IL GIORNO venerdì 21 ottobre 1988 Piero Lotito In via Anfiteatro è nata unassociazione che pratica e diffonde larte del fantastico Club di sognatori, ma con le idee chiare Scopi: Sviluppo dellimmaginazione, del buon gusto, dellumorismo, doti utili anche ai politici. I milanesi sognatori sono un esercito, ma finora hanno vissuto nascosti, senza una casa. Oggi, finalmente, una buona notizia: il rifugio cè, lo ha costruito un gruppo di loro colleghi fondando unassociazione che si propone di promuovere lattitudine ai sogni, la fiducia nei sogni, linformazione sui sogni, la realizzazione dei sogni. Chi la ritenesse una notizia impossibile, non ha, evidentemente, sufficiente dimestichezza con i sogni. Liniziativa, che strizza locchio al traguardo comunitario, si chiama Assosogni Associazione europea amici dei sogni. Soci fondatori ne sono, Silvano Zazzi e la moglie Ornella Bertorelli, Francesca Grimaldi e Gianfranco Magrini. La sede sociale è stata eletta nel cuore antico di Milano, la via Anfiteatro. Qui, all11, ha aperto da poco i battenti la Bottega Guast, prima iscritta allassociazione. Da un locale malmesso, ex deposito dun vinaio, acquistato da Silvano Zazzi, un manipolo di ingegneri e architetti sognatori ha ricavato una porziuncola di Medioevo: nobili lastre irregolari di pietra per pavimento, scalette senza sbocco, tracce di antichi camini, mattoni a vista e bordature, rugginosi chiavistelli qua e là, una cantina verticale come un pozzo, travi di legno. Il nome Guast in omaggio a quello della vecchia contrada, detta del guasto per via delle continue distruzioni generate dalle battaglie per il possesso del vicino Castello. In questo ambiente, piccolo ma di forte suggestione, ogni lunedì si ritrova una combriccola, dicevamo, di sognatori. Professionisti per lo più, ma soprattutto sognatori. Abbiamo cominciato conoscerci dice Silvano Zazzi -. I curiosi sono perciò bene accetti, ne prendiamo nota e ai primi dell89, quando apriremo le iscrizioni in piena regola e ci riuniremo più volte alla settimana, tutti coloro che vorranno condividere lesercizio del sogno saranno dei nostri. Dice latto costitutivo dellAssosogni (debitamente depositato in uno studio notarile, quello di Pietro Villa) che il comitato esecutivo metterà in cantiere tutte le iniziative che riterrà opportune per lo sviluppo della fantasia, dellumorismo, delleleganza dei gusti, dellastratto in genere e di tutto quanto può contribuire alla gioiosità e alla qualità della vita anche soltanto immaginata. Obbligatorio, alla Bottega Guast, è presentarsi a tutti (uno dei compiti dellassociazione è proprio quello di promuovere la conoscenza diretta dei soci). I soci anziani, in proposito, sono di grande aiuto. Quando si è in mischia, poi, tutti dilettanti e professionisti possono mettere fuori i propri talenti: i musicisti suonano, i poeti dicono i loro versi, i cantanti cantano, gli affabulatori raccontano, e così via. Fra i primi esempi, le amabili (e impeccabili) esibizioni dei pianisti Alessandro Aletti e Michele Scaglione, e del mezzo soprano Sonia Turchetta. Nel piccolo Medioevo di via Anfiteatro cominciano anche ad affacciarsi facce note come quelle di Fabio Semenza, presidente del Consiglio regionale. Anche i politici farebbero bene a sognare un po di più, egli ha detto ai nuovi amici della Bottega Guast: Ancorati come sono soltanto alle cose che si toccano, realizzerebbero meglio e prima, a tutto vantaggio dei cittadini. Per descrivere un sogno, anche di quelli ad occhi aperti, basta un foglietto, come i tanti affissi a una tavoletta della bottega. Fra gli altri, ecco quello dellingegner Gianfranco Magrini, presidente, oltre che della stessa Assosogni, della Commissione Domani del Comitato città sotterranea: Salire in barca a Robecco, navigare fino alla Darsena, poi, navigando in Conca del Naviglio, Molino delle Armi, via Senato, via San Marco, via Melchiorre Gioia, dirigere verso Cernusco dove in Villa Alari richiama il suono di unarpa. E il sogno dun Naviglio aperto e navigabile. |