Per i compagni e le compagne processati/e a Pisa


Venerdì 7 Luglio 2006 il tribunale di Pisa ha emesso la sua sentenza contro i compagni e le compagne accusati di varie azioni rivendicate dalle Cellule di Offensiva Rivoluzionaria (COR).
Si è voluto celebrare un processo-guida comminando pene esemplari riconoscendo come aggravante la famigerata "associazione sovversiva con finalità di terrorismo" l'art. 270bis. Esso è stato continuamente aggiornato tanto dai governi democristiani a cominciare dalla fine degli anni '70 quanto dai governi di centro-destra e di centro-sinistra negli anni '90, fino ad arrivare al pacchetto Pisanu dell'estate 2005.
Le condanne distribuite ai sei compagni condannati (su undici processati) vanno dal minimo di 3 anni e 6 mesi e arrivano fino a 6 anni. Alcuni di questi sono attualmente prigionieri in diversi carceri e sottoposti ad elevato indice di vigilanza (EIV). L'EIV, come il 41bis, è un'altra forma di isolamento che peggiora ulteriormente le condizioni di vita in carcere. Esso comporta censura, limitazioni nei permessi dei colloqui, separazione da tutti gli altri prigionieri, impedimento di svolgere qualsiasi attività lavorativa al di fuori della sezione speciale, limiti all'attività sportiva ecc.
I compagni e le compagne processati/e hanno la nostra incondizionata solidarietà. La loro condanna è un esempio di come il potere vorrebbe criminalizzare i percorsi di liberazione sociale ed affilare le proprie armi preventivamente per gestire antagonismi sociali sempre meno mediabili.
Con i compagni condannati a Pisa, e per tutti i proletari che il carcere rinchiude, ci impegneremo per contribuire allo sviluppo di un movimento di solidarietà che rompa l'isolamento e chieda con forza la loro liberazione.

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10/07/2006
OLGA – Ora di Liberarci da tutte le GAlere
(indymedia)

Solidarietà da Milano
Sardegna libera - Liberi Tutti

54 perquisizioni, 44 indagati e 10 arresti sono le spaventose cifre dell’operazione repressiva che ha colpito i compagni indipendentisti sardi di Sassari e Nuoro all’alba dell’11 luglio.
L’ accusa è di essere gli artefici di una trentina di azioni dirette rivendicate dalle sigle O.I.R. (organizzazione indipendentista rivoluzionaria) e N.P.C. (nucleo proletari per il comunismo), la più eclatante fu la bomba alla villa di Berlusconi nei giorni che riceveva Blair a porto rotondo.
L’obbiettivo è quello di distruggere un’intera area politico/culturale attraverso l’utilizzo del noto articolo 270 (associazione sovversiva) potenziato dal pacchetto Pisanu durante lo scorso governo.
Lo abbiamo visto usare ripetutamente negli ultimi anni per permettere lunghe e punitive carcerazioni preventive ai danni di decine di compagni e avere la sua consacrazione dal tribunale di Pisa nel cosiddetto processo per le C.O.R. con condanne fino a sei anni.

Da più di quattro mesi stiamo lottando per la liberazione dei 25 antifascisti arrestati l’11 marzo 2006 a Milano. La battaglia di libertà che abbiamo aperto per la loro vicenda ci unisce ai compagni sardi, perché siamo di fronte a delle trasformazioni rapide e feroci dell’apparato repressivo e della gestione del dissenso. Carcerazioni preventive di massa, l’uso di reati come quelli associativi, di devastazione e saccheggio permettono richieste e condanne di pene esemplari:
Chiediamo la liberazione di tutti i compagni sardi e l’abolizione del 270.
La solidarietà è un arma.
La resistenza non si arresta.
Liberi tutti
Tottus a Fora!
Officina della Resistenza Sociale, Milano navigli Antifascisti

Esprimiamo solidarietà per i compagni di Pisa, Milano, Sardi e torinesi

Sardegna libera - Liberi Tutti

54 perquisizioni, 44 indagati e 10 arresti sono le spaventose cifre dell’operazione repressiva che ha colpito i compagni indipendentisti sardi di Sassari e Nuoro all’alba dell’11 luglio.
L’ accusa è di essere gli artefici di una trentina di azioni dirette rivendicate dalle sigle O.I.R. (organizzazione indipendentista rivoluzionaria) e N.P.C. (nucleo proletari per il comunismo), la più eclatante fu la bomba alla villa di Berlusconi nei giorni che riceveva Blair a porto rotondo.
L’obiettivo è quello di distruggere un’intera area politico/culturale attraverso l’utilizzo del noto articolo 270 (associazione sovversiva) potenziato dal pacchetto Pisanu durante lo scorso governo. Lo abbiamo visto usare ripetutamente negli ultimi anni per permettere lunghe e punitive carcerazioni preventive ai danni di decine di compagni e avere la sua consacrazione dal tribunale di Pisa nel cosiddetto processo per le C.O.R. con condanne fino a sei anni.
Da più di quattro mesi chiediamo la liberazione dei 25 antifascisti arrestati l’11 marzo 2006 a Milano ed accusati di devastazione.
A Torino il 27/06 si è aperto il processo per devastazione nei confronti degli antifascisti che un anno prima scesero in piazza per rispondere ad un attacco fascista ai danni di alcuni abitanti di squat.
Quotidiani come La Stampa continuano a pubblicare le veline della questura ai danni dei compagni che portano avanti le lotte contro i CPT, contro la repressione in ogni sua forma, che si muovono per la riappropriazione di spazi, e che per questi motivi vengono indicati dai giornali con tanto di uso dei nomi come "bombaroli" pericolosi.
Siamo di fronte a delle trasformazioni rapide e feroci dell’apparato repressivo e della gestione del dissenso.
Carcerazioni preventive di massa, l’uso di reati come quelli associativi, di devastazione e saccheggio permettono richieste e condanne a pene esemplari.
Chiediamo la liberazione di tutte/i i compagni e l’abolizione del 270.
L'antifascismo non si processa.
La resistenza non si arresta.
Liberi tutti

La Reggia - Torino
www.ecn.org/reggia

dal notiziario del Campo Antimperialista, 15 luglio 2006 ... http://www.antiimperialista.org

PROCESSO C.O.R.: TUTTI CONDANNATI. WILLIAM DI PIU'

Nella notte tra Venerdì 7 e Sabato 8 Luglio a Pisa, dopo ore di camera di consiglio, è arrivata la sentenza di primo grado del cosiddetto processo alle Cellule di Offensiva Rivoluzionaria (COR).
Utilizziamo il termine «cosiddetto» perché nessuno degli imputati ha mai ammesso di far parte di questa organizzazione: in realtà i compagni processati facevano parte di un circolo anarchico- ecologista pisano (Il Silvestre). Assieme a loro (anzi, secondo la tesi dell'accusa «al comando dell'organizzazione») il militante del Campo Antimperialista Willi Frediani.
La vicenda era cominciata nel Luglio del 2004 con l'arresto di diversi compagni che furono accusati di "Associazione con finalità di eversione dell'ordine democratico" (art. 270 bis). I fatti a loro contestati: aver organizzato ed eseguito alcuni «attentati» per lo più contro esponenti di AN a Pisa (un'auto bruciata, e un portone bruciacchiato).

La Corte d'Assise di Pisa, in un ambiente militarizzato, ha espresso il proprio giudizio: 6 condanne e 5 assoluzioni ai presunti appartenenti alle Cellule di offensiva rivoluzionaria (Cor). In particolare 6 anni a Willy Frediani, 5 anni e 2 mesi a Francesco Gioia, 5 anni a Costantino Rozzi, 3 anni e 8 mesi ad Alessio Perondi, 3 anni e 6 mesi a Benedetta Galante e Leonardo Landi.

Nonostante il dibattimento fosse andato ottimamente per la difesa, che aveva smontato tutti gli indizi dell'accusa (che non aveva NIENTE in mano per dimostrare la colpevolezza degli imputati), il giudizio è stato di condanna per sei degli undici imputati.

Significativa anche la distribuzione delle condanne: i giudici hanno accettato il teorema dell'accusa per la quale Frediani sarebbe stato il capo dell'organizzazione; un gradino più in basso Gioia, Rozzi e Perondi. Come mai Frediani risulta essere il capo delle COR? Lo spiega chiaramente il giudice del Tribunale del Riesame di Firenze (in uno dei tanti rifiuti per la scarcerazione di Willi e degli altri imputati): Frediani sarebbe stato particolarmente pericoloso in quanto

«... dedito ad azioni di questo tipo e, soprattutto, sorretto da convinzioni ideologiche ben più pericolose ed estreme di quelle fino a questo momento espresse dalle COR, convinzioni che mostrano l'adesione convinta alla lotta violenta di classe di radice comunista che - si potrebbe dire: inevitabilmente - prevale sull'ispirazione anarchica»

Non c'è che dire: altro che sentenza basata sui fatti! Dall'inizio di questa vicenda siamo di fronte a costruzione di teoremi politici tanto strampalati quanto infami, costruiti solo con lo scopo di tenere il più a lungo possibile in carcere dei compagni e dare alla cittadinanza un falso senso di sicurezza («le forze dell'ordine lavorano per voi: guardate quanti brutti e pericolosi terroristi stiamo incarcerando!»)

E' chiaro che non sono stati i fatti muovere i giurati. Spesso si parla di "sentenza politica": ecco un caso a cui questo commento si adatta perfettamente!
E' evidente che dopo aver montato tutto il circo mediatico per due anni interi (sia a livello nazionale che locale) non si potevano assolvere tutti gli undici imputati. Dopo aver passato due anni a definire questi undici compagni come "gli eredi delle BR", una sentenza di assoluzione completa avrebbe fatto sprofondare nel ridicolo la magistratura (che ha fatto fare a Frediani e a Perondi quasi due anni di carcere preventivo, e che tiene ancora in carcere Gioia e molti degli imputati), i servizi segreti (memorabile la loro "relazione semestrale" discussa in parlamento dove si mettevano le COR al primo posto dei pericoli terroristici in Italia), l'ex Ministro Pisanu (che sbandierava l'arresto dei compagni come un grande successo del governo berlusconi sulla strada della "sicurezza": di chi??), i giornali, che per due anni hanno suonato la grancassa del pericolo terrorista delle cor (sinonimo, nei loro articoli, del circolo ecologista "Il Silvestre").
Il processo non finisce qui: vedremo se avranno il coraggio di confermare queste condanne in appello. L'attenzione deve rimanere alta e la solidarietà intorno a questi compagni non deve venire meno perché è dall'isolamento che si nutre la vigliaccheria di questo potere.

Ai compagni coinvolti in questa vicenda va tutto l'appoggio e la solidarietà da parte dei compagni del Campo Antimperialista.

LIBERTA' PER TUTTI!
BASTA CON LA REPRESSIONE
LE IDEE NON SI PROCESSANO!
SOLIDARIETA' A TUTTI I COMPAGNI COINVOLTI NEL PROCESSO E AL CIRCOLO "IL SILVESTRE" DI PISA!

Dal Laboratorio delle disobbedienze Rebeldía
Cantiere SanBernardo

NOI FACCIAMO POLITICA, NON FACCIAMO I MAGISTRATI


Repressione a Pisa e la cosiddetta inchiesta sulle Cor
Repressione in Italia
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