I Sacri Monti sono numerosi, non solo in Italia, ma anche in altri paesi d'Europa: la loro storia comincia, nel Nord Italia, per iniziativa del Beato Bernardino Caimi, che, di ritorno dalla Terra Santa (alla fine del 1400), volle ricreare in piccolo i luoghi della Palestina. La "Novella Gerusalemme" fu concepita a Varallo Sesia nel 1491. I pellegrinaggi in Terra Santa erano divenuti pericolosi, ecco allora l'idea di dare la possibilità di andare in pellegrinaggio in santuari che ricordavano la passione di Cristo, invece di andare nei luoghi dove si era svolta la sua vita. Già erano diffuse nel medioevo le sacre rappresentazioni sulle piazze, ma il concilio di Trento le vietò. L'artista Gaudenzio Ferrari, ebbe l'intuizione di sostituire la rappresentazione viva, a volte troppo forte, con rappresentazioni artistiche tridimensionali dove il fedele potesse partecipare alla passione di Cristo. Nacquero così questi "teatri montani" che, grazie al loro messaggio immediato, comunicavano al fedele il nuovo testamento. Questa intuizione fu sostenuta da S. Carlo Borromeo, promotore del Sacro Monte di Varallo, di Orta e di Crea. Mentre Varallo era già in fase di fabbricazione avanzata, sorsero "le rappresentazioni" sopra Varese, Arona, Graglia e di Oropa. Si formarono maestranze specializzate, artisti che si muovevano da un Sacro Monte all'altro, famiglie di pittori di scultori e architetti. Questa contemporaneità e questi scambi fanno si che a volte ci siano delle analogie se non anche delle vere e proprie identità tra i diversi Sacri monti. Essi costituirono in queste terre la risposta del popolo di queste valli alla riforma protestante ed una testimonianza ancora sensibile della fede nel tardo medioevo. Link selezionati da REGIONE PIEMONTE - Parco Naturale del Sacro Monte di Crea Ideato e completato nell'arco del Seicento, è uno dei complessi più coerenti, anche grazie alla presenza di un unico progettista, l'architetto Giuseppe Bernasconi. Partendo a piedi dalla località Prima Cappella, si percorre un ampio vialone selciato che sale dolcemente nel verde, scandito dalle belle cappelle che illustrano i Misteri del Rosario. Lavorarono qui Morazzone, Nuvolone, lo scultore Bussola, i d'Enrico: gli stessi artisti di Orta e Domodossola. Il Santuario ha sempre esercitato un forte richiamo su tutta la Lombardia, anche grazie al culto della Madonna del Monte, antichissima statua in legno che, secondo la leggenda, fu portata qui da Sant'Ambrogio in persona. Orario: il percorso è sempre aperto. Santuario h. 8-12/14-18. Telefoni utili: 0332-229223 Il più antico, il più completo: la perla dei Sacri Monti. 45 cappelle e 600 statue, un'infinita schiera di artisti al lavoro per raccontare vita e passione di Cristo. La prima parte del percorso segue le cappelle lungo un sentiero nel bosco; la seconda conduce attraverso un'immaginaria città di Gerusalemme, con portici, piazze e palazzi intorno al Santuario. Il regista è stato Gaudenzio Ferrari, genio pittorico e scenografico del primo '500. Tra i pittori ricordiamo Tanzio da Varallo. Orario: il percorso è sempre aperto, Santuario h. 8-12/14.30-18. Telefoni utili: 0163-51131 Serralunga di Crea (1589) nel cuore del Monferrato; il santuario si affaccia, con una vista stupenda, sulle colline coperte di boschi e vigneti. Vi si venera la Madonna Nera, cui sono dedicati innumerevoli ex-voto. Nascoste tra gli alberi, 28 cappelle illustrano episodi della vita di Gesù e di Maria, con gruppi statuari e pitture eseguite dalla stessa équipe attiva a Varallo. Da non perdere la rappresentazione del Paradiso, con un incredibile gruppo di 175 angeli in terracotta sospeso al soffitto. Orario: percorso sempre aperto, Santuario h. 7-12/14.30-18. Telefoni utili: Santuario Tel.+39 0141 927120 Fax. +39 0141 927800 Per godere il miglior panorama del Lago d'Orta bisogna venire qui, sul ripido promontorio del Sacro Monte. Il sentiero che porta alla chiesa di San Nicolao conta 20 tempietti disseminati nel folto del bosco, dove si rappresenta la vita di San Francesco d'Assisi. Orario delle cappelle: invernale 9.30-16.30, estivo 9.30-18.30. Santuario 8-12/15-18. Telefoni utili: APT Orta 0322-911937. E' senz'altro il santuario più importante del Piemonte, uno dei maggiori d'Italia e d'Europa. Era molto frequentato dai Savoia, che avevano il loro appartamento sopra le gallerie del chiostro e vi facevano lavorare i loro architetti di corte, come il famoso Juvarra. A 1180 metri d'altezza, in una bellissima cornice di montagna, il complesso delle chiese domina una grande conca verde; qui sono disseminate 19 cappelle di semplice architettura, con ingenui gruppi statuari sulla vita di Maria, in terracotta dipinta. Orario: il percorso delle cappelle è sempre aperto. Santuario h. 7-19.00. Telefoni utili: Santuario 015-2455915 Nell'area del monte Cargiago, sulla sponda occidentale del Lago Maggiore, ecco un altro Sacro Monte suggestivo. Circondato da un fitto bosco di querce e castagni, dove abitano volpi e caprioli, il porticato della Via Crucis racchiude il Santuario, mentre intorno tre cappelle con episodi del Vecchio e Nuovo Testamento documentano un progetto mai portato a termine. Orario: il complesso è sempre visibile, il Santuario apre previa richiesta alla Riserva. Telefoni utili: Riserva 0323-59870 o 0337-789839. Il viale selciato parte dalla periferia della città, si inoltra subito nel bosco costeggiando i ruderi di un antico convento cappuccino. Lungo la strada 15 cappelle, di epoche diverse, raccontano drammaticamente la Passione di Cristo. Abbandonato nell'Ottocento, il Monte è nato a nuova vita grazie al filosofo don Antonio Rosmini, che fondò qui il suo Istituto della Carità. Orario: le cappelle sono sempre visibili, per il Santuario h. 7-12/15-18. Telefoni utili: Santuario 0324-242010. San Carlo Borromeo è nato qui nel 1538. Suo cugino Federico ebbe l'idea di celebrarne la memoria con un Sacro Monte che in 15 tappe raccontasse la sua vita esemplare. Il progetto però non è mai stato concluso. Oggi un bel piazzale riunisce la chiesa del Richini, il Seminario e la colossale statua chiamata affettuosamente San Carlone, alta 23 metri e visibile da tutto il lago, simbolo evidente della "statura" morale di chi vi è rappresentato. A pochi metri, le tre cappelle costruite non sono visibili all'interno. Orario: Santuario h. 9-12/14-19, fino alla fine di novembre. Telefoni utili: 0322-242488. Isolato tra prati, uliveti e boschi, il Santuario si raggiunge da un viottolo acciottolato che sale pian piano, fiancheggiato da 14 tempietti a pianta centrale con espressivi gruppi statuari in cotto policromo. Gioiello sconosciuto, legato all'Abbazia dell'Acquafredda di Lenno e all'antico monastero medioevale di S. Benedetto in Val Perlana. Orario: il viale è sempre aperto. Santuario h. 7-19. Telefoni utili: Santuario 0344-55211. Antichissimo il Santuario di Belmonte, che si dice fondato per un voto alla Madonna dal leggendario Arduino, primo re d'Italia. Tardiva invece la costruzione del Sacro Monte, realizzato nel Settecento dedicando alla Passione di Cristo 13 cappelle; purtroppo non tutte oggi conservano i gruppi statuari e gli affreschi originali. Il luogo è particolarmente suggestivo: uno sperone roccioso che domina il Canavese, con affioramenti di raro granito rosso e calanchi sabbiosi, ricco anche di antichi insediamenti e preziose testimonianze archeologiche, dalla preistoria all'Alto Medioevo. Orario: sempre aperto il Sacro Monte. Santuario h. 7-12/14.30-19. Telefoni utili: 0124-617204. |