nella lotta, negli affetti, nella complicita', nei sorrisi come nella rabbia, nell'amore come nell'odio non ce li togliera' mai nessuno. Nessuna galera, nessuna lontananza, nessuna misura ci possono impedire di vivere una vita con il desiderio espresso in mille modi di sovvertire questo mondo. Nessuna galera, nessuna lontananza, nessuna misura ci ha impedito di tenere aperta la sede, di organizzare iniziative, di aver tessuto solidarieta' e complicita' per i nostri amici/che cosi' duramente colpiti/e.

Per quelli fuori come per quelli dentro lo Stato ha come arma quella di cercare di fiaccare le idee e le tensioni. Ecco che uno degli ultimi rigetti della Gip sulla concessione dei domiciliari recita cosi': "mostra di non aver reciso i contatti con gli esponenti dell'area anarchica" (riferendosi alla corrispondenza!). Ecco che, previsti dal pacchetto Pisanu, arrivano i digossini nelle celle e nelle case dei "domiciliati" per un "colloquio informale", "dai su che non sei messa male…", "due chiacchere", "ah, questa vuole fare la dura…".
Solita storia, soliti metodi, solite carogne.
E ancora ecco che uno dei condannati al processo COR ha gia' "subito" un'udienza per "possibilita' di reiterazione di reato" con richiesta di obbligo di dimora e domiciliari notturni (ancora a distanza di due mesi non c'e' stata risposta), e un altro, sempre condannato nello stesso processo, "subira'" un'udienza a gennaio per l'applicazione dell'art. 1, cioe' la sorveglianza speciale, con richiesta di tre anni di confino nel paesino di residenza e domiciliari notturni. I motivi sono analoghi e quello che spicca di piu' sono le frequentazioni di compagni e compagne.

Classica strategia dello stato quella di voler fare terra bruciata, di incutere paura, di offrire collaborazione. Ma questi loschi figuri si scontreranno sempre con la nostra determinazione e non ci sara' galera, ne' confino, ne' tortura che potranno spegnere il fuoco che ci brucia dentro e l'amore per i nostri compagn*.

E la nostra incondizionata solidarieta' la esprimiamo ai compagn* di Lecce ancora sotto processo, a quelli di Roma che a gennaio avranno l'appello della Cervantes, ai torinesi che hanno occupato la sede della CRI, a Juan arrestato pochi giorni fa a Barcellona, a Carmelo in sciopero della fame, e a Marina, Marco, Mauro…

Un abbraccio infinito a Betta, Silvia, Federico, Costantino e Francesco, a Giuliano e Doriano ,a Mari, Erika, Chiara, Beppe, Daniele e Alessandro.

Liberta' per tutte e tutti!

Anarchici/che di via del cuore - Pisa
(fonte indymedia/ch)


Comunicato da Terra Selvaggia

23 febbraio 2007

Buona parte di chi lavora alla realizzazione di questo giornale si trova attualmente detenuta/o, dispersa/o in varie carceri del territorio italiano.

Il 4 maggio '06 sono state/i arrestate/i dieci compagne/i e tre sono stati indagati a piede libero. L'inchiesta e' stata condotta dal pubblico ministero Angela Pietroiusti della DDA (divisione distrettuale antimafia) di Firenze, gia' p.m. nel processo sulle cor (cellule di offensiva rivoluzionaria). Sono stati impegnati la digos e i carabinieri di Firenze, Pisa, Lucca e Arezzo che hanno condotto anche numerose perquisizioni. Lo stesso giorno degli arresti a Pisa, la procura di Roma ha disposto l'arresto di due compagni per furto d'auto(indagini partite e coordinate dalla procura di Firenze). L'attacco repressivo della procura fiorentina e' stato diretto contro una serie di compagne e compagni che fanno riferimento al circolo anarchico di via Del Cuore a Pisa, dove ha sede anche "Il Silvestre" e la redazione del giornale ecologista anarchico "Terra Selvaggia". Delle/i 10 compagne/i arrestate/i quattro sono tuttora in carcere e cinque agli arresti domiciliari restrittivi : Beppe ha ottenuto i domiciliari , Mariangela l'obbligo di dimora nel suo paese di nascita e ad Alessandro l'obbligo di dimora a La Spezia e' stato sostituito con un divieto di dimora da Pisa. Le accuse sono: associazione sovversiva con finalita' di terrorismo ed eversione dell'ordine democratico (art. 270 bis c.p.), fabbricazione, detenzione e porto di cariche di esplosivo ad alto potenziale (art.1, 2 e 4 legge 895/67 ed art.1 legge 15/80), attentati alla sicurezza di impianti di pubblica utilita' (art.635 c.p. e art.1 legge 15/80) con l'aggravante della finalita' di terrorismo...

I reati specifici contestati all'interno del 270bis sono due attacchi, uno contro la vetrina di un'agenzia di lavoro interinale "Adecco" a Pisa e un altro contro un traliccio dell'alta tensione della linea La Spezia-Acciaiolo in provincia di Pisa, danneggiato con due cariche di dinamite. Non e' adesso nostra intenzione entrare nel merito delle indagini o esprimere riflessioni su queste, cose che faremo in seguito e speriamo collettivamente.

Vogliamo ricordare a chi legge e a chi ci sostiene da anni che il numero 19 del giornale e' uscito ed e' gia' stato distribuito.
Chi non avesse ricevuto per posta le copie può contattare il solito indirizzo di Pisa, lo stesso vale per chi volesse più copie per la distribuzione.
Per quanto riguarda il sostegno economico al giornale, abbonamenti, benefit, etc, per il momento andra' utilizzato, al posto del c.c. intestato a Ragusa Costantino, il c.c.p. numero 72208614 intestato a Drovandi Luca - importante - specificando la causale!
Oppure il c.c.p. di Senza Gabbie numero 76215631 intestato a Petit Mattia.
Per sostegno economico ai/lle compagni/e utilizzare lo stesso ccp, specificando la causale.
E' in preparazione il numero 20 di "Terra Selvaggia", chiunque voglia inviare materiale, notizie, contributi…può mettersi in contatto con la sede anarchica di via Del Cuore 1, 56127 Pisa

Per scrivere alle compagne ed ai compagni in carcere:

BENEDETTA GALANTE
C.C. -VIA E.NOVELLI, 1- 82100 BENEVENTO

SILVIA GUERINI
CARCERE "LA DOZZA", VIA DEL GOMITO, 2 - 40127 BOLOGNA

FEDERICO BONAMICI
C.C. VIA NUOVA POGGIOREALE 177,- 80143 NAPOLI

COSTANTINO RAGUSA
C. C.VIA PRATI NUOVI 7, 27058 VOGHERA (PV).

Da via del Cuore - Comunicato

Mar, 10/04/2007
La vicenda ormai è nota, il 4 maggio l’inchiesta sui gruppi di affinità operanti sul territorio pisano e apuo-versiliese portata avanti dalla D.I.G.O.S. e l’inchiesta denominata “anti-cor-pi” atta ad individuare gli eventuali ritorni di fiamma del gruppo clandestino C.O.R. svolta dai R.O.S. a livello nazionale, passano alle vie di fatto colpendo, in Toscana, 5 compagni (Beppe, Betta, Fede, Costa e Silvia) con l’ordine di custodia cautelare in carcere, altri 5 (Erica, Alice, Daniele, Mariangela e Chiara) ai domiciliari ed uno (Ale) costretto nella propria città natale; a Roma vengono tratti in arresto, per altri motivi, tre compagni, Pandino, Gabriele e Sergio, che pochi giorni dopo vengono rilasciati.

Dopo più di 11 mesi la situazione è la seguente: Alessandro ha il divieto di dimora nel comune di Pisa; Chiara ha l’obbligo di dimora a Calci (PI); Erica nelle circoscrizioni di Tirrenia e Marina di Pisa; Mariangela ha l’obbligo di firma tre volte alla settimana; Daniele ha l’obbligo di firma una volta al giorno e il divieto di dimora nel comune di Pisa; Alice, Beppe, Fede, Silvia e Betta sono ai domiciliari; Costa rimane tuttora in carcere. Le indagini si sono chiuse e gli indagati sono 12 attivisti del circolo anarchico ecologista di via del cuore. L’accusa è il 270 bis più reati specifici, la P.M. (Angela Pietroiusti) è la stessa che ha presieduto le udienze del processo ai presunti appartenenti alle C.O.R.

Per anni gli spioni ci hanno tenuto sotto controllo in attesa del minimo pretesto per rinchiuderci, e dopo le enormi spese sostenute si sono accontentati di quello che avevano racimolato: NIENTE!

Così per costruire il “castello di sabbia” investigativo, che ha le sue fondamenta nell’inequivocabile dato di fatto che tutti noi indagati facciamo riferimento al circolo di via del cuore a Pisa, vengono usate delle telefonate e delle misteriose conversazioni, o meglio delle parole “losche” estrapolate da misteriose conversazioni… Per finire “l’opera” i soliti automi riducono le relazioni umane tra compagni/e in miseri rapporti gerarchizzati all’interno di una fantomatica associazione. C’era da aspettarsi che agli occhi dei burattini apparissero insoliti, strani e pregiudizievoli i rapporti umani svincolati dalle gerarchie proprie di questa società così come il legame di fratellanza e di condivisione che ci lega.

Come potrebbero capire sbirri, magistrati, giudici che hanno scelto di vivere a testa bassa, sottomessi, dalla parte di chi impone, aliena, devasta e terrorizza?.

Si perché terrorista è il Potere che, da sempre, per mantenersi ha bisogno che dilaghi la paura tra i sui sudditi, che la popolazione terrorizzata ed impaurita dalla possibilità di perdere le miserie che questa esistenza offre, accetti qualsiasi imposizione.

Terrorista è chi esporta la democrazia e la pace uccidendo migliaia di persone e devastando interi territori, terrorista è chi rinchiude uomini e donne dentro alle galere, ai C.P.T., agli O.P.G. per salvaguardare la pace sociale e la pacifica convivenza, terrorista è chi in nome del progresso e della ricerca, ormai (o da sempre?) sinonimi di profitto, uccide milioni di animali ogni giorno, terrorista è chi, con la scusa dello sviluppo, devasta l’ambiente con grandi opere, inceneritori, rigassificatori, antenne, discariche e ogni genere di nocività, terrorista è chi per salvaguardare la sicurezza di pochi spia e controlla la vita di tutti, terrorista è chi, velatamente o meno, minaccia di rinchiuderci se non stiamo alle regole che qualcuno ha deciso per noi.

Quando la paura non riesce a tenere a bada gli istinti di liberazione, di autodeterminazione, di lotta per la terra e per la libertà di ogni essere vivente si assapora il gusto della rivolta, si scopre la necessità di lottare seguendo gli istinti del proprio essere. In questi momenti lo Stato grida al terrorismo, perché il Potere ha paura dell’individuo, del gruppo che, abolendo la delega, si oppone alle sue imposizioni; la dittatura democratica non può tollerare chi gli si oppone apertamente e usando i suoi mezzi cerca di zittirlo, di piegarlo: questa è la sua logica! Intimidire, piegare e infine annientare chi non si sottomette. E si nasconde dietro un muro di bugie che con l’aiuto dei media, veri e propri servi, diventano “verità”.

Ma non servono le campagne diffamatorie sui giornali o in televisione, né le infime minacce e intimidazioni uscite dalle fogne di qualche sbirro, né tanto meno i mesi o gli anni di isolamento e/o detenzione lontani dai nostri affetti, dai nostri amori; perché quello che siamo non è possibile cambiarlo. Possono adoperarsi in qualsiasi modo ma gli obbiettivi delle nostre lotte restano li immutati a simboleggiare che nulla è cambiato. Oggi come ieri sputiamo sopra i contentini offerti dal Potere, non vogliamo diritti che aiutino il sistema ad apparire più democratico e liberale, vogliamo distruggere il Potere in ogni sua rappresentazione e finché ne rimarrà anche solo un’ombra combatteremo per annientarlo.

Il pensiero, l’affetto e la nostra solidarietà vanno a Costa e Francesco che ancora si trovano in carcere e con i quali abbiamo condiviso le esperienze di lotta e la quotidianità. Un saluto solidale e complice va a tutti coloro che si trovano ad affrontare le manovre repressive e/o stanno pagando con il carcere il loro essere in conflitto con il Potere. A quei compagni e a quelle compagne che continuano a portare avanti le lotte vogliamo trasmettere la nostra forza e il nostro affetto con la certezza che un domani saremo di nuovo fianco a fianco, un orda di animali selvaggi, a lottare per la libertà.

(da www.informa-azione.info/da_via_del_cuore_comunicato)


Repressione a Pisa e la cosiddetta inchiesta sulle Cor
Repressione in Italia
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