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Annuario 2004-2005
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In seguito alla recente pubblicazione dei Quaderni della
Casa Romena di Venezia (no. 3/2003), consegniamo alle stampe, in
tempi abbastanza brevi, anche l’Annuario
dell’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, giunto ora
al sesto volume. È un motivo di soddisfazione e di orgoglio. Di
soddisfazione per il fatto che, così, siamo in grado di offrire agli
studiosi e ai lettori interessati il risultato, che riteniamo pregevole, di
ricerche diverse riguardanti i romeni e la Romania, ma anche attinenti ad
argomenti di storia dell’Italia e dell’Europa Centrale e Orientale. Mentre
l’orgoglio dei curatori di questi periodici deriva dall’opportunità di
proseguire, nella patria della cultura latina, l’attività pubblicistica
dei nostri illustri predecessori: i fondatori degli istituti culturali romeni
in Italia. Così si riesce a mantenere viva la vocazione di questi centri
di ricerca, promuovendo adeguatamente, nell’Europa occidentale, la cultura
romena e ribadendone il suo carattere intimamente europeo. L’indice di questo
volume raccoglie soprattutto studi storici, ma non trascura anche gli aspetti
culturali, letterali e artistici. Un cospicuo numero di articoli analizza la
personalità e l’epoca di Stefano il Grande, principe di Moldavia
(1457-1504), molto più noto nella Respublica Christiana del Quattro–Cinquecento che non nell’Europa
dei nostri tempi. Per celebrare, e altresì per richiamare alla memoria
dei nostri tempi, la personalità di Stefano il Grande e la situazione
dei Principati Romeni all’epoca in cui erano ritenuti la “Porta della
Cristianità”, l’Accademia di Romania in Roma e l’Istituto Romeno di
Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia hanno organizzato nella Città
Eterna, nel settembre 2004, un convegno internazionale di studi dedicato al
principe romeno e alla situazione dell’Europa nella sua epoca. Le relazioni
presentate dagli studiosi romeni e italiani durante il convegno sono confluite
in questo volume dell’Annuario e costituiscono la prima
sezione del periodico. Segue la pubblicazione di alcuni documenti veneziani
inediti: ancora una prova del fatto che il nostro Istituto persegue uno degli
obiettivi principali voluti dal suo fondatore, Nicolae Iorga, vale a dire
quello di sfruttare in modo critico la “miniera d’oro” degli archivi e delle
biblioteche venete. Questi documenti rappresentano fonti importanti per la storia
dei romeni e il lavoro degli studiosi impegnati in queste ricerche, che portano
alla luce sempre più informazioni, risulta di inestimabile valore per la
ricostruzione di molti episodi ancora oscuri del nostro passato. Nel sommario
del periodico segue una sezione assai variegata, che raccoglie articoli
riguardanti un lungo periodo che va dal XIII al XX secolo. Sono analizzati temi
come la IV Crociata, che provocò la rottura tra il mondo occidentale e
quello orientale; le relazioni fra i Tartari e i missionari cristiani e il
ruolo economico del bacino pontico-danubiano; Venezia e i suoi rapporti con gli
Ottomani e con i Principati Romeni; i francescani ed i romeni; gli italici in Transilvania; l’epoca
del Rinascimento e della Riforma; l’immagine del “buon imperatore” asburgico;
la Santa sede e i romeni; i rapporti italo-romeni alla vigilia della Grande
Guerra. Gli articoli si basano su nuove fonti e rivelano interpretazioni
interessanti su episodi di storia più o meno noti. Alla storia della
cultura, nelle sue diverse manifestazioni, sono dedicati
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gli studi riguardanti la vita e l’attività di Dora
d’Istria, di Mircea Eliade e Claudiu Isopescu, la letteratura di frontiera,
simbologia e teoria dell’arte contemporanea, e la rivisitazione di alcuni
dibattiti e polemiche insorte nel periodo interbellico nell’intellighenzia
romena.
L’Annuario è illuminante per
l’attività di ricerca dell’Istituto, in particolare, e delle istituzioni
culturali romene in Italia, in generale, illustrando gli indirizzi di ricerca sviluppati
presso queste istituzioni nell’ultimo periodo. Allo stesso tempo, questo volume
dell’Annuario rispecchia
l’interesse degli storici e dei filologi italiani per gli argomenti di storia e
di letteratura romena, analizzando temi che vanno dal Medioevo all’età
contemporanea. È altrettanto importante il fatto che, tra gli autori,
italiani e romeni, degli articoli raccolti in questo volume, la maggioranza sia
di giovani, tra i quali borsisti o ex borsisti “Nicolae Iorga” e “Vasile
Pârvan”, che godono o che hanno goduto di finanziamenti dello Stato romeno.
Questi studiosi analizzano temi assai interessanti, in maniera certo adeguata
alla sensibilità storiografica delle nuove generazioni, ma anche
rispettosa delle direttive dettate con saggezza dai loro maestri. L’Annuario, dunque, diventa non solo
un’opportunità per l’affermazione dei giovani studiosi, ma una vera e
propria scuola di formazione per quelli impegnati nell’edizione di periodici
specialistici e nella cura di volumi di studio e ricerca. I protagonisti di
questo numero del nostro periodico, in qualità di curatori, sono
Cristian Luca (Università degli Studi “Dunărea de Jos” di Galaţi),
Florina Ciure (Università degli Studi di Oradea) e Corina Gabriela Bădeliţă (Università degli
Studi “Al. I. Cuza” di Iaşi), il primo già borsista e le seconde
attuale borsiste “Nicolae Iorga” presso l’Istituto; giovani storici, i primi
due dei suddeti curatori contano una notevole attività di ricerca presso
gli archivi e le biblioteche veneziane, e hanno raggiunto nel loro campo di
studio risultati apprezzabili riguardanti le relazioni politiche ed economiche
italo-romene nei secoli XVI-XVIII.
Attraverso l’attività di ricerca e la
partecipazione attiva dei borsisti, tramite i colloqui e i convegni di studi
svoltisi presso l’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, e
grazie anche ai corsi di lingua, di letteratura e di cultura romena concordati
con l’Università degli Studi Ca’ Foscari, la nostra istituzione ha
raggiunto una posizione prestigiosa tra le istituzioni accademiche e culturali
straniere attive in Italia. I due periodici dell’Istituto completano
felicemente questo quadro, essendo una testimonianza viva e duratura, presso i
posteri, del valore di questi studi e di queste ricerche. Nella loro pubblicazione
confluiscono culture diverse, le quali preparano egregiamente il terreno –
nell’Europa globalizzata ma altrettanto consapevole delle sue
specificità – alle future collaborazioni. Il presente periodico ne
è una prova eloquente.
Venezia, 10 aprile 2005
Ioan–Aurel Pop
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permission is granted for electronic copying, distribution in print form for
educational purposes and personal use.
Whether you intend to
utilize it in scientific purposes, indicate the source: either this web address
or the Annuario. Istituto Romeno di cultura e ricerca umanistica 6-7
(2004-2005), edited by Ioan-Aurel Pop, Cristian Luca, Florina Ciure, Corina
Gabriela Bădeliţă, Venice-Bucharest 2005.
No permission is granted for
commercial use.
© Şerban Marin,
October 2005, Bucharest, Romania
Last Updated:
July 2006
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