INGIUSTIZIA: Detenuto grazie ad un trucco

William Frediani, finito in carcere lo scorso agosto con l'accusa di far parte delle Cellule di offensiva rivoluzionaria (Cor) è stato tenuto dentro 45 giorni in più sulla base di un provvedimento falso. A sostenerlo è il suo avvocato Giuseppe Pelazza che circa un mese fa ha invitato un esposto al Consiglio superiore della magistratura e al ministero della giustizia.

Al momento dell'arresto, nell'agosto scorso, gli investigatori pisani avevano spiegato che l'accusa contro lui e il gruppo di persone di cui supponevano fosse il leader non poteva essere di terrorismo perché gli atti «vandalici» di cui erano accusati erano di portata troppo limitata.

A dicembre perciò il tribunale di Pisa ha cambiato idea: senza spiegazione la procura ha spedito il caso a Firenze con una accusa di «eversione». Decidendo proprio a dicembre, è riuscita ad evitare che il giovane uscisse dalla galera, fosse anche per un giorno.

Ora si scopre che gli ultimi 45 giorni di reclusione decisi a Pisa, tra novembre e dicembre, erano basati sull'attesa di accertamenti «particolarmente complessi» che in realtà i pm avevano in mano da ottobre. Insomma un falso, sostiene l'avvocato Pelazza che ha denunciato il fatto al csm.


(Il Manifesto 9 aprile 2005 pag. 11)

Cosiddetta inchiesta sulle Cor

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