28 ottobre 2004 - Pisa
Silvestre
Intanto volevo darvi la buona notizie, che non è stata detta fino ad adesso in questa riunione, che venerdì 3 dei 5 ragazzi ai domiciliari sono stati rimessi in libertà con il divieto di venire a Pisa e provincia. Insomma si spera bene anche per gli altri 2 e quindi questo già dimostra come i famosi abitanti del covo di Agnano ove era stato ritrovato un documento delle COR in casa presentati come già colpevoli sulla stampa, invece dopo 4 mesi e mezzo sono fuori. Quindi diciamo come vanno le cose: se ci fosse stato qualcosa di veramente concreto nei loro confronti sicuramente non si sarebbero trovati fuori dopo quattro mesi e mezzo. La famosa lettera ritrovata ad Agnano è una lettera che è arrivata nella nostra sede per essere pubblicata sul nostro giornale. E' stata ritrovata a casa di questi, se la poteva portare a casa chiunque e a chiunque le fosse stata trovata a casa sarebbe stato arrestato indipendentemente dal fatto se ha fatto qualcosa o no, sarebbe stata sequestrata con tanto di busta e francobollo, è stata spedita anche alla Nazione, al Tirreno, siamo stati presi di mira perché noi magari l'abbiamo pubblicata e non censurata come loro sapevano perché la nostra attività giornalistica non è quella del Tirreno e della Nazione, non è quella di essere dei servitori. Per noi questa vicenda repressiva è già iniziata prima del 7 giugno, da mesi sui giornali venivano articoli che dicevano le stesse cose che hanno ripetuto dopo. Era additato il Silvestre come autore delle cose che succedevano, da mesi prima, con una certa frequenza. Ci sentivamo già un po’ nell'occhio del ciclone, nonostante questo, la lettera è stata trovata, quindi non è che ci si comportava da nascondere le cose.
Noi abbiamo sempre detto e continuiamo a dirlo ancora che finché non ci arrestano tutti si dirà sempre che noi siamo per la lotta, non per la lotta nei binari imposti dal sistema ma siamo per la lotta anche fuori dalla legge, quindi noi certe cose le abbiamo sempre supportate, abbiamo sempre parlato, abbiamo creato discussione, non censurando e dandole anche un visione positiva. Per esempio noi non è che supportiamo Willy o Francesco o Alessio o le altre persone perché sappiamo che sono innocenti, a noi non ce ne frega niente se uno è innocente o colpevole, pensiamo che il codice penale è fatto apposta per garantire certi privilegi e la lotta che uno compie se è conseguente non è che si sta a vedere il codice penale. Quindi noi vorremmo supportare le persone colpite come supportiamo altre persone che si sono dichiarate colpevoli come Marco Camenish; quindi non vogliamo fare un discorso che dica di difendere i compagni perché sono innocenti, noi li difendiamo perché sono nostri compagni e nostri amici. Cosa hanno fatto non ci interessa.
Comunque diciamo che già mesi prima sono stati trovati dei GPS con microfono e aggeggio per vedere a livello satellitare dove ci spostavamo con le macchine, ne è stato trovato più di uno, abbiamo avuto telecamere davanti a casa e in tutti questi mesi di indagine su queste cose che ci hanno sentito praticamente in sede, in casa , in macchina, dappertutto, comunque sono riusciti ad arrestare persone con la scusa di un documento, poi dopo 4 mesi sono fuori.
E' un tentativo non di assicurare qualche colpevole alla giustizia ma un tentativo di farci fuori come sede e questo tentativo noi l'abbiamo dovuto sostenere contro la Magistratura, i Carabinieri, la stampa e anche contro le forze a Pisa che si muovono nel sociale, io non la escluderei nessuna, non per niente i compagni che hanno organizzato questa cosa sono anche compagni fuori Pisa.
E' inutile sperare che qui a Pisa ci possa essere anche in futuro la collaborazione con le forze che fino ad adesso isolandoci hanno consentito che questa manovra repressiva si svolgesse con più facilità, isolandoci ci hanno costretto a difenderci praticamente da soli per mesi: si sono svolte iniziative anche prima del 16 ottobre, e c'era abbastanza gente, però erano tutti compagni che venivano di fuori. E poi nemmeno la vogliamo la solidarietà di quelli che fino al giorno prima ci hanno isolato, condannato come pazzi, delinquenti, che poi siamo a questi livelli. Senza alcuna distinzione ideologica si tratta di tutto il campo delle forze qui a Pisa, non ce la sentiamo di accettare la solidarietà da parte di persone che condannano ciò che noi invece affermiamo. Quindi noi dei paletti ce li abbiamo. Non so che dire: in fondo c'è una cassettina, se qualcuno vuol contribuire ci farà un gran piacere perchè ci siamo ritrovati in molti meno a dover gestire la sede e sarebbe un disastro se anche alla fine i compagni fossero scarcerati, riconosciuti innocenti ma la nostra esperienza di lotta dovesse naufragare .
(Nota: La trascrizione non è stata revisionata dall'oratore)
Comitato contro la repressione Versilia
>> Prof. Puliga