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07/07/2004 9.22.00
Breve storia delle relazioni tra Cervello e Pensiero
Cenni Problematici e Bibliografia in rete di Paolo Manzelli

Il Problema del Cervello come sede del Pensiero è un problema che ha interessato tutta la scienza fin dalle sue origini

Dato che il cervello e fatto di materia ed energia ed il pensiero e trasmissibile come privo di materia e sprovvisto della  potenza  associata a qualsiasi forma di energia, di conseguenza  il “Dualismo” della duplice natura della natura tra  Cervello (quale realtà fisica) e la Mente (quale entita’ immateriale) e’ stato alla base di gran parte della  riflessione scientifica e filosofica sulle teorie della Mente di ogni tempo, mentre al contrario il il Materialismo , non ha mai accettato tale concezione “duale”  associabile alla distinzione religiosa tra spirito e materia , e pertanto la Mente per la concezione materialistica (Monismo) permane essere soltanto un fenomeno prodotto dal funzionamento complesso del sistema nervoso.

Ippocrate dell’ Isola di Cos (fu il primo medico-filosofo (460-370 a.C.) che preciso’ "L'uomo deve sapere che null'altro che dal cervello, provengono gioie, piaceri risate e divertimenti e dolori tristezze, sconforto e lamenti" correlando in tal modo il cervello ad ogni azione del comportamento umano

Molti antichi scienziati (come ad es  il Medico-Filosofo Romano Claudio Galeno 130-200 d.C ) svilupparono dopo  Ippocrate  la teoria umorale , secondo cui il comportamento umano é costituito dai quattro umori , sangue , flegma , bile gialla e bile nera; perseguendo tale concezione derivante dai Quattro elementi di Empedocle,  ritennero che fondamentalmente fosse il “Cuore” l’ artefice centrale  delle emozioni umane..

Solo in seguito fu dimostrato che il cuore non è la fonte dello spiritus vitale , né sede dell' emozioni ma è un “ vere musculus” come indico’’ Nicola Stenone (Steensen, Niels (1638 - 1686), fornendo prima illustrazione dell'architettura muscolare di quest'organo; si capi’ in seguito che esiste un sistema nervoso simpatico distribuito nel nostro corpo e comunque correlato al cervello tramite messaggio ormonali, quest’ ultimo ha una sua capacita intrinseca di espressione emotiva , ma  essa non e’ diretta dal cuore il quale  in seguito a reazioni emotive aumenta la frequenza della sue palpitazioni.

In epoca più moderna,  il Filosofo Francese RENE' DESCARTES detto CARTESIO  (1596-1650) “ tento’ di unire le due concezioni Meccanicista e Spiritualista ( Monistica e Dualistica) con uno stratagemma .Infatti nel suo dire “cogito ergo sum” (se penso, allora esisto) egli vedeva una azione del cervello guidata da entita’ e forze capaci di definire un riflesso puramente meccanico in risposta a stimoli  ambientali, il quale non  richiede alcuna partecipazione della Mente avvenendo automaticamente. Tuttavia ipotizzò l’esistenza di una connessione focalizzata nella “Ghiandola Pineale” situata nel Talamo del cervello, che avrebbe avuto la funzione di interfaccia interagente  tra il cervello e la mente umana pensante favorendone le con capacita critiche e riflessive coscienti. Con tale stratagemma Cartesio ebbe un successo inaspettato in quanto ricongiunse la dicotomia tra materia cerebrale e mente spirituale, dando contemporaneamente adito ad  una separazione di ruoli e domini cognitivi, dove la religione  aveva come pertinenza la Res Cogitans (sostanza cosciente) ossia l’anima e lo spirito, che è immateriale, mentre la scienza doveva occuparsi esclusivamente della Res Extensa (sostanza materiale.

Ancora oggi, benche’ le science del cervello e la psicologia dell’ apprendimento abbiano avuto notevoli sviluppi, non resta ancora possibile  definire facilmente la natura del pensiero ne’ sulla base delle concezioni che abbiamo storicamente ereditato sia nell’ ambito della evoluzione concettuale della scienza che della filosofia ovvero della teologia.

Occupandoci  di Ricerca ed Innovazione Educativa nell’ ambito del Laboratorio di Ricerca Educativa il LRE/EGO-CreaNET , ha proposto una innovazione paradigmatica del pensiero scientifico in proposito delle  relazioni tra Cervello e Pensiero, al fine di  favorire la comprensione della natura del pensiero teorizzando una continua interazione  tra “Energia, Materia ed Informazione” ,…. che,  se verra’ sviluppata e opportunamente condivisa, potra’ dare una soluzione cognitiva all’ enigma rimasto scientificamente insoluto sulla funzione “catalitica” dell’ informazione e del pensiero in natura.

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