Lettera al Direttore - CORRIERE DELLA SERA - mercoledì 15 Gennaio 1986 |
Rassegna Stampa | ||
CASAFLASH - 03 maggio 1984 | ||||||||
di Marina Moioli Fantasioso, diabolico, machiavellico, fantascientifico. Sono solo alcuni degli aggettivi usati per definire un progetto decisamente singolare che da qualche settimana fa discutere e appassiona gli abitanti del Comasco. Il progetto, in sostanza, prevede la costruzione di un gigantesco manufatto immerso nel lago di Como a una profondità di 20 metri. Formato da due tubi paralleli collegati fra loro da travature metalliche, dovrebbe contenere un'autostrada, una ferrovia a doppio binario per convogli internazionali e una linea metropolitana. | ||||||||
Autore del megagalattico progetto (il costo dell'opera tutto compreso si aggira sui 10.000 miliardi di lire) è un ingegnere milanese che non difetta di coraggio e fantasia: Gianfranco Magrini. "La mia ipotesi può apparire stravagante e indurre allo scetticismo - dice -. Ma non si tratta di uno scherzo. E', invece, un contributo più che serio alla soluzione di alcuni gravi problemi socio-economici dell'area lariana e della Lombardia, ma anche una sfida verso lo spirito di rassegnazione e fatalismo che ancora domina la nostra cultura". | ||||||||