NOI FACCIAMO POLITICA, NON FACCIAMO I MAGISTRATI


Noi facciamo politica, non facciamo i magistrati: non abbiamo bisogno di attendere le “motivazioni” della sentenza sul processo alle cosiddette COR per esprimere le nostre più forti preoccupazioni per l’involuzione dello stato di diritto in Italia e in particolare nella nostra città, nel momento in cui non solo si afferma che bastano indizi, pochi indizi, per mandare in galera qualcuno, ma anche si ha la forte sensazione di una condanna che appare scritta già dal primo momento, con un singolare ribaltamento della presunzione di innocenza.

Il ruolo del “terrorista”, dell’”eversore” è stato affibbiato in fretta: troppe volte è accaduto nella storia di tutto il secolo scorso, al solito quando non si sa bene dove colpire si dà la colpa all’”anarchico” di turno trovando un facile capro espiatorio; mentre decine di persone, indipendentemente da cosa hanno detto e diranno le aule di tribunale, hanno già la vita rovinata.

Assistiamo con sgomento al rispolvero degli articoli 270 del 1930 (un articolo introdotto dal Codice Rocco allo scopo di tutelare le istituzioni e gli organi politici creati dal fascismo) sulle associazioni sovversive e del 270 bis del 1979 su terrorismo ed eversione, recentemente “aggiornato” nel 2001; figure che consentono di aumentare esponenzialmente le pene, anche in caso di reati di per sè di non rilevante entità, sulla base dell'accusa di far semplicemente parte di una determinata associazione con determinati scopi, indipendentemente dalla effettiva commissione di questi reati, con la conseguenza di trasformare le pene per lo stesso reato da sostanzialmente “miti” ad assolutamente devastanti.

Per quel che ci riguarda, non abbiamo fatto e non faremo mai politica con chiunque voglia riportare le lancette allo stile delle società segrete: abbiamo scelto di fare politica in una dimensione pubblica perchè crediamo nella partecipazione, certe pratiche non hanno nulla a che fare con noi e non ci appartengono, riteniamo anzi che danneggino in primo luogo il movimento, chi ogni giorno a volto scoperto e alla luce del sole lotta contro la guerra, il razzismo, la precarietà del lavoro e della vita.

Laboratorio delle disobbedienze Rebeldía

Cantiere SanBernardo


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