Ing. Gianfranco Magrini spaccato con vista prospettica del tubo sommerso in corrispondenza di uno svincolo. Quando tempo fa, abbiamo intervistato l'ingegnere milanese Gianfranco Magrini per organizzare la nostra pagina speciale sul "tubo" del lago di Como, non pensavamo che nel giro di poche settimane venisse esposto al pubblico il plastico del fantastico progetto. E proprio in occasione di un convegno importantissimo tenutosi nella splendida cornice di Villa d'Este, un convegno che col "tubo" aveva molto a che fare. Infatti nei primi giorni della settimana scorsa si sono riuniti a Cernobbio numerosi ingegneri, tra i quali alcuni rappresentanti del Sindacato Ingegneri Liberi Professionisti della Lombardia che ha organizzato l'incontro stesso con il patrocinio della Regione-Assessorato Sport, turismo e tempo libero. Il tema del convegno era di estrema attualità per la realtà lariana: "Vocazione vacanze" - evoluzione della domanda e nuove tecniche progettuali per il tempo libero, sport, turismo, strutture ricettive". L'ing. Magrini, ideatore del progetto del "Tubo" nonché promotore, insieme al rag. Evolvi, della neo costituita società a responsabilità limitata "Tubolario", aspettava con ansia l'occasione di presentare ai suoi colleghi, ma soprattutto alla gente comune, agli amministratori e ai diretti interessati il plastico del suo "Tubo". E, cosa estremamente importante, ha annunciato che il plastico del progetto sarà presentato in tutti i comuni lariani interessati con una mostra itinerante. Sensibilizzare l'opinione pubblica è l'imperativo dei promotori del progetto e non a caso è stata costituita la "Tubolario srl", che avrà anche lo scopo di raccogliere un certo numero di sostenitori, di organizzare azioni che produrranno un reddito, indirizzate tutte alla promozione della realizzazione del "Tubo". | | Quello che stupisce è la caparbietà e la tenacia che muovono l'ingegnere milanese e coloro che lavorano all'opera. Evidentemente ci credono. Ma anche noi crediamo nel "Tubo". Quel "Tubo" del lago di Como che si sta facendo strada non solo nella nostra realtà, ma a livello regionale e nazionale. Tutto è cominciato con una conferenza stampa tenutasi nel mese di marzo alla "Conter Leasing spa" di Como. Tanta perplessità tra i presenti, giornalisti amministratori colleghi e amici di Magrini. Poi, col passare delle settimane, la nebbia si dirada e si arriva a Villa d'Este. Forse, in futuro, si arriverà persino a fare dei tentativi di costruzione di parte del "Tubo" addirittura dal vivo, in zone del lago che già sono "indicate" quali possibili cantieri di lavoro. Cantieri in cui si sperimenterà tecnologia che si potrà vendere, in seguito, a Paesi stranieri. E si, perché il "Tubolario" non è solo un immenso cordone immerso 20 metri sotto il livello del Lago, nel cui interno sfrecciano autotreni e metropolitane; non è solo un indispensabile "veicolo" per capovolgere e trasformare lo stesso concetto di turismo nell'area lariana; non è un futuribile mezzo per sviluppare la realtà socio-economica di tutti i paesi del lago che verrebbero per la prima volta messi in contatto da una veloce e radicata strada internazionale (non dimentichiamo che il "Tubo" può essere collegato all'Europa allacciandosi con il futuro traforo ferroviario dello Spluga e all'intera penisola proseguendo da Milano). Ma è soprattutto lavoro, sviluppo, prosperità economica. E questo non è sottolineato dallo stesso Magrini, ma da altri suoi colleghi, tra i quali l'ing. Capo del Genio Civile di Como, Paolo Lombardi, il quale era presente a Villa d'Este. Ritornando al tema "Vocazione vacanze", occorre sottolineare ciò che è principalmente emerso da quell'incontro. Soprattutto il concetto che è indispensabile non più rimandare nel tempo il rilancio del turismo del lago di Como. Il "Tubo" sarà costruito in futuro, ma nel frattempo occorre muoversi con idee nuove e volontà politica. L'ing. Piero Ogna, vice direttore generale della Metropolitana Milanese, non ha esitato ad affermare la disponibilità del suo staff tecnico a studiare nuovi parcheggi sotterranei o subacquei, qualora gli enti pubblici comaschi ne decidessero la costruzione. L'ing. Gianfranco Magrini ha poi sottolineato la necessità di "guardare oltre" le piccole trasformazioni per i piccoli sviluppi e di pensare alle grandi realizzazioni che possano caratterizzare una generazione e un'epoca. Egli ha anche ribadito - come aveva fatto in occasione della pagina speciale - la possibilità e la nuova tendenza di dare a privati l'incarico di costruire le opere di uso pubblico, per evitare oneri gravosi ai comuni, i quali non hanno poi la possibilità di ricavare degli utili per altri investimenti. Durante il convegno si è parlato anche di rilancio del turismo lariano. Nell'85, per l'occasione dei campionati mondiali di Bormio, ad esempio, verrà promossa una campagna atta a far conoscere le zone e le bellezze lariane a livello internazionale. La disponibilità degli ingegneri ad impegnarsi per Como, le iniziative che da più parti si stanno movendo, la volontà generale, fanno ben pensare che il rilancio del turismo lariano sia alle porte. Si è ingenui a crederlo? | | |