MARIE CLAIRE 5 maggio 1990 Vita moderna Gli ultimi romantici Sognatori. Sognatori con la tessera. Cinquantamila lire e si entra nellAssosogni, associazione il cui scopo è promuovere lattitudine ai sogni e la loro concretizzazione. Limportante è averne sempre uno, o più di uno, di scorta, nel caso il primo si realizzasse. Il sogno di Gianfranco Magrini, il presidente, ingegnere, è di realizzare il Tubolario, un tunnel chilometrico sotto il lago di Como che si biforca seguendo i due rami. Ma chi sono i Grandi Sognatori? Uomini e donne. Professionisti e impiegati, cè persino il presidente della Giunta Regionale. Purtroppo mancano i giovani
. Loro non sognano più. Io a ventanni mi perdevo nelle nuvole, camminavo una spanna sopra la terra. Ero poverissimo, giravo con il ferro sotto le scarpe per non consumarle. E sognavo in grande
. Sognavo una bella Milano con le luci, la gente vestita bene e la roba da mangiare. Adesso me la guardo, Milano è il mio sogno realizzato. Fa una pausa: Il bello è tirarlo su, il sogno, coccolarselo, vivere con lui in quella dimensione sospesa. Prenda Mandela, ventisette anni di galera: chissà quanto ha sognato? Chissà quante volte ha immaginato il momento della scarcerazione
. e quando è successo, porco cane che giorno! Nellantica sede sociale, la Bottega dei sogni, un minuscolo angolo di Medioevo nel cuore di Brera, decine di milanesi, iscritti e non, hanno esposto nella bacheca in vetrina le loro fantasie. Voglio parlare con uno gnomo. Mi piacerebbe diventare direttore di Repubblica. E una ragazza scrive: Vorrei una stanza tutta per me. Oppure Mi accontenterei di essere rispettato dal vicino. E poi amori meravigliosi, pellicce, incontri ravvicinati con i marziani. Qualcuno ha scritto: E giamò un sogn se ghe minga de rogn, è già un sogno che non ci siano rogne. E il poeta Franco Manzoni: Vorrei comprare due etti di prosciutto pagando il salumiere con una mia poesia. I sogni, però, è la filosofia dellAssociazione, bisogna scambiarseli. Noi soci ci incontriamo spesso: uno ha un sogno che gli sta a cuore e lo racconta. Racconta
. Gli altri ascoltano e alla fine nel sogno ci entrano pure loro. Basta pochissimo. Come quando, sul pavimento della Bottega, venne scoperta una pietra grigia sotto la quale, si sentiva, cera il vuoto. Cosa nascondeva? Per saperlo bastava sollevarla. Ma i sognatori no. Loro quella pietra se la accarezzavano tutta: e se fosse un tesoro? E giù fantasie, pensieri, parole
Finché la curiosità ha vinto: cera solo terra. Limportante per noi è stato sognare. Che vita sarebbe se non si sognasse?. Forse, però, una briciola di delusione cè stata. Tanto che i Grandi Sognatori hanno iniziato a raccogliere oggetti caratteristici della nostra epoca per poi sotterrarli sotto il pavimento della Bottega. E per fare una sorpresa ai Sognatori che verranno dopo di noi, tra 500 anni, nel 2490. |