Il 4/12/96, da Cape Canaveral, è stata lanciata la sonda Spaziale
Pathfinder, con obbiettivo Marte. Nel suo viaggio verso il pianeta rosso
i tecnici della NASA hanno effettuato 4 manovre di correzione, previste
dalla missione. Il 4/7/96, dopo un’orbita di avvicinamento, durata 4 giorni,
alle ore 17.08 UT, la sonda è rimbalzata sul suolo marziano, nella
zona chiamata Area VALLIS , iniziando la sua importante missione di
esplorazione. Il Pathfinder è la prima sonda del programma NASA’s
Discovery , una nuova generazione di sonde rapide da realizzare ed
a basso costo, studiate per raggiungere particolari e specifici obbiettivi
scientifici.
La sonda è entrata all’interno dell’atmosfera circa 34 minuti
prima dell’impatto col suolo. Inizialmente gli scudi termici l’hanno protetta
dalle alte temperatura dovute all’attrito con l’atmosfera, in relazione
alla velocità di ingresso della sonda, successivamente si sono aperti
i paracaduti per rallentare il moto. Il radar altimetrico, montato a bordo,
a circa 1,5 Km da suolo è entrato in funzione, facendo attivare
gli “Airbarg”, dodici palloni gonfiati con lo scopo di proteggere la sonda
e il suo carico al momento dell’impatto con la superficie di Marte. Successivamente
al primo impatto la sonda, ha effettuato alcuni rimbalzi sul suolo, fino
a terminare in posizione di quiete. Successivamente gli “AirBag” si sono
sgonfiati. Circa 75 minuti dopo l’atterraggio il LANDER si è aperto
iniziando le comunicazioni con la terra. Inviando le prime immagini
in bianco e nero del suolo marziano. La sonda Pathfinder è composta
da un LADER e un Robot Rover “Sojourner”.
ROBOT ROVER SOJOURNER
Sojourner: nome femminile in onore ad una
donna di colore che visse durante i tumultuosi anni della guerra civile
americana.
Il Robot è lungo 65 cm, largo 30 cm,e alto 30 cm, con un peso
di 10.6 Kg. Ha a bordo un Alfa Proton spettrometro a Raggi-X, 3 camere
per riprese video che forniscono immagini stereo. Ha una potenza max di
16 Watt, i pannelli solari di cui è dotato gli forniscono 100Watt/h
per giorno.
E' dotato di 6 ruote in alluminio dal diametro di 16 cm, e di particolari
sospensioni che gli permettono un'ottima stabilita durante la sua marcia
sullo scabroso terreno marziano; permettendo al veicolo di inclinarsi di
un massimo di 45° su di un lato, di attraversare ostacoli che hanno
un altezza di 20 cm. Le ruote sono dotate di sensori che in ogni istante
rivelano le condizioni in cui si trova il veicolo, permettendo di arrestare
la sua marcia in situazioni critiche. Ogni ruota si muove in modo indipendente
dalle altre.
Inoltre, il veicolo compie una serie di esperimenti che permetteranno
di migliorare i futuri Robort da inviare su Marte. Questi esperimenti includono:
ricostruzione geometrica del suolo tramite le immagini del veicole e del
Lander; studio del suolo, che aiuteranno a costruire nuovi modelli di ruota.
Gli srumenti a bordo del Sojourner, determineranno le condizione del veicolo,
informando sulle condizioni del veicolo stesso; controllerà l'efficacia
dei collegamenti radio, verificherà l'abrasione dei diversi materiali
che compongono le ruote.
Gli scienziati inoltre studerianno l'aderenza delle polveri accumolate
sui pannelli solari, e direttamente misurare la massa tramiite il sensore
di microbilanciamento al quanrzo.
Il veicolo è dotato di un computer con microprocessore Intel
80C85, 8-bit che esegue 100.000 istruzioni al secondo. Questo Microprocessore
è stato scelto per il basso costo e per l'affibilità dimostrata.
Il computer permette al veicolo di muoversi autonomamente sul suolo marziano
decidendo il percorso più vantaggioso per raggiungere un obbiettivo.
IL LANDER
Il Lander ha
una struttuta piramidale, e poggia su 3 lati dove sono alloggiati pannelli
solari per una superficie totale di 0,9 metri, che gli forniscono un'energia
di 1,200 Watt/ora per ogni giorno. Inoltre è dotato di una batteria
Argento-Zinco che gli fornisce una potenza di 40 Amp-ora durante la notte.
Il Lander è dotato di strumenti per il rivelamento delle caratteristiche
dell'atmosfera e della metereologia di Marte. Ha una telecamera composta
da due ottiche che permettono la visione stereo, questa è dotata
di filtri per acquisire immagini a 12 colori nelle bande comprese tra 0,35-1,1
micron.Dalla composizione di immagini , ottenute con fitri diversi, si
ottiene l'immagine finale. La telecamera ha un campo di visione di 14°
sia in verticale che in orizzontale, e rileva un frame ogni 2 secondi (256x256
pixel). La sonda è dotata di un antenna per il trasferimento dei
dati acquisiti alla terra. I dati raccolti vengono immagazzinati nel computer
IBM 6000 (32-bit), in grado di eseguire 20 milioni di istruzioni al secondo
che ha una capicita di 128MB Ramdon. Il computer ha il compito di immagazzianare
e successivamente trasmettere a terra i dati raccolti duranteil volo, la
discesa sul pianeta, nonchè tutte le informazione che fotnite dagli
strumenti del Lander ed del Rover. Il lander dovrebbere restare attivo
per circa 30 giorni.
Gli OBIETTIVI
della MISSIONE**
L'obbiettivo della missione Mars Pathfinder,
è lo studio scientifico della forma e struttura della superfice
di Marte, la sua geologia, con il compito di esaminare la composizione
degli elementi e la mineralogia della superfice del pianeta rosso; esaminare
le proprietà magnetice delle polveri, e condurre una serie di ricerche
sull'atomsfera, esaminandone la struttura e i fenomeni metereologici; studiare
i meccanismi e le proprietà del materiale del suolo; studiare la
rotazione e l'orbita di Marte.
Nei giorni della missione la telecamera stereo
del lander ha effettuato riprese panoramiche della superficie, che serviranno
per lo studio geologico del pianeta e l'interazione con l'atmosfera. Studiando
la disposizione delle rocce gli scienziati cercheranno di capire i processi
geologici che hanno creato e modificato Marte. Il rover nel contempo ha
effettuato delle riprese durante il suo movimento sulla superficie marziana;
analizzando le tracce che le ruote imprimono sul suolo, gli studiosi cercheranno
di trovare delle risposte alle loro domande. L'APXS montato sul veicolo
serve a misurare la composizione delle rocce e della superficie e la loro
mineralogia.
Marte visto da HUBBLE. La prima immagine
ottenuta il 18/8/96, quella sotto il 15/10/96. Si noti l'evoluzione atmosferica
nella calotta polare.
Nell'immagine è rappresentata la temperatura
rilevata dal lander - punti blu - e dalla sonda Viking - punti in nero.
Durante l'"ammartaggio" il Pathfinder,
ha misurato la temperatura, la densità dell'atmosfera a vari altitudini,
iniziando a registrare i dati a circa 120 km dal suolo. I dati verranno
comparati con quelli della missione Viking, antecedente di 20 anni. In
questa fase, ma anche successivamente, sono stati registrati i dati relativi
alla velocità e direzione dei venti, la distribuzione e l'abbondanza
del vapore acqueo nell'atmosfera.
La dinamica della rotazione e dell'orbita del
pianeta vengono studiate tramite banda -X e l'effetto Doppler ottenuti
attraverso i segnali radio tra il lander e la Terra. Misurando l'intervallo
tra l'invio e il ritorno dei segnali si determinerà in modo accurato
la distanza tra la Terra e l'Ares Vallis, dov'è atterrato il lander.
I tecnici dopo alcuni giorni sono stati in grado di stabilire con l'approssimazione
di un metro il punto esatto in cui si trova il lander.
Una volta ottenute queste informazioni si è
potuto determinare con esattezza il polo di rotazione di Marte. Conoscendo
l'orientamento e la rotazione dell'asse del pianeta gli scienziati potranno
calcolare il graduale spostamento nello spazio dei poli verificato nel
corso di molti secoli. Queste misurazioni verranno confrontate con quelle
ottenute dalla sonda Viking, per confermare la teoria nella quale si ipotizza
che Marte abbia un "cuore" metallico. Si spera così di
ottenere nuove ipotesi che agiscono sui materiali volatili, quali l'acqua
e il diossido di carbonio, che ciclicamente mutano di stato, da solido
a gassoso e viceversa. Ciò dovrebbe gettare nuova luce anche sul
rapporto che intercorre tra i cambiamenti di densità dell'atmosfera
e le variazioni di dimensione dei poli.
Ares
Vallis (clicca sull'immagine)
Il luogo scelto dalla NASA per l'atterraggio
del lander è ubicato in una zona di Marte chiamata Ares Vallis,
ove si verificarono grosse inondazioni di acqua. L'Ares Vallis si trova
a 19°4' di longitudine N e 33°1' di latitudine W, a circa 850 km
a sud del luogo in cui sbarcò il Viking 20 anni fa. La zona è
caratterizzata da un canale di deflusso e da una varietà di rocce.
Il luogo è stato scelto da un team di 60 scienziati, che hanno dovuto
tener conto di fondamentali esigenze legate alla missione. Occorreva anzitutto
che il flusso dei raggi solari fosse il più intenso possibile (per
permettere al robot Sojourner di avere l'energia per funzionare al meglio),
che la traiettoria di atterraggio fosse tale da consentire una corretta
decelerazione e infine che la zona non fosse accidentata al punto da ostacolare
il rover durante l'esplorazione.