Consiglio Comunale di Cascina
Alla presenza dell'Arcivescovo di Pisa
Ouday Ramadan rompe il silenzio.

Il “Comitato contro la repressione” di Pisa, a tutt'oggi impegnato in un’opera di sensibilizzazione a favore dell’immediata scarcerazione di William Frediani e Alessio Perondi ringrazia il Consigliere Ouday Ramadan per il suo prezioso intervento al Consiglio comunale di Cascina. Esprimiamo inoltre l’augurio che altri esponenti delle istituzioni locali diano il loro contributo per aiutarci ad informare la cittadinanza su questa grottesca inchiesta. Nel frattempo prendiamo l’occasione per comunicare la positiva notizia che la raccolta delle firme a favore dell’immediata scarcerazione di Perondi e Frediani sta trovando una forte risposta nella cittadinanza (circa un migliaio di firme in due settimane).

Il 13/04/05, durante un Consiglio comunale aperto, alla presenza di Monsignor Alessandro Plotti, Arcivescovo di Pisa, il consigliere Ouday Ramadan, che da poco ha lasciato il gruppo consiliare di Rifondazione Comunista, “nonostante le differenze culturali e religiose” e “di fronte al silenzio delle istituzioni e dei politici”, ha lanciato un appello per la scarcerazione di Frediani William e Perondi Alessio, “due cittadini sottoposti ad un’odissea giudiziaria, che li ha portati ad una prolungata detenzione preventiva”.

Nel suo intervento, Ouday Ramadan ha sottolineato che, per la sopravvivenza della democrazia, è necessario rispettare le regole che essa stessa ha stabilito. Un principio sacro della democrazia, sancito anche dalla nostra Costituzione e ripreso, in perfetta sintonia, dal nostro Codice, è quello secondo cui l’imputato deve essere considerato innocente finché non se ne dimostri la sua colpevolezza. L’odissea di William Frediani e Alessio Perondi non si è mai incontrata con questo principio.
Ouday ha così continuato: “Eccellenza, so per certo, anche se fosse per il solo fatto geografico, vede Eccellenza chi vi parla è nato a Tarso e la terra dove sono nato è stata definita da Giovanni Paolo II culla della cristianità nonché della civiltà, so per certo che il Gesù Nazareno che Lei oggi proclama come il Cristo, ha conosciuto la sofferenza, le ingiustizie e le sommarie condanne. Ed è per questo che oggi si ha bisogno di uomini di buona volontà, capaci di ascoltare prima di condannare.
Eccellenza, nonostante le differenze, la mia cultura laica e, mi permetta, marxista, si trovano oggi sullo stesso orizzonte di ciò che Lei professa: una società fatta a misura d’uomo.
Su questa specifica vicenda mi appello dunque a Lei per rompere quel muro di silenzio, affinché Ella intervenga dove gli altri hanno taciuto”


Pisa: Cosiddetta Inchiesta sulle Cor

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