Il Tubolario è una struttura viaria progettata per risolvere in modo radicale le esigenze di mobilità nel bacino del lago di Como, e come tale costituisce anche la naturale e più produttiva integrazione del traforo dello Spluga. Brevemente la scheda tecnica della infrastruttura può essere così riassunta: larteria, immersa venti metri di profondità nelle acque del Lario, è formata da due tubi cilindrici collegati tra loro da travature. La struttura staticamente, è dimensionata in modo che anche a pieno carico tenda a galleggiare, ma è mantenuta sommersa da tiranti ancorati a zavorre appoggiate sul fondo del lago. Ciascuno dei due tubi paralleli è suddiviso in due vani principali: i due superiori ospiteranno le due carreggiate autostradali, i due vani inferiori ospiteranno una strada ferrata a doppio binario per convogli ferroviari internazionali ed una strada ferrata a doppio binario per convogli di tipo metropolitano adottati in ambito regionale. Le carreggiate autostradali saranno larghe 11,25 metri ed avranno ciascuna due corsie di marcia più una di emergenza. Le strade ferrate avranno le dimensioni normali secondo gli standards europei. Il Tubo, partendo da Colico, si biforcherà a Bellagio; raggiunge Como e Lecco dove si prevedono sbocchi multipli, a Como collegamenti con la ferrovia e con lautostrada, mentre la metropolitana emergerà in corrispondenza delle Ferrovie Nord Milano. A Lecco lautostrada subacquea si collegherà con la superstrada Milano-Lecco e le metropolitana si immetterà nella rete ferroviaria della Brianza. La linea ferroviaria internazionale riprenderà a Lecco il tracciato previsto per lasse Spluga. Ciascun raccordo subacqueo, realizzato lungo lo sviluppo del lago, conterrà uno svincolo autostradale ed un tapis roulant per accedere alle stazioni della metropolitana. Questi marciapiedi mobili potranno essere collegati direttamente con il centro dei piccoli paesi, togliendoli così dallisolamento. | | Urbanisticamente la struttura, oltre a permettere di servire le varie sponde con servizi adeguati anche alle future esigenze senza arrecare disturbo allecologia ed al paesaggio, può riservare anche allarea del Lario i benefici derivanti dalla creazione dellasse ferroviario europeo senza provocare stravolgimenti ambientali. Non solo, poiché per la realizzazione del progetto è prevista lestrazione dei materiali inerti per la confezione del calcestruzzo con il quale saranno realizzate le zavorre da cave scavate nelle montagne circostanti, queste cave-gallerie saranno poi a disposizione delle comunità locali che potranno utilizzarle per costruire palestre, parcheggi, negozi, magazzini, cinema, teatri, locali di ritrovo, centri sociali, attrezzature sanitarie, cioè tutto quello che adesso non hanno per mancanza di spazio. Queste gallerie, inoltre, potranno essere adattate a rifugi antiatomici senza grandi oneri. Tuttavia, siccome si è consci che difficilmente potrà essere adottata dagli Organi di Governo una struttura mai realizzata nel mondo e quindi priva di ogni sperimentazione, in questa sede si chiede solo lautorizzazione ad eseguire una struttura campione, anche da destinare ad altre finalità, in modo che ogni successiva valutazione possa essere fatta su basi concrete. Non si avanzano richieste di finanziamento, perchè lacquisizione del know how ed il ritorno pubblicitario, saranno senza dubbio argomenti sufficienti a far confluire i capitali necessari per gli studi e le opere; qui si chiede solo la disponibilità degli Amministratori statali, regionali, provinciali e comunali a collaborare per il superamento dei vincoli burocratici che unopera nuova, e quindi non normata, sicuramente potrà incontrare. Le Amministrazioni comunali del Lario potrebbero muovere il primo passo verso la collaborazione tra pubblico e privato, manifestando leventuale disponibilità ad ospitare nel proprio territorio la struttura subacquea campione, così da permettere un primo studio di fattibilità per individuare la localizzazione morfologicamente ed economicamente più favorevole. | | |