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Premessa
Recentemente,
alla fine di una serata di poesia che ha visto la partecipazione dello scrittore
Mircea Cărtărescu, del prof. Bruno Mazzoni, suo traduttore in Italia, e di
alcuni esegeti italiani dell’opera dello scrittore romeno, una voce dal
pubblico ha sottolineato la meritoria presenza dell’Istituto Romeno di Cultura
e Ricerca Umanistica di Venezia – Casa Romena oppure Casa Iorga – nel paesaggio
culturale, così variato ed esigente, della città di S. Marco.
Riteniamo che questa presenza, per altro già
inconfondibile, si caratterizzi in special modo per le pubblicazioni
patrocinate dall’Istituto: l’Annuario ed i Quaderni della Casa Romena.
L’Annuario, che giunge ora al quinto numero, e può essere ritenuto
ormai una tradizione consolidata, si è guadagnato anche una certa
notorietà, dal momento che importanti istituzioni italiane –
università, istituti di ricerca, fondazioni, associazioni scientifiche
ecc – non tardano a richiederlo appena stampato, e lo vogliono nelle loro
collezioni bibliografiche, a portata di mano dei lettori e degli studiosi
interessati alle relazioni italo-romene attraverso i secoli.
L’ultimo volume del periodico presenta una proposta
interessante; esso riunisce, infatti, testi assai diversi, che sono frutto di
ricerche riguardanti un arco di tempo piuttosto lungo: dall’antichità
romana, passando per il medioevo, fino ad aspetti particolari della storia
moderna e contemporanea, ricerche che, in ogni epoca, s’interessano in modo
precipuo al tema delle relazioni internazionali. Vengono valorizzati, come
sempre, i contributi di studiosi romeni e italiani, ma anche francesi, americani,
canadesi e australiani, relativi ad argomenti di storia e cultura europea in
generale, e più in particolare di storia veneziana e dei rapporti
italo-romeni. Una parte importante dei testi qui confluiti proviene dagli Atti
del Colloquio Internazionale “Venezia e il Levante tra XIII e XVIII secolo”,
svoltosi presso l’Istituto nell’aprile del 2003.
Questo volume, come già quelli che lo hanno
preceduto, non appartiene più ad un periodico di semplice
impostazione bilaterale, limitato esclusivamente alla pubblicazione di ricerche
riguardanti i rapporti italo-romeni. Ben lungi dal prediligere un punto di
vista provinciale e nazionalistico, il nostro Annuario mira ad essere una
pubblicazione europea, di ampia tematica storico-letteraria e di ampio interesse
per gli studiosi di tutto il mondo. Nell’Europa unita, ancora in via di
costituzione, assistiamo non soltanto alla soppressione dei confini che
dividono gli Stati, ma anche al superamento delle barriere etniche e culturali.
La già ricordata serie di volumi dell’Annuario e
dei Quaderni è connessa col nome del nostro collega e predecessore
prof. Ion Bulei, direttore della Casa Romena nel periodo 1997-2003. In
occasione dell’uscita di questo quinto numero del principale periodico
dell’Istituto, dobbiamo, al distinto collega e amico, apprezzamento e
gratitudine sinceri per aver avviato la pubblicazione delle suddette riviste.
L’impegno del presente lavoro, però, è stato condiviso anche
da alcuni borsisti (che usufruiscono della borsa statale “Nicolae Iorga”) del
nostro Istituto, veri e propri specialisti nel loro campo di ricerca.
D’altronde, quasi un terzo dei contributi inseriti in questo volume porta le
firme di ex borsisti, o borsisti attualmente finanziati in Italia dallo
Stato romeno.
Siamo convinti che l’identità europea si esprima
meglio tramite la cultura, la conoscenza e la valorizzazione del passato. Non
dobbiamo dimenticare che questo passato è stato il presente di coloro
che lo hanno vissuto, ed il rispetto e la comprensione di quel presente
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rientrano fra gli attributi di civiltà dei popoli.
I contributi raccolti nel presente volume mettono in risalto, nel contempo, lo
specifico culturale delle identità regionali e nazionali. L’Europa non
rappresenta un’entità astratta, priva di significati, bensì un concerto
di popoli e nazioni disposte a vivere in armonia. Ci auguriamo che una
pubblicazione come la nostra contribuisca alla diffusione di simili idee.
Non ci resta, infine, che augurare all’Annuario, come ad
un amico al quale siamo affezionati e di cui andiamo orgogliosi,
di durare in eterno e di progredire sempre più, ogni anno, sulla via
della conoscenza e dell’erudizione: Vivat, crescat, floreat!
Ioan-Aurel Pop
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distribution in print form for educational purposes and personal use.
Whether you intend to utilize it in scientific purposes, indicate the
source: either this web address or the Annuario. Istituto Romeno di cultura
e ricerca umanistica 5 (2003), edited by Şerban Marin, Rudolf Dinu, Ion
Bulei and Cristian Luca, Bucharest, 2004
No permission is granted for commercial use.
© Şerban Marin, March 2004, Bucharest, Romania
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