CORRIERE DELLA SERA 8 settembre 1991 Edoardo Grassi LAssociazione sognatori seppellirà alla villa Trivulzio di Briosco cento simboli della nostra civiltà da dissotterrare nel 2222 Arrivano i conservatori del presente perduto Briosco Nello scatolone entra per prima la consumata bandiera del Pci che per trentanni ha sventolato allingresso della Casa del popolo. Poi tocca al mitico Cubo di Rubik, accompagnato dallindispensabile manualetto di istruzioni, a un orologio Swatch e a un telecomando. Cento oggetti simbolo del nostro tempo (destinati a uscire presto dalluso comune)stanno per essere ibernati nel giardino di una delle più belle ville della Brianza, a un metro di profondità. Vicino alla buca cè già la targa che dovrà ricordare ai posteri la data di esumazione del tesoro: l11 novembre 2222. Gli artefici della singolare iniziativa sono i rappresentanti dellAssociazione europea amici dei sogni, un gruppo di goliardi lombardi che da due anni, come è scritto nello statuto, promuove linformazione, lattitudine ai sogni e la loro concretizzazione. E, fino a ieri, era un sogno anche quello di preparare un mini museo per gli archeologi del terzo millennio. Unidea discussa a lungo dallapposito comitato organizzatore che, a colpi di badile, ha iniziato il conto alla rovescia. Ma, badate bene spiega Gianfranco Magrini, il presidente dei sognatori -, possono entrare nella collezione solo oggetti legati a mode oppure destinati a essere soppiantati dallescalation tecnologica o del design. Cose che i nostri pronipoti non potranno trovare nemmeno nei mercatini dellusato. I promotori non hanno lasciato nulla al caso, seguendo addirittura criteri matematici per stabilire la data di interramento della loro arca, il 21.12 del 1991. E un numero simmetrico, quindi perfetto precisa Magrini così come ha una coerenza matematica l11.11 del 2222, data scelta per il recupero del materiale. Il posto dove seppellire lo scatolone è stato deciso, invece, per ragioni storiche. La buca è stata scavata nel parco della settecentesca villa Trivulzio-Mazoni-Caccia, a Capriano di Briosco, la residenza del conte Gerolamo Trivulzio, unico erede del casato milanese. Furono i Trivulzio a scegliere di essere i depositari dei codici leonardeschi dice il proprietario -, così fu conservato quel materiale geniale che ha arricchito il nostro bagaglio scientifico. Nel mio piccolo, voglio tramandare ai posteri una parte del patrimonio culturale a perdere del nostro tempo. I rappresentanti del comitato stanno confezionando lo scatolone. Nellarca cè ancora posto: suggerimenti e consigli, dicono allAssosogni, sono molto graditi. |