28 ottobre 2004 - Pisa
Avv. Luca Pellegrini
Buonasera a tutti. Sono Pellegrini, sono l'avvocato difensore di William Frediani. Vi ringrazio innanzitutto per la vostra presenza qui stasera a nome di Willy e credo che se fosse presente vi ringrazierebbe altrettanto calorosamente.
Leonardo mi ha preceduto ed ha anticipato molti dei temi che volevo esporre. Il primo cioè quello che il problema della repressione venga affrontato solo quando tocca qualcuno da vicino è una verità che spero che nessuno di voi debba provare perché è qualcosa di veramente drammatico e si vive sempre con molto distacco quando capita a qualcun altro, si vive con distacco e direi con molta superficialità, dimostrata dal dire considerazioni del tipo: 'se una persona è stata messa dentro dalla Magistratura evidentemente qualcosa ha fatto, evidentemente è responsabile di qualcosa, evidentemente è colpevole". Il fatto che molti lo pensino, che molti lo scrivano sui giornali, come avete visto, ne è la dimostrazione. Non credo che tutti siano così sprovveduti da credere a tutto quello che scrivono i giornali, però si leggono cose molto allarmanti sia in riferimento alle COR sia in riferimento a William Frediani , si ritiene di aver catturato il terrorista, la gente vuole essere rassicurata, ha bisogno di sentirsi tranquilla, lo Stato ha bisogno di far vedere che ha fatto tutto quello che doveva fare per la sicurezza dei cittadini, anche a scapito magari di qualche innocente, di qualcuno che in verità in carcere non avrebbe dovuto andare.
La vostra solidarietà è importante, credetemi, è importante perché dimostra che c'è ancora qualche testa pensante, che c'è ancora qualcuno che considera la libertà un valore primario, che crede che valga ancora la pena di lottare per qualcosa. William Frediani magari per qualcosa lottava e magari il fatto che lottasse per qualcosa lo ha anche reso esposto a certe , io voglio chiamarle, ritorsioni perché probabilmente sono anche tali, perché il procedimento che lo riguarda è senza dubbio un procedimento indiziario, non c'è nessun elemento di evidente responsabilità, non c'è niente che ci possa far dire che lui è certamente il responsabile dei fatti che gli sono stati imputati.
E' indubbio che esiste un clima politico e istituzionale molto pesante, la realtà di Pisa lo dimostra, lo dimostra anche innanzitutto la lentezza con cui si è mobilitata la solidarietà; mi ha molto colpito quello che ha detto Leonardo prima ma che è una verità che mi pare indiscutibile e cioè che fino a qualche hanno fa tacciare qualcuno di comunista avrebbe creato il risentimento di molti, moltissimi, anche se è vero che in Italia non ci sono tutti i comunisti che dice Berlusconi, però qualcuno avrebbe senz'altro protestato, non mi risulta l'abbia fatto nessuno.
La vostra presenza qui dovrebbe essere di aiuto e di ausilio a questa solidarietà e spero che voi la prendiate in questo senso. Quello che posso dire di questa inchiesta è quello che è scritto nella lettera che avete trovato sulle vostre sedie, scritta da Willy, che dice più o meno qual'è la condizione dell'indagine che non è molto mutata dal giorno del suo arresto ad oggi, non è cambiato granché, è certo che i giornali hanno fatto molto per aiutare a credere che William Frediani sia certamente colpevole, tutti stiamo attenti, se stiamo a quello che scrive La Nazione, alle prossime rivelazioni della Banelli che ci dirà probabilmente come William Frediani l'aiutava, la agevolava nelle sue inchieste o nelle sue indagini.
Ero tentato di invitare il giornalista della Nazione questa sera perché ce lo spiegasse lui stesso, perché sembra sapere molte più cose di me relativamente a questa indagine e questo certamente va a suo merito, è senz'altro un ottimo giornalista se queste informazioni le sa. Sappiate in proposito, perché questo dà anche la misura delle cose che William Frediani ha scritto una lettera a questo giornalista, l'ho fatto io stesso. La lettera di William Freiani io non l'ho letta però della mia vi posso dar conto, mi sono congratulato con questo giornalista perché appunto dimostrava di sapere molte cose, lo invitavo per altro a documentarsi forse un po’ meglio prima di scriverle e comunque indicasse pubblicamente quali erano le fonti da cui aveva appreso certe notizie anche in maniera molto generica. Ho visto che non ha dato nessun spazio alla mia lettera ma questo non mi sorprende e ha dato uno spazio misero alla lettera di Willi con una recensione abbastanza dura dicendo che, tra un insulto e un altro, William Frediani aveva detto di non essere il capo delle COR. Ora gli insulti probabilmente ci saranno anche stati perché già chi è in custodia cautelare è in una condizione di chi si sente certamente psicologicamente non al meglio, vedere poi scritte certe sciocchezze rende certamente ancor più nervosi. Il fatto però che non abbia riportato neanche un passo della lettera dimostra molto.
Vi pregherei e questo credo sia anche il pensiero di Willy che portiate un po’ di quello che avete sentito questa sera fra gli amici e conoscenti perché possano riflettere di questa situazione, perché possano un po’ pensare all'eventualità che una situazione di questo genere possa capitare ad un loro figlio, ad un loro parente, ad un loro amico, perché si rifletta sul fatto che effettivamente esisterebbe il principio che nessuno è colpevole finché non c'è una sentenza passata in giudicato ma purtroppo in questo paese c'è bisogno di essere rassicurati, c'è bisogno che la gente si senta tranquilla, c'è bisogno che la gente sappia o creda che William, Frediani è colpevole, probabilmente è già stato processato e probabilmente è già stato dichiarato colpevole e che quindi un "terrorista" è stato assicurato alla gustizia e quindi tutti a Pisa siamo più tranquilli, nessuno avrà più timore che i propri portoni saranno incendiati , che le proprie auto verranno fatte oggetto di attenzioni particolari, che Pisanu probabilmente è un Ministro come si deve, che il governo ha fatto tutto quello che doveva . Rifettete però sul fatto che la prossima volta un vostro amico o conoscente potrà trovarsi nelle condizioni di William Frediani e che probilmente solo allora rifletterete a fondo su quella che è la situazione di chi si trova in carcerazione preventiva, di chi non ha, e questo poi me lo confermerà Pelazza, molte armi da spendere per ritornare in libertà: perché proclamarsi innocente è tipico di qualunque persona si trovi in carcere e vi assicuro che nei carceri italiani vi sono più innocenti di quanti non si possa pensare. Vi ringrazio a nome di William Frediani della vostra partecipazione e per quello che soprattutto da oggi vorrete fare per questa causa di William Frediani ma anche per tutte le altre e per questa iniziativa antirepressione che a me sembra comunque in ogni caso doverosa. Vi ringrazio.
Comitato contro la repressione Versilia