Nicola VISCHI
Nicola
Vischi Nacque a Trani il 7 maggio 1849 da nobile ed illustre famiglia
che aveva dato i natali a Nicola senior dei marchesi di Langres e Vincenzo
patriota risorgimentale e giurista, fondatore in Trani di una scuola di
diritto, nella quale si formò Giovanni Bovio, e deputato al Parlamento
nell'VIII legislatura dopo l'Unità d'Italia.
Anche
Nicola Vischi si formò alla scuola dello zio Vincenzo e, trasferitosi
a Napoli, si laureò in giurisprudenza, esercitando poi la professione
con molto profitto. Entrato giovanissimo in politica professò idee democratiche.
A
Napoli fu candidato al Consiglio Comunale dal Circolo della Sinistra,
di cui fu segretario sotto la presidenza dell'on.Crispi e dell'on.Cairoli..
Aderì
al movimento pentarchico sorto in risposta delle forze costituzionali
di sinistra al trasformismo di De Pretis. Nel 1885 fu a Napoli componente
della Confederazione operaia sotto la presidenza dell'on.Nicotera. Candidato
alla Camera nel III collegio di Lecce nel 1886, fu eletto deputato nelle
elezioni del 1890.
A
seguito della riforma elettorale che aveva istituito 508 collegi uninominali.
Nicola Vischi si candidò al XVIII collegio elettorale di Gallipoli e fu
eletto deputato il 6 novembre del 1892. Rieletto ancora nel 1895, sostenne
e vinse due anni dopo contro Antonio De Viti De Marco la decisiva battaglia
politica nel collegio di Gallipoli, restando deputato di Gallipoli fino
al 21 dicembre 1901 quando, con decreto reale, fu nominato senatore a
vita.
Nel
corso della sua lunga attività parlamentare si interessò dei problemi
economici del Salento (soprattutto di ferrovie e del porto di Gallipoli).
Propose nel 1892 l'istituzione della festa nazionale del XX Settembre
che fu approvata nel 1895. Espresse idee libertarie al fianco dei radicali
"legalitari", prendendo posizione contro l'uso della forza nei moti di
Milano e contro lo scioglimento della Camera del Lavoro di Genova.
Morì
a Napoli il 9 marzo del 1914. Una lapide commemorativa gli è stata dedicata
a Trani, sua patria. In Gallipoli, in suo onore ed a ricordo dell'istituzione
della festa nazionale del XX settembre, fu murata, nel 1895, sulla facciata
del palazzo comunale, una lapide commemorativa che tutt'ora esiste.
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