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Premessa

 

 

Questo terzo numero del periodico Quaderni della Casa Romena di Venezia, che viene dato alle stampe in tempi relativamente brevi, a pochi mesi dalla pubblicazione del quinto Annuario dell’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica, riconferma la particolare rilevanza che possiede, per la nostra istituzione, la continuità di una proficua tradizione nel pubblicare periodici scientifici romeni in Italia, seguendo la via tracciata da chi ci ha preceduto, sapientemente, nel periodo tra le due guerre mondiali.

I Quaderni sono un periodico specialistico autonomo, anche se esso fu ideato come supplemento dell’Annuario, con l’obiettivo di approfondire alcuni temi di grande rilevanza, già affrontati negli incontri di studi, oppure per raccogliere le relazioni presentate durante i colloqui e i convegni svoltisi presso l’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia. Come l’Annuario, i Quaderni si contraddistinguono per il fatto di evidenziare la vocazione per la ricerca, nei campi storico, artistico, filologico e letterario, che l’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia e l’Accademia di Romania a Roma hanno da tempo dimostrato, rispondendo alla volontà dei fondatori di queste istituzioni: Nicolae Iorga e Vasile Pârvan. Questa vocazione si è riconfermata, a partire dal 1999, col ripristino della tradizione, nata negli anni precedenti l’ultima guerra, di assegnare borse statali di ricerca presso i suddetti istituti ad alcuni giovani studiosi e docenti romeni fra i più meritevoli. Inoltre, si registra un progressivo interesse, in Italia, per la cultura romena in generale, e in particolare per gli studi e le ricerche incentrate su temi che riguardano la Romania: presso gli atenei italiani funzionano molteplici lettorati, cattedre e programmi di insegnamento della lingua, della letteratura e della civiltà romena, aumentano sempre più gli scambi bilaterali italo-romeni di borsisti e specialisti in vari campi di ricerca.

Il presente numero dei Quaderni ha una struttura tematica che risponde ai diversi interessi dei lettori. Il volume si apre con una serie di studi con indirizzo storico e archeologico antico, i quali riguardano la terminologia concernente i Geto-Daci, lo statuto giuridico di alcune città romane e la loro presenza nelle mappe dell’epoca, il concetto di limes e la sua funzionalità nell’area del Basso Danubio. La seconda sezione del periodico è dedicata alla pubblicazione e all’analisi di un rilevante numero di documenti veneziani inediti, raccolti dall’archivio e dalle biblioteche della città di S. Marco, in particolar modo utili per chiarire episodi meno noti della storia delle terre romene e dell’Europa Centro-Orientale. La terza sezione –“Studia Historica”– raccoglie i testi che approfondiscono argomenti vari, riguardanti un periodo che va dal Medioevo all’età contemporanea. Si trovano riuniti, in questa sezione, vari studi relativi a temi di notevole interesse, quali le tecniche di combattimento e le strutture degli eserciti medioevali, illustrate da famose campagne militari come quelle ussite e antiottomane, le

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questioni politiche e religiose sollevate dalla IV Crociata, la tradizione ecclesiastica della regione balcanico-carpatica, il concetto di “Porta della Cristianità” nel Quattrocento, il ruolo svolto dai missionari cattolici italiani per l’affermazione dei caratteri latini in Romania, l’influsso della Rivoluzione francese sulla società romena del tempo e la storia della Chiesa Romena Unita. Sempre nella terza sezione viene analizzata, in base ad un costante rinvio ad altre fonti contemporanee e all’analisi comparatista, la straordinaria testimonianza di un personaggio meno noto del Rinascimento italiano, il genovese Pellegrino Brocardo, viaggiatore dalla vivida curiosità e attento osservatore, un vero e proprio precursore dell’enciclopedismo europeo. Tra gli studi di storia spicca anche quello che segue le sorti di una famiglia greca i cui componenti fecero fortuna nelle terre romene impegnandosi nel commercio e nell’imprenditoria. L’ultima sezione del periodico è destinata ai temi letterari, con particolare riferimento ai seguenti argomenti: letterature comparate, letterature di frontiera ed emergenti, teoria e critica letteraria, letteratura bizantina e lirica romanza, storia semantica delle idee, tipologia descrittiva del giardino, la personalità e l’opera di alcuni scrittori e pensatori come Hans Blumenberg, Eugen Ionescu, Arnaldo Mussolini, Roberto Deidier, Mircea Cărtărescu, e infine il ruolo svolto dalle istituzioni culturali ed accademiche delle città di Trieste e Padova nella diffusione della cultura romena e nell’insegnamento universitario della lingua romena.

La maggior parte degli autori dei contributi raccolti in questo numero del periodico sono romeni, ma la parte italiana è rappresentata nel modo migliore da Teresa Ferro e Gianluca Masi. Quest’ultimo, tra l’altro, insieme con Cristian Luca e Andrea Piccardi è curatore di un ottimo volume riguardante i molteplici rapporti intercorsi attraverso i secoli tra l’Italia e l’Europa Centro-Orientale (con particolare attenzione alla Romania), libro recentemente pubblicato dalla Istros Editrice con il patrocinio dell’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia e del Museo di Brăila. La professoressa Teresa Ferro, docente di lingua, letteratura e civiltà romena presso l’Università degli Studi di Udine, che è divenuta un punto di riferimento per tutti quegli studiosi che sono interessati alla cultura dei romeni, è una sincera amica di questo popolo ed è sempre presente con i suoi studi nelle “nostre riviste”, come ella chiama con affetto l’Annuario ed i Quaderni. Gli autori romeni presenti in quest’ultimo numero sono ancora in maggioranza giovani ricercatori e studiosi, che già sono stati o sono borsisti “Nicolae Iorga” e “Vasile Pârvan”, o che usufruiscono di altri tipi di borse in Italia, Francia e Svizzera, ma non mancano i nomi di storici noti come Ionel Cândea e Viorel Achim. Nel complesso, tuttavia, questo numero dei Quaderni è contraddistinto, come abbiamo detto, dalla massiccia presenza dei contributi di giovani borsisti e ricercatori romeni (24 su 29), studiosi emergenti la maggior parte dei quali ha completato la sua formazione nelle due istituzioni accademiche romene di Venezia e Roma. Tra di loro abbiamo il piacere di menzionare i nomi dei tre attuali borsisti dell’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, ossia Cristian Luca, Afrodita Carmen Cionchin e Maria Bulei, eccellenti ricercatori, docenti universitari, autori di saggi e curatori di volumi, traduttori dal romeno in italiano e viceversa, presenze riconosciute e apprezzate nel loro campo di ricerca e di specializzazione accademica. Due terzi degli

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studi pubblicati nel presente periodico sono in italiano, mentre il rimanente è in lingua inglese, francese e tedesca, secondo un plurilinguismo che rende più ampia la diffusione di ogni singolo testo. Il risultato è, dal punto di vista culturale, ancora una volta di tutto rispetto. E attraverso l’impegno nel campo della cultura, i romeni si riappropriano di quell’identità europea che da sempre condividono.

Quaderni della Casa Romena di Venezia è anche la prima pubblicazione di un istituto romeno all’estero stampata sotto il patrocinio dell’Istituto Romeno di Cultura di Bucarest, di recente fondazione, il cui presidente –l’accademico Augustin Buzura– ha compreso pienamente, prima di tutti noi, il ruolo fondamentale della cultura come emblema di una Romania completamente integrata nell’Europa unita che sta nascendo. Così, attraverso l’impegno congiunto, in Italia e altrove, gli specialisti di studi comparati hanno aperto una nuova finestra, quella romena, sul mondo della cultura e della conoscenza. E il bisogno della conoscenza, insito nell’essenza stessa della natura umana, rende piena di significato e giustifica la vita di tutti noi e il sistema di circolazione delle idee nella società contemporanea.

 

 

 

Prof. Ioan–Aurel Pop

socio corrispondente dell’Accademia Romena

 

For this material, permission is granted for electronic copying, distribution in print form for educational purposes and personal use.

Whether you intend to utilize it in scientific purposes, indicate the source: either this web address or the Quaderni della Casa Romena 3 (2004) (a cura di Ioan-Aurel Pop e Cristian Luca), Bucarest: Casa Editrice dell’Istituto Culturale Romeno, 2004

No permission is granted for commercial use.

 

© Şerban Marin, June 2005, Bucharest, Romania

 

Last updated: July 2006

 

serban_marin@rdslink.ro

 

 

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