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La
malinconia dei ritiri
Due erano le nostre
intenzioni quando abbiamo iniziato la pubblicazione delle riviste dell’Istituto
Romeno di Cultura di Venezia: far conoscere i contributi degli studiosi che si
occupano dei rapporti culturali, politici, diplomatici, umani tra Occidente ed
Oriente durante i secoli e mettere in risalto il lavoro dei giovani ricercatori
romeni, italiani, europei in genere – un’opera che, prima di tutto, rappresenta
il fondamento della costruzione della futura Europa, in base alla tradizione
dell’Europa di ieri e di oggi. Queste intenzioni si sono felicemente abbinate
al desiderio di conferire all’Istituto Romeno di Cultura di Venezia il ruolo di
promotore e fornitore di contributi culturali di massimo livello.
Con queste
intenzioni abbiamo, quindi, esordito nel 1999. Il risultato: cinque numeri
dell’Annuario dell’Istituto Romeno e due dei Quaderni della Casa Romena. E,
oltre le cifre, c’è il fatto di aver portato numerose nuove informazioni
e punti di vista, di aver aperto nuove prospettive nell’affrontare il fenomeno
dell’acculturazione, del dialogo e dell’incrocio tra varie culture europee. Con
la gioia di un desiderio avviato al compimento e con la malinconia che è
sempre quella dei ritiri, lasciamo le due pubblicazioni in mani migliori delle
nostre, quelle dell’eccellente storico e uomo di cultura prof. Ioan-Aurel Pop.
Ion
Bulei
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purposes, indicate the source: either this web address or the Annuario.
Istituto Romeno di cultura e ricerca umanistica 5 (2003), edited by ªerban
Marin, Rudolf Dinu, Ion Bulei and Cristian Luca, Bucharest, 2004
No permission is granted for commercial use.
© ªerban Marin, March 2004, Bucharest, Romania
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