Per una corretta progettazione della città (o degli insediamenti nella città) occorre anzitutto sapere cosa è una città. Personalmente ritengo che la città, come esemplificazione generica ed indipendente dal rapporto quantitativo e qualitativo che la distingue dal villaggio, paese, borgo, cittadella e metropoli, possa sinteticamente essere definita come il includendo tra i servizi anche i prodotti manifatturieri, culturali, storici, ambientali, eccetera.
Secondo una definizione di Luigi Einaudi, mercato è il luogo dove convergono tutte le persone che hanno cose da offrire e tutte le persone che desiderano acquisire cose. Gli uomini che vogliono acquisire od offrire un servizio vanno dove esiste lofferta o la richiesta di servizi, ossia in città.
Sondrio, con i suoi quasi 20.000 abitanti, è più città di Cinisello Balsamo, che di abitanti ne ha più di 70.000; infatti Sondrio ha un catasto, un tribunale, unamministrazione provinciale, eccetera
.. che Cinisello Balsamo non ha.
Dalla definizione consegue che, per progettare la città, occorre conoscere la quantità e la qualità dei servizi che in essa verranno scambiati; risulta inoltre evidente che la città dovrà essere costruita per essere mutevole ed adattarsi alle esigenze. Quando la città non sarà più in grado di ospitare le bancarelle per la compravendita di nuovi o innovativi servizi, tutta la città sarà destinata a fallire perché il mercato troverà altre piazze.
Se una città, pur dotata di centro storico, vorrà conservare le ambizioni di diventare metropoli, dovrà necessariamente fare spazio per le bancarelle dei servizi propri di una metropoli; per esempio un adeguato servizio congressuale, un adeguato servizio per il tempo libero, un adeguato servizio museale, eccetera
.. e soprattutto dovrà estendere lo scambio dei servizi 24 ore su 24. Necessariamente dovrà trovare lo spazio per la bancarella del servizio mobilità (di persone e cose) in cui trattare una merce quantitativamente e qualitativamente adeguata alle esigenze del momento.
Anche in un linguaggio metaforico, risulta evidente che, comunque venga realizzata, la piazza deve avere spazi di riserva per lespansione e spazi per la conservazione o trasformazione senza necessariamente ricorrere alla demolizione.
Losservazione dellevoluzione delle attuali città conferma quanto sopra esposto.
Le botteghe di raccolta e vendita si sono sostituite agli orti di produzione, i vasti asfalti si sono sostituiti agli angusti acciottolati, gli opifici hanno preso il posto delle aie, eccetera.
Quando il territorio non è più stato sufficiente e poiché certi servizi dovevano essere venduti lì per il beneficio del centro e non nelle fasce esterne da rubare alla campagna, lo spazio per lespansione è stato recepito in verticale sopra o sotto il suolo (palazzi multipiani, sopraelevate, metropolitane, tombinature, cunicoli, eccetera).
Con la nascita del servizio patrimonio storico e patrimonio ambientale le relative bancarelle hanno rapidamente saturato lo spazio di espansione in verticale nel soprasuolo dei centri storici, perciò è necessario, nel progettare la futura evoluzione della città, studiare lo sviluppo economizzando al massimo luso dello spazio verticale residuo, ossia quello sotto il suolo.
In altra parte si potrà definire la parola suolo in unottica urbanistica del nuovo, ma trattandosi ora di città storiche il significato è abbastanza intuitivo e soprattutto non ha grande rilevanza in un ambito di conservazione. QUELLO CHE SI VUOLE INTRODURRE, INVECE, E IL CONCETTO DI RELATIVITA SPAZIALE ORIGINATO DALLA DIFFUSIONE DEL MEZZO DI COMUNICAZIONE PIU VELOCE DEL PASSO DUOMO. In un territorio pedonalizzato, la distanza si misura in numero di passi che, più o meno, è proporzionale al tempo che occorre per andare da un posto ad un altro; in un territorio dotato di reti viarie e veicoli, la distanza si misura in funzione del tempo occorrente per andare da un punto allaltro servendosi del mezzo di locomozione disponibile. La distanza quindi diventa anche funzione delle disponibilità finanziarie dellindividuo.
Il grado di sviluppo del benessere può annullare il vincolo della distanza dipendente dal costo (come succede già oggi per gli ascensori o le scale mobili), perché il commercio di servizi di alta qualità può permettere lassorbimento dei costi di altri servizi da offrire gratuitamente.
Riprendendo lesempio dellascensore, rispetto al piano terra, è più vicino lappartamento al 12° piano di un palazzo con ascensore, che quello al 4° piano di una casa priva di ascensore.
Va rilevato anche che nel concetto di distanza relativa al tempo, gioca un ruolo importante anche il comfort e laspetto psicologico in genere. A seconda degli stati danimo, una strada piena di negozi e di luce sembra più corta di una ugual strada buia e disabitata, o viceversa; così come percorrere un tragitto tortuoso senza semafori sembra più corto di un altro rettilineo ma semaforizzato, eccetera.
Questo concetto di spazio/tempo/comfort apre nuove prospettive al reperimento di spazio per le città, specie per quelle esistenti.
Esiste già qualche pratica applicazione di questo concetto, anche se embrionale come filosofia: - pozzo lavandino (acquedotto) - stufa corpo scaldante (teleriscaldamento) - forza motrice macchina operatrice (elettrodotto) - strada urbana di attraversamento strada provinciale di circonvallazione
Nel caso di un centro storico racchiuso, ad esempio, in una cintura muraria, tutti i nuovi servizi potrebbero sorgere allesterno di detta perimetrazione ed ogni utenza potrebbe essere dotata di proprio confortevole traslatore per accedere rapidamente e comodamente alle localizzazioni volute, come se queste fossero direttamente sotto i propri piedi.
Il progetto dinamico poi stabilirà di volta in volta secondo le varie evoluzioni della domanda, come organizzare la coesistenza delle due città, quella pedonale del piano terra e veicolare classica, e quella robotizzata dei piani alti o del sotterraneo.
Nella prima città si muoverà lutenza collettiva, il forestiero, la manutenzione delle facciate e dei servizi stradali, lo svago e la vetrina; nella seconda la gestione, lutenza qualificata, il rifornimento merci e lo smaltimento rifiuti, lemergenza e la riservatezza. |