"ANALO GG ICO" SARÀ LEI!

Accade spesso, specie negli ambienti RAI di Roma, a via Teulada come a Saxa Rubra, al Salario come nei vari stabilimenti che operano in appalto, di definire "analoggiche" (ho aggiunto la doppia "g" per connotare dialettalmente l'espressione usata) le sale di montaggio che impiegano la classica configurazione: centralina, registratori e apparecchiature dedicate. Dall'entrata in funzione dei videoregistratori broadcast ad oggi, naturalmente, molta acqua è passata sotto i ponti del Tevere. I mastodontici Ampex ATR da 2" sono stati affiancati e poi sostituiti dai VPR e BVH da 1" C, dai BVU da 3/4" e dalle numerosissime versioni del Betacam, sviluppato dalla Sony sulle ceneri del valido  standard Betamax per Home Video. Anche il montaggio si è evoluto, dal taglio fisico del nastro si è arrivati all'editing elettronico e, successivamente, digitale.

Un ADO (Ampex Digital Optics), uno dei più diffusi modelli di DVE. In grado di avere fino a 4 canali, con ingressi separati video/key e fronte/retro. La sala di post-produzione televisiva lineare, quella normalmente costituita da centralina di montaggio, mixer video, mixer audio, videoregistratori, effetti speciali e titolatrice, nel linguaggio comune viene definita "analogica" e posta in alternativa alla workstation basata su software tipo Avid o Final Cut, chiamata invece "digitale". La terminologia è quanto mai impropria, se si considera che la centralina è comunque un computer e che da anni molti videoregistratori broadcast e i più recenti modelli di mixer video di effetti speciali, di norma, elaborano digitalmente l'immagine. La piccola provocazione che lancio (da qui il titolo di questa pagina) è: tra una sala dotata, ad esempio, di centralina BVE 9100, quattro Digital Betacam o IMX, mixer audio e video, nonché effetti speciali e titolatrice, digitali e una sala Avid alla quale è collegato in Component un Betacam SP, quale delle due è analogica e quale, invece, digitale?  A parte questo, le sale lineari restano insostituibili in molti casi: una puntata di un lungo talk show, tipo "Porta a porta" o "Maurizio Costanzo Show", ben difficilmente potrebbe andare in onda con puntualità se, al termine della registrazione, il materiale da tagliare dovesse essere acquisito in Avid (e questo non può avvenire se non in tempo reale), montato e quindi scaricato su nastro video (e se il montato dura due ore, quindi, ci vogliono altre due ore).  Un' "Evelina" di un importante fatto di cronaca, ricevuta a ridosso della messa in onda del Telegiornale, sarà montata a tempo di record solo in una sala lineare. Anche se il non lineare permette di cambiare idea e spostare inquadrature o blocchi da una parte all'altra del montato, va detto che ogni effetto, quasi sempre, ha bisogno di un tempo di rendering, breve o lungo che sia, che influisce sul tempo necessario per concludere il lavoro, così come tutte le operazioni di acquisizione e scarico. Del resto, solo da pochi anni gli Avid la stanno facendo da padroni, soprattutto grazie al fatto che un personal computer costa molto meno di un'edit suite convenzionale e che si possono effettuare montaggi con un solo videoregistratore, dato che tutto il lavoro avviene su hard disk e non c'è bisogno di riversare immagini e suoni da una cassetta all'altra. Il fatto di risparmiare sull'hardware, però, non deve necessariamente significare che si possono ottenere, spendendo meno, gli stessi risultati di una sala lineare. Certe volte è vero il contrario. Queste pagine sono destinate a chi vuole conoscere qualcosa di più sul montaggio lineare e sulle relative apparecchiature, dato che mi sono reso conto che, col passare del tempo, c'è chi non riesce a distinguere un nastro da "pollice" da una cassetta "U-matic", con le immaginabili conseguenze di carattere pratico. Come quella volta che mi hanno chiesto di preparare la sala per un riversamento da 1" a Beta SP e mi sono visto arrivare l'assistente alla regia, invece, con due videocassette BVU... 

Standard di videoregistrazione: piccola storia dei vari formati

Centraline di montaggio lineari: i modelli più diffusi

Videotape e videocassette: galleria fotografica

Alcuni consigli utili per lavorare in una sala lineare

Sono volentieri a disposizione per richieste e chiarimenti all'indirizzo e-mail marcosisi@inwind.it.

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