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Quaderni 2004
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Questo terzo numero del periodico Quaderni della Casa
Romena di Venezia, che viene dato alle stampe in tempi relativamente brevi,
a pochi mesi dalla pubblicazione del quinto Annuario dell’Istituto Romeno di
Cultura e Ricerca Umanistica, riconferma la particolare rilevanza che
possiede, per la nostra istituzione, la continuità di una proficua
tradizione nel pubblicare periodici scientifici romeni in Italia, seguendo la
via tracciata da chi ci ha preceduto, sapientemente, nel periodo tra le due
guerre mondiali.
I Quaderni sono un periodico specialistico
autonomo, anche se esso fu ideato come supplemento dell’Annuario, con
l’obiettivo di approfondire alcuni temi di grande rilevanza, già
affrontati negli incontri di studi, oppure per raccogliere le relazioni
presentate durante i colloqui e i convegni svoltisi presso l’Istituto Romeno di
Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia. Come l’Annuario, i Quaderni
si contraddistinguono per il fatto di evidenziare la vocazione per la ricerca,
nei campi storico, artistico, filologico e letterario, che l’Istituto Romeno di
Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia e l’Accademia di Romania a Roma hanno
da tempo dimostrato, rispondendo alla volontà dei fondatori di queste
istituzioni: Nicolae Iorga e Vasile Pârvan. Questa vocazione si è
riconfermata, a partire dal 1999, col ripristino della tradizione, nata negli
anni precedenti l’ultima guerra, di assegnare borse statali di ricerca presso i
suddetti istituti ad alcuni giovani studiosi e docenti romeni fra i più
meritevoli. Inoltre, si registra un progressivo interesse, in Italia, per la
cultura romena in generale, e in particolare per gli studi e le ricerche
incentrate su temi che riguardano la Romania: presso gli atenei italiani
funzionano molteplici lettorati, cattedre e programmi di insegnamento della
lingua, della letteratura e della civiltà romena, aumentano sempre
più gli scambi bilaterali italo-romeni di borsisti e specialisti in vari
campi di ricerca.
Il presente numero dei Quaderni ha una struttura
tematica che risponde ai diversi interessi dei lettori. Il volume si apre con una
serie di studi con indirizzo storico e archeologico antico, i quali riguardano
la terminologia concernente i Geto-Daci, lo statuto giuridico di alcune
città romane e la loro presenza nelle mappe dell’epoca, il concetto di limes
e la sua funzionalità nell’area del Basso Danubio. La seconda sezione
del periodico è dedicata alla pubblicazione e all’analisi di un
rilevante numero di documenti veneziani inediti, raccolti dall’archivio e dalle
biblioteche della città di S. Marco, in particolar modo utili per chiarire
episodi meno noti della storia delle terre romene e dell’Europa
Centro-Orientale. La terza sezione –“Studia Historica”– raccoglie i testi che
approfondiscono argomenti vari, riguardanti un periodo che va dal Medioevo
all’età contemporanea. Si trovano riuniti, in questa sezione, vari studi
relativi a temi di notevole interesse, quali le tecniche di combattimento e le
strutture degli eserciti medioevali, illustrate da famose campagne militari
come quelle ussite e antiottomane, le
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questioni
politiche e religiose sollevate dalla IV Crociata, la tradizione ecclesiastica
della regione balcanico-carpatica, il concetto di “Porta della
Cristianità” nel Quattrocento, il ruolo svolto dai missionari cattolici
italiani per l’affermazione dei caratteri latini in Romania, l’influsso della
Rivoluzione francese sulla società romena del tempo e la storia della
Chiesa Romena Unita. Sempre nella terza sezione viene analizzata, in base ad un
costante rinvio ad altre fonti contemporanee e all’analisi comparatista, la
straordinaria testimonianza di un personaggio meno noto del Rinascimento
italiano, il genovese Pellegrino Brocardo, viaggiatore dalla vivida
curiosità e attento osservatore, un vero e proprio precursore
dell’enciclopedismo europeo. Tra gli studi di storia spicca anche quello che segue le sorti di una famiglia greca i cui
componenti fecero fortuna nelle terre romene impegnandosi nel commercio e
nell’imprenditoria. L’ultima sezione del periodico è destinata ai temi
letterari, con particolare riferimento ai seguenti argomenti: letterature
comparate, letterature di frontiera ed emergenti, teoria e critica letteraria,
letteratura bizantina e lirica romanza, storia semantica delle idee, tipologia
descrittiva del giardino, la personalità e l’opera di alcuni scrittori e
pensatori come Hans Blumenberg, Eugen Ionescu, Arnaldo Mussolini, Roberto
Deidier, Mircea Cărtărescu, e infine il ruolo svolto dalle istituzioni
culturali ed accademiche delle città di Trieste e Padova nella
diffusione della cultura romena e nell’insegnamento universitario della lingua
romena.
La maggior parte degli autori dei contributi raccolti in
questo numero del periodico sono romeni, ma la parte italiana è
rappresentata nel modo migliore da Teresa Ferro e Gianluca Masi. Quest’ultimo,
tra l’altro, insieme con Cristian Luca e Andrea Piccardi è curatore di
un ottimo volume riguardante i molteplici rapporti intercorsi attraverso i
secoli tra l’Italia e l’Europa Centro-Orientale (con particolare attenzione
alla Romania), libro recentemente pubblicato dalla Istros Editrice con il
patrocinio dell’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia e
del Museo di Brăila. La professoressa Teresa Ferro, docente di lingua,
letteratura e civiltà romena presso l’Università degli Studi di
Udine, che è divenuta un punto di riferimento per tutti quegli studiosi
che sono interessati alla cultura dei romeni, è una sincera amica di
questo popolo ed è sempre presente con i suoi studi nelle “nostre
riviste”, come ella chiama con affetto l’Annuario ed i Quaderni.
Gli autori romeni presenti in quest’ultimo numero sono ancora in maggioranza
giovani ricercatori e studiosi, che già sono stati o sono borsisti
“Nicolae Iorga” e “Vasile Pârvan”, o che usufruiscono di altri tipi di borse in
Italia, Francia e Svizzera, ma non mancano i nomi di storici noti come Ionel
Cândea e Viorel Achim. Nel complesso, tuttavia, questo numero dei Quaderni
è contraddistinto, come abbiamo detto, dalla massiccia presenza dei
contributi di giovani borsisti e ricercatori romeni (24 su 29), studiosi
emergenti la maggior parte dei quali ha completato la sua formazione nelle due
istituzioni accademiche romene di Venezia e Roma. Tra di loro abbiamo il
piacere di menzionare i nomi dei tre attuali borsisti dell’Istituto Romeno di
Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, ossia Cristian Luca, Afrodita Carmen
Cionchin e Maria Bulei, eccellenti ricercatori, docenti universitari, autori di
saggi e curatori di volumi, traduttori dal romeno in italiano e viceversa,
presenze riconosciute e apprezzate nel loro campo di ricerca e di
specializzazione accademica. Due terzi degli
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studi
pubblicati nel presente periodico sono in italiano, mentre il rimanente
è in lingua inglese, francese e tedesca, secondo un plurilinguismo che
rende più ampia la diffusione di ogni singolo testo. Il risultato
è, dal punto di vista culturale, ancora una volta di tutto rispetto. E
attraverso l’impegno nel campo della cultura, i romeni si riappropriano di
quell’identità europea che da sempre condividono.
Quaderni della Casa Romena di Venezia è anche la prima pubblicazione di un istituto
romeno all’estero stampata sotto il patrocinio dell’Istituto Romeno di Cultura
di Bucarest, di recente fondazione, il cui presidente –l’accademico Augustin
Buzura– ha compreso pienamente, prima di tutti noi, il ruolo fondamentale della
cultura come emblema di una Romania completamente integrata nell’Europa unita
che sta nascendo. Così, attraverso l’impegno congiunto, in Italia e
altrove, gli specialisti di studi comparati hanno aperto una nuova finestra,
quella romena, sul mondo della cultura e della conoscenza. E il bisogno della
conoscenza, insito nell’essenza stessa della natura umana, rende piena di
significato e giustifica la vita di tutti noi e il sistema di circolazione
delle idee nella società contemporanea.
Prof. Ioan–Aurel Pop
socio corrispondente dell’Accademia Romena
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electronic copying, distribution in print form for educational purposes and
personal use.
Whether you intend to utilize it in scientific purposes, indicate the
source: either this web address or the Quaderni della Casa Romena 3
(2004) (a cura di Ioan-Aurel Pop e Cristian Luca), Bucarest: Casa Editrice dell’Istituto
Culturale Romeno, 2004
No permission is granted for
commercial use.
© Şerban Marin, June 2005,
Bucharest, Romania
Last updated: July 2006
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