Tomba VII
Anche questo ipogeo era totalmente
sconosciuto prima che nel 1994 venisse scoperto e segnalato da Salvatore
Merella;
la planimetria è già stata pubblicata da chi scrive nel 1998,
mentre una breve menzione è apparsa nel 2001.
La
tomba VII, a differenza delle altre (tranne la V e la VIII, totalmente isolate),
non si apre sul pianoro, presso il bordo dell'altopiano di Sa Figu, ma su
un'alta parete di roccia calcarea alle pendici del versante Est dell'altura; non
molto distante, comunque, dagli altri ipogei della necropoli. La presenza di una
parete consistente, ha consentito alle genti dell'Età del Bronzo lo scavo ex-novo
di una tomba ipogeica di tipologia classica, evitando così i problemi connessi
con il riutilizzo di una precedente domus de janas.
Sulla fronte, è scolpita un'ampia esedra semicircolare poco profonda (di
m 6 di corda, freccia m 0,70) che si eleva progressivamente dalle ali (da
un’altezza minima di m 1,00) verso il centro, sino ad un'altezza di m 2,70 da
terra, in corrispondenza della stele centinata, le cui scorniciature in rilievo
oggi non sono più leggibili a causa dell'usura della roccia. Analogamente, non
vi è traccia dei tre fori che generalmente, nelle consimili tombe, si
riscontrano sulla sommità del prospetto a lunetta. Il “tumulo riservato” è
poco profondo ed appena accennato.
Non è tuttavia da escludere che, già in origine, la fronte fosse liscia
e priva delle scorniciature in rilievo che caratterizzano il motivo della
“stele centinata”, nonché dei tre fori, analogamente a quanto avviene in
una tomba inedita di Giorré-Cargeghe.
All’interno, la tomba si compone di un unico ambiente trapezoidale (m
2,50 x 2,30/2,00), con soffitto leggermente inclinato dal fondo verso l'ingresso
(l'altezza decresce da m 2,10 a m 1,70); vi si accede tramite un portello
notevolmente ingrandito in una fase di riuso (attualmente, m 0,50 x 1,30 h.),
che immette in un breve corridoio di m 1 di lunghezza, leggermente strombato
verso l'interno.
Sulla
parete fondale della cella, come anche quella Sud, si notano, aperti a diverse
altezze, cinque incavi di forma semicircolare o quasi; le dimensioni, vanno da
un massimo di m 0,35 circa di larghezza ad un minimo di m 0,15; l’altezza
oscilla fra m 0,22 e m 0,11, mentre la profondità varia da m 0,15 a m 0,05.
Sempre sulla parete di fondo, alla sinistra delle cavità, si nota una fascia
rettangolare in rilievo (m 0,70 di larghezza e m 0,03 di profondità),
mentre in prossimità dell’angolo destro si osserva una sorta di riquadro
trapezoidale anch’esso rilevato, di incerto significato.
(da P. MELIS, La
necropoli ipogeica di “Sa Figu” – Ittiri (Sassari), in AA.VV., Studi in onore di Ercole Contu,
Università di Sassari, Facoltà di Lettere e Filosofia, EDES/TAS, Sassari 2003,
pp. 97-123)
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