Presentazione | |||||||||||||||||||||||||||||||
L'ipotesi che si illustra in questa pubblicazione potra' apparire stravagante, forse indurre allo scetticismo. Sono reazioni prevedibili e persino giustificabili. Ma sono il sintomo di uno degli aspetti piu' deprimenti e rischiosi di questi tempi di crisi: l'incapacita' di "pensare e progettare il futuro" di " pensare in grande" superando i problemi congiunturali. Se ci guardiamo attorno, possiamo facilmente constatare che tutte le grandi opere che ci circondano (sistemi ferroviari o stradali, grandi infrastrutture o edifici pubblici) risalgono, almeno nel loro impianto concettuale, a parecchi decenni fa, quando non addirittura al secolo scorso. Forse che allora non esistevano "problemi congiunturali"? Esistevano certamente anche allora, ma gli operatori politici, economici, tecnici sapevano che solo una decisa spinta innovativa puo' fornire soluzione anche ai problemi della congiuntura. Per troppi anni la "cultura della crisi" ci ha disabituato a lanciare lo sguardo oltre la gretta amministrazione dell'esistente. E questo non solo ci rende incapaci di guidare l'evoluzione sociale ed economica, ma toglie gusto al lavoro di tutti i giorni. Questo progetto non è dunque soltanto un contributo alla soluzione di alcuni gravi problemi socio-economici dell'area lariana e della Lombardia, ma anche una sfida verso lo spirito di rassegnazione e fatalismo che ancora domina la nostra cultura. | |||||||||||||||||||||||||||||||
foto Brunetti - Milano | |||||||||||||||||||||||||||||||
foto Brunetti - Milano | |||||||||||||||||||||||||||||||
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