Lettera al Direttore - CORRIERE DELLA SERA - mercoledì 15 Gennaio 1986 |
Rassegna Stampa | ||
L'Ordine - Giovedì 28 giugno 1984 - firma: Maria Castelli Gli ingegneri lombardi riuniti per due giorni a Villa d'Este Tubolario, occasione per nuove proposte di turismo sul lago ________________________________________________________________ | ||||||||||||||
E' stata costituita la Srl "Tubolario" davanti al notaio Pedraglio di Como e ora gli atti sono in tribunale in attesa di essere omologati. Dunque l'ingegner Gian Franco Magrini non scherzava quando, nel marzo scorso, presentò alla città e alla provincia di Como un progetto che sembrava faraonico: due tubi, uno in andata e uno in ritorno, sotto il pelo delle acque del lago di Como che congiungessero il capoluogo con il Pian di Spagna e con Lecco, una sponda con l'altra, e che fossero una linea di collegamento tra il nord e il sud, l'est e l'ovest dell'Europa. Il lago di Como è infatti in posizione baricentrica rispetto al mondo: nel Lario si congiungono le linee ideali di collegamento dal Polo all'equatore, dall'Alaska al Giappone. In questi due tubi, com'è noto, scorrerebbero treni metropolitane ed auto, per portare la gente da un capo all'altro del lago, da Milano a Sondrio via lago di Como, ed oltre. Era anche prevista la realizzazione di una "Disneyland europea" sul Pian di Spagna, ma al di là di tutto questo, il "tubo del Lario" rappresenta soprattutto la possibilità di sperimentare nuove tecnologie, nuove conoscenze e quindi "vendere" questo know how a tutti coloro che ne fanno richiesta. Visto che anche il primo ministro cinese, Zhao, ha chiesto tecnologia all'Italia, vendere la tecnologia applicata per il "tubolario" sarebbe pur sempre, tanto per incominciare, una buona fonte di reddito e di perfezionamento della ricerca. Ma lo scopo della Srl "Tubolario" che ha un capitale sociale di un paio di decine di milioni ed è formata finora da quattro persone, non è tanto quello di arrivare subito a rendere esecutivo il "progetto del tubo". Ma è piuttosto quello di animare, vivacizzare, rilanciare il turismo nel bacino di Como, che comprende il capoluogo, ma anche tutti i paesi del lago e delle valli che formano l'area imbrifera del Lario. Dalla Val d'Intelvi alla Valtellina, dalla Valsassina alla Valassina, dai paesi rivieraschi orientali a quelli occidentali, sono tutti interessati all'"industria turistica" come fonte principale di reddito. Ma come e a chi appoggiarsi per riscoprire la naturale vocazione alle vacanze? Proprio il tema "Vocazione vacanze" è stato affrontato ieri e l'altro ieri in un convegno a Villa d'Este, organizzato dal sindaco lombardo degli ingegneri liberi professionisti. Ebbene, in questo convegno, alla presenza di numerosi e qualificati esponenti del mondo dell'ingegneria italiana ed internazionale, si è parlato dello sviluppo del turismo sul lago di Como, del "Tubolario", delle strutture che occorrono e dei modi per realizzarle, dei fondi disponibili e di quelli da reperire, del coinvolgimento di tutti per un futuro ad alto profilo turistico in terra lariana. E l'associazione lombarda degli ingegneri si è messa completamente a disposizione degli enti pubblici e degli imprenditori privati perché si cominci ad approfondire il tema del "tubolario" e le sue possibilità di sperimentazione a "segmenti", per esempio, cominciando a realizzare, lungo il lago, parcheggi subacquei. Secondo: lo stesso sindacato appoggerà chi ne fa richiesta per azioni di promozione e di rilancio turistico. L'intero businnes quadra: Gian Franco Magrini è infatti consigliere del sindacato nazionale ingegneri liberi professionisti ma nella stesura del progetto "Tubolario", che fa parte del più vasto disegno di rivitalizzazione del bacino del Lario, aveva già coinvolto l'ingegner Giuseppe Villoresi, presidente del sindacato provinciale di Milano. Insomma, in parole povere, c'è un enorme interesse da parte di professionisti milanesi a lavorare sulla piazza di Como, perché è appetibile e si può renderla appetitosa, ma questo interesse si vuole avvalere della collaborazione dei comaschi. Durante il convegno, si sono affacciati gli svizzeri, in particolare il presidente dell'Ente del turismo di Lugano e dintorni, che vedrebbero con favore un rilancio del bacino che gravita intorno al Lario, per gli evidenti influssi nei Cantoni confinanti. Inoltre era presente l'ingegner Piero Ogna, vicedirettore generale della metropolitana milanese, il quale dopo aver raccontato alcune interessanti realizzazioni di grandi opere nel mondo su progetti e tecnologia italiana, ha detto che il suo staff tecnico è a disposizione se gli enti pubblici comaschi volessero chiamarlo per studi di parcheggi sotterranei o subacquei: "Quando ci sono le volontà - ha detto l'ingegner Ogna - qualsiasi problema tecnico o economico diventa secondario". | Il plastico del progetto di tubolario che sarà presentato con una mostra itinerante in tutti i paesi interessati L'assessore regionale al turismo, Orazio Picciotto Crisafulli, ha aggiunto che la Regione Lombardia è disponibile a sostenere le iniziative imprenditoriali private, alle quali lascia largo spazio. Hanno partecipato ai lavori del convegno 16 rappresentanti di amministrazioni comunali della provincia di Como, soprattutto dei paesi rivieraschi. Hanno dunque saputo in anteprima altre novità: il "plastico" del tubo del lago di Como sarà presentato in una mostra itinerante lungo tutti i paesi interessati, ai quali verrà dunque illustrato tutto il progetto, i suoi scopi, ma verranno anche presentate le possibilità per rilanciare il turismo. Ai campionati mondiali di Bormio, l'anno prossimo, saranno distribuiti ai partecipanti e agli spettatori, che vengono da tutto il mondo, depliants illustrativi delle bellezze lariane, delle strutture e delle attività esistenti, in modo che il nome di Como, con tutte le sue caratteristiche, venga diffuso nel mondo e richiami turisti da ogni dove. Terzo: su una prestigiosa rivista, edita da Franco Maria Ricci, che viene stampata in Italia e in America, sarà pubblicizzata l'immagine di Como, in tutti i suoi aspetti, dalla sta all'orrido di Bellano, dalle barche a vela alle camminate manzoniane. Infine, ieri sera, sono state costituite, sotto l'egida dell'ingegner Villoresi, tre commissioni, ognuna delle quali è stata incaricata di studiare la costituzione di tre consorzi tra comuni, a cui, però, potrebbero partecipare tutti, dalle società di capitali ai privati. Il primo consorzio ha lo scopo di risolvere problemi paralleli e simili tra comuni: per esempio, può essere il problema dei parcheggi, da risolvere in modo coordinato. Il secondo consorzio dovrà studiare i problemi legati alle infrastrutture comuni, dall'ospedale al supermarket. Il terzo consorzio, avrà come compito l'ampliamento della ricettività turistica. "Il filo conduttore - ha spiegato l'ingegner Villoresi - quello di riportare in primo piano l'imprenditorialità lombarda, perché sia protagonista in ogni iniziativa". E l'ingegner Magrini ha concluso: "Come categoria, siamo disposti a fornire i supporti tecnici necessari. Ma vogliamo pensare non solo alle opere da realizzare nei tempi brevi, con gli strumenti consueti bensì alle grandi opere, quelle che qualificano una generazione e un'epoca, rivoluzionano la mentalità. Per esempio, oggi si tende a cedere in concessione ai privati la realizzazione di opere di cui, fino a ieri, si faceva carico il comune. Penso ai parcheggi: finora è il comune a costruirli, impegnandosi dapprima per i mutui, poi per la gestione e non ricavandoci una lira per altri investimenti. Se affidasse al privato la realizzazione di parcheggi? Il privato costruisce, una parte la tiene per sè, l'affitta, la vende, la fa rendere. L'altra parte la cede per uso pubblico. Le possibilità di iniziativa sono dunque infinite". | |||||||||||||