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Quando cinquant’anni fa, Jean Monnet ideò la Comunità Europea,
era già consapevole del fatto che “l’Europa è qualcosa di
più che il prezzo del carbone e dell’acciaio”. E, qualche anno
più tardi, aggiungeva: “Se oggi dovessi ricominciare, non ricomincerei
da un mercato comune: partirei dalla cultura”. Questo sembra che sia, oggi, un
sentimento comune europeo. La desiderata unità culturale non può
più essere pensata in termini di “sola cristianità”, ma in
termini di pluralismo collaborativo, di
dialogo costante, critico, impegnativo, positivo, fra le diverse culture
e civiltà, per integrare tutte queste diversità. Solo cosi si
può creare una sintesi a misura di uomo e di cittadino dove possono
trovare casa grandi e piccole nazioni e culture. L’Europa ha sempre avuto un
grande dono: “quello di capire”, di “comprendere gli altri”. Il dialogo tra
l’Occidente e l’Oriente è stato a lungo offuscato, ma mai interrotto. E
adesso si sta sviluppando rapidamente. In questo dialogo s’inserisce
modestamente anche il nostro “Annuario”, arrivato, ecco, al quarto numero, e
che cerca di rendere onore al genius loci
in una città della cultura europea par excellence come Venezia.
Dedichiamo questo numero al decennale della riapertura dell’Istituto
Romeno di Venezia, come lo faremo anche con i “Quaderni della Casa Romena”, la
nostra seconda pubblicazione; sempre con la speranza di una continuità
culturale, sorgente di valori, di pensieri costruttivi e stimolatrice di
energie intellettuali.
Di nuovo i nostri sentiti
ringraziamenti vanno a tutti coloro che hanno reso possibile l’apparizione
dell’Annuario e, in particolar modo, al nostro amico ed ispiratore dott. Marcel
Popa, il Direttore della Casa Editrice Enciclopedica di Bucarest. Come questo
numero sarà l’ultimo curato anche da noi considero come un gradito
dovere di esprimere la mia caldissima riconoscenza a tutti nostri
collaboratori, italiani, romeni, francesi, tedeschi, americani, canadesi,
australiani… delle Università di Venezia, Padova, Udine, Trieste,
Bologna, Napoli, Roma, Milano, Catania, Parigi, Bucarest, Cluj-Napoca, Iaºi,
Timiºoara, Francoforte, Zagabria… che si sono fattivamente impegnati a starci
vicino nel nostro cammino. Senza il loro appoggio le nostre pubblicazioni non
potevano uscire. Senza un amicizia oltre le frontiere degli stati la cultura
non può esistere.
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for electronic copying, distribution in print form for educational purposes and
personal use.
Whether you intend to utilize it in
scientific purposes, indicate the source: either this web address or the Annuario.
Istituto Romeno di cultura e ricerca umanistica 4 (2002), edited by ªerban
Marin, Rudolf Dinu and Ion Bulei, Venice, 2002
No permission is granted for commercial
use.
© ªerban Marin, August 2002, Bucharest,
Romania
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