Il Corriere della Provincia - 12 marzo 1984 - firma: Claudio Berni ________________________________________________________________Presentato dal Conter Leasing per lo sviluppo del Lario Il progetto del tubo: un'idea che fa acqua? Qualcuno parla di fantascienza, ma di fronte a certi risultati della tecnica e della scienza, c'è chi ci ripensa... | |
"L'attuale stato di depressione economica denunciato dagli operatori e dagli amministratori, confermato dalle statistiche sia relative alle attività economiche, sia al movimento demografico, ha sollevato delle analisi per stabilire in primo luogo le cause e secondariamente per individuare gli accorgimenti atti a promuovere spinte produttive tali da modificare lo stato di recessione e provocare la tanto auspicata "ripresa". Il primo e fondamentale fattore di freno alle attività produttive in genere è costituito, anche se non si dice niente di nuovo, dalla inadeguatezza delle vie di comunicazione". Partendo da questi presupposti l'ing. Gianfranco Magrini, con il contributo del rag. Angelo Evolvi del Conter Leasing di Como - ha creato un minuzioso, fantascientifico progetto, che dovrebbe determinare in futuro il complessivo sviluppo socio - economico delle zone del Lario, Valchiavenna e Valtellina. Il progetto consiste nella creazione di un immenso tubo immerso a circa venti metri nelle acque del Lario, dentro il quale troverebbero posto un'autostrada, una ferrovia ed una metropolitana. Questi tre servizi convergenti da Como e da Lecco verso l'Alto Lago, oltre a determinare anche i collegamenti con i vari paesini alle sponde del lago, potrebbero collegare, con incredibili prolunghe, la Lombardia al resto dell'Europa, per continuare poi anche in Africa e dove si voglia. Questo progetto, il cui costo si aggira sui dieci mila miliardi, avrebbe poi una funzione determinante per lo sviluppo del turismo lariano, un'attività questa che dovrebbe essere - secondo l'ing. Magrini - trasformata radicalmente con criteri non assistenziali, bensì manageriali. Una domanda subito balza alla mente: dove trovare i soldi? Il preparato nonché diabolico ingegnere ha pensato anche a questo: occorre creare un "centro turistico" anch'esso di concezione avveniristica che coinvolgerebbe a sè tutta l'attività per "ridistribuirla" su tutto il territorio. Una "sorta di Disneyland" che assorbirebbe circa 100.000 persone al giorno e garantirebbe un giro di affari di 10.000 miliardi, i soldi che servono per il futuribile tubo. | |