Sathya Sai Baba

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La reincarnazione di Sai Baba


La Triplice Incarnazione di Sai Avatar: Shirdi  Sai Baba, Sathya Sai Baba e Prema Sai Baba.

Per chi giustamente chiedesse una prova in più, una prova veramente inconfutabile (in fondo ne basta una), ebbene, questa prova c'è. E si chiama Sathya Sai Baba. Un Essere vivente, controllabile, documentabile. Ormai tutti sanno chi è. È il grande Avatar, che ha cento milioni di seguaci nel mondo, che da decenni richiama grandi folle d'ogni razza e Paese a Puttaparthi, nell'India meridionale, che dimostra la Sua Essenza Divina con straordinari miracoli e poteri. Materializza istantaneamente, sul palmo della mano, la polvere terapeutica - la vibhuti - e qualunque altra materia e oggetto Egli voglia (fiore, frutto, cibo, dolciume, gioiello,...). Sono state documentate centinaia di guarigioni immediate e totali, almeno due casi di resurrezione da rigor mortis (incredibili, ma controllabili, con tanto di nome, cognome, località, referti medici), fenomeni di bilocazione, chiaroveggenza, onniscienza, onnipotenza, onnipresenza.

A differenza di tanti guru, rifiuta qualsiasi offerta in danaro. E, cosa non meno significativa, continua a ripetere di non essere venuto su questa terra solo per guarire malati o elargire doni, ma per svolgere un compito ben più importante. Trasformare le coscienze. Produrre un salto di qualità nell'evoluzione spirituale. Cancellare l'egoismo. Predicare la fratellanza, l'amore universale, l'unione di tutte le genti in un unico Dio. Ha fondato scuole in varie parti dell'India (del tutto gratuite per i diseredati), diecimila villaggi per i poveri, ospedali, seminari. Ha tenuto centinaia di discorsi, pubblicato decine di libri. I Suoi fenomeni sono stati studiati da tanti, autorevolissimi scienziati: russi, tedeschi e americani, che hanno dovuto ammettere di trovarsi di fronte a prodigi meravigliosi e non decifrabili dalla mente umana.

Ebbene, Sai Baba non solo sostiene la dottrina della reincarnazione, ma ne dimostra la realtà concreta, offrendo Se Stesso come prova documentabile.

Io sono la reincarnazione di Shirdi Baba, morto in India il 15 Ottobre 1918, che, prima di morire, annunciò ai suoi devoti più cari che sarebbe rinato otto anni dopo col nome di Sathya Sai Baba.

Sai di Shirdi aveva anche predetto che sarebbe rinato nello Stato dell'Andhra Pradesh, e lì è nato l'Avatar otto anni dopo, il 23 Novembre 1926, appunto col nome di Sathya (che significa "Verità"). Sathya Sai Baba ha anche precisato:

Fin dall'infanzia io ebbi coscienza di essere Shirdi Baba reincarnato e a dieci anni lo dichiarai pubblicamente alla gente di Puttaparthi, benché nessuno in questa regione del Sud avesse allora mai sentito parlare né mai conosciuto Shirdi Baba.

Una delle persone a cui il guru indiano Shirdi Baba aveva fatto questa rivelazione, la devota Sarada Devi, è stata avvicinata e interrogata nel 1976 da un medico indiano, biografo di Sathya Sai Baba, M. Narasimha Rao, che ne riporta l'eccezionale testimonianza. Rao racconta che Sarada Devi,  ricordando la profezia, volle incontrare Sai Baba nel '40, quando lei aveva cinquantadue anni e lui quattordici. Baba le si rivolse chiamandola subito Gori (bimba rosa), proprio l'affettuoso nomignolo che Shirdi Sai le aveva dato quand'era piccina. Poi, per dimostrare d'essere Shirdi Baba reincarnato, rievocò un episodio particolare che solo lei poteva conoscere. Una piccola mancanza che lei aveva commesso nel 1917, quando, dovendo raccogliere fondi per una sua scuola musicale benefica, si era servita di dieci rupie che Shirdi teneva nella cassetta delle offerte. Rao conclude il racconto dicendo:

A quel punto della rievocazione dell'episodio, il giovane Sathya chiese a Sarada che il denaro gli venisse restituito! Sarada si convinse che quel giovane che le stava di fronte era veramente Shirdi Baba tornato a rinascere sulla Terra; si inchinò e si prostrò in religioso silenzio, immediatamente dopo la rivelazione, davanti a Sathya Sai Baba.

Sarada Devi volle diventare devota anche di Sathya, a cui fece visita numerose volte e, dal 1958 alla morte, prestò la sua opera presso di Lui all 'Ospedale di Prasanthi Nilayam.

Rao riporta un altro episodio che dimostra come, sempre da ragazzo, nel 1944, Sathya Sai Baba diede prova di essere la reincarnazione di Shirdi. Fu il giorno in cui prodigiosamente "ricostruì" in una stanza l'immagine del paese di Shirdi dopo la morte di Shirdi Baba stesso:

A diciott'anni Sathya condusse i Suoi genitori e la madre adottiva nella stanza accanto alla loro casa a Puttaparthi, che si era miracolosamente trasformata, sebbene provvisoriamente, nel paese di Shirdi! Tutti i presenti poterono perciò vedere la tomba di Shirdi Baba con i bastoncini d'incenso da entrambi i lati; un giovane seduto in un angolo, intento alla lettura del Corano; il tempio di Hanuman in primo piano e persino il famoso albero neem in lontananza.

Più tardi, nei primi anni Cinquanta, quando veniva trasportato nelle processioni attorno al villaggio, su palanchini ornati di fiori, Sathya volle ricordare di essere stato il Baba di Shirdi materializzando la sua precedente immagine accanto a quella attuale:

...Sathya gettava i fiori agli abitanti del villaggio che si affollavano al Suo passaggio, e alcuni dei fiori si trasformavano in dolci, altri in medaglioni; essi avevano il marchio di Shirdi Sai Baba da un lato e quello di Sathya Sai Baba dall'altro.

Sathya Sai Baba ha già annunciato la data della Sua morte, nel 2022, a novantasei anni. E ha già profetizzato che si reincarnerà nuovamente dopo otto anni, nel 2030, col nome di Prema Sai.


Tratto da: Buttafava Roberto Luigi, Sai Baba e la reincarnazione, Edizioni Milesi, 1995, pagg. 14-17
Il messaggio di cui sopra è stato pubblicato nella Lista Yahoo Sadhana e nella Lista Sublimen.