Nel bunker della democrazia

Il 23, 24 e 27 Maggio all'aula bunker del tribunale di Firenze si svolgeranno le udienze preliminari per il procedimento a carico di 11 compagni/e rei, secondo la procura, di far parte delle Cellule di Offensiva Rivoluzionaria (COR) che a Pisa e non solo, in circa due anni, hanno firmato diverse azioni contro sindacati, partiti, esponenti fascisti, agenzie interinali.
Per tutti il reato contestato è associazione sovversiva con finalità di eversione (270 bis). Tre compagni sono attualmente in carcere: Alessio dal 7 giugno, Willy dal 30 luglio dello scorso anno e Francesco è stato catturato a Barcellona pochi giorni fa, dopo mesi di latitanza.
Nell'occasione volgiamo lanciare tre giornate di mobilitazione, ribadendo sempre che il modo migliore di rapportarsi alla repressione è la continuazione delle lotte. Non che si voglia sottovalutare o accettare come inevitabili le pressioni e le persecuzioni dello stato, ma sappiamo bene che un forte apparato di controllo e repressione sociale è parte costitutiva e necessaria del sistema nel quale viviamo. E se controllo e repressione sono il pane quotidiano di cui ogni individuo è sempre più costretto a nutrirsi, è evidente che all'interno di un percorso di lotta radicale siano aspetti con i quali, prima o poi, ci si deve scontrare. Come non è la repressione in se stessa che ci sorprende e che determina il nostro essere ribelli, ma piuttosto il sistema sociale all'interno del quale si sviluppa, così è continuando a combattere il sistema nella sua totalità che la si può contrastare ed essere di supporto a tutti coloro che ne sono colpiti. Il gigantesco apparato preventivo repressivo tende ad allineare tutti in un modello di vita dove la legalità e la sicurezza sono questioni centrali, con il quale lo stato cerca di contenere nella sua rete tutte le possibili deviazioni.
Nonostante tutto questo, da sempre e per sempre, ci saranno individui ai quali i confini imposti dallo stato andranno stretti, non curanti, per necessità o per scelta, delle conseguenze che lo stato stesso promette essere dure e certe.
I burattinai democratici del profitto e della legge degni dei migliori regimi dittatoriali, premono sempre più velocemente per riuscire finalmente a punire non solo per quello che si fa, ma per ciò che si pensa. L'introduzione dello psicoreato è il coronamento di uno stato che vuole considerare le sue “mele marce” come dei malati: quelli incurabili da eliminare (democraticamente) e quelli curabili da reinserire a condizioni ben precise.
Che quella dove viviamo sia una società galera è più che evidente, ma non è facendo del vittimismo o fermandosi alle singole vicende repressive che riusciremmo ad incidere sulle sorti di questo esistente. Per questo le iniziative che proponiamo, nel loro piccolo, intendono allargare la questione repressione dall'inchiesta pisana ad un analisi più estesa ed inoltre discutere di quelle lotte che sentiamo più vicine e che da sempre abbiamo portato avanti.

Anarchici/che di via del cuore, Gruppo ecologista “il Silvestre”, Individualità anarchiche Pietrasanta

PROGRAMMA
LUNEDÍ 23
• Ore 8:30 Presidio sotto l'aula bunker presso via dell'Agnolo per salutare i compagni
• Ore 16:00 Presso il Bar occupato della facoltà di lettere, P.zza Brunelleschi.(FI)
Interventi sulla repressione:
Avv. G. Pelazza
Croce Nera Anarchica

• Ore 21:00
Cena Benefit spese processuali; presso il M.A.F vicolo del panico 2

MartedÍ 24
• Ore 8:30 Presidio sotto l'aula bunker presso via dell'Agnolo per salutare i compagni
• Ore 11:00 Presidio sotto al consolato spagnolo contro l'estradizione di Francesco.
• Ore 16:00 Presso il Bar occupato della facoltà di lettere, P.zza Brunelleschi.(FI)
Interventi sulle lotte:
Mapuche la questione benetton
Lotta di liberazione animale
Ecologismo radicale
Campagna contro CPT

GIOVEDI' 26
• Ore 21:00 Cena Benefit spese processuali; presso CPA-FI SUD via di Villa magna.

Venerdi' 27
• Ore 8:30 Presidio sotto l'aula bunker presso via dell'Agnolo per salutare i compagni

Possibilità di dormire, portarsi il sacco a pelo

Fonte: anarcotico.net

H O M E
Repressione a Pisa